World Press Photo 2020, la mostra a Roma

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A Roma, al Palazzo delle Esposizioni, fino  al 2 agosto, sono esposte le immagini vincitrici del World Press Photo 2020

I nomi dei vincitori della 63ma edizione del World Press Photo erano già stati comunicati tramite social network il 16 aprile scorso, ma a causa del Covid-19 non è stato possibile inaugurare alcuna mostra.

A Roma, al Palazzo delle Esposizioni, sono ora disponibili le 139 foto finaliste in anteprima nazionale. Nella foto sotto al titolo un momento della conferenza che abbiamo voluto immortalare per la sua straordinarietà dovuta alle misure anti CoronaVirus.

4.282 sono i lavori esaminati dalla giuria (quest’anno presieduta da Lekgetho Makola e composta da Chris McGrath, Lucy Conticello, Tanvi Mishra, Sabine Meyer, Pete Muller e Mariana Bazo), provenienti da 125 paesi per un totale di 73.996 immagini. In finale sono arrivati 44 fotografi.

Tra i finalisti anche sei italiani: Fabio Bucciarelli, Luca Locatelli, Alessio Mamo, Nicolò Filippo Rosso, Lorenzo Tugnoli e Daniele Volpe.

Straight Voice è il titolo della foto scattata dal fotografo giapponese  Yasuyoshi Chiba (Agence France-Presse) e vincitrice di questa edizione. L’immagine (qui sopra) rappresenta un giovane, illuminato dalle luci dei telefonini, che recita una poesia di protesta mentre i manifestanti cantano in coro gli slogan per richiedere un governo civile, durante un blackout a Khartoum, in Sudan, , il 19 giugno 2019.

Qui sopra, il fotografo Fabio Bucciarelli (presente durante la conferenza stampa), accanto al suo lavoro, con il quale si è aggiudicato il secondo premio nella categoria Storie.
Le sue foto documentano quanto accaduto in Cile, nell’arco dell’ultimo anno, dove il popolo è insorto contro l’ineguaglianza economica. Secondo Human Rights Watch le autorità hanno usato la forza in maniera eccessiva contro i manifestanti (con i fucili a pallini causando numerose lesioni agli occhi e stuprando le persone in stato di fermo). Qui sotto, donne che cantano una canzone di protesta indossando una sciarpa rossa e il rossetto, a simboleggiare la natura sessuale  degli assalti della polizia, e bendate, in segno di solidarietà per le persone accecate.

© Fabio Bucciarelli

In mostra, per la prima volta, anche una selezione delle foto iconiche che hanno vinto il premio come Foto dell’Anno dal 1955 ad oggi.

World Press Photo mostra ©motoperpetuopress

Oltre alle foto, viene  presentata anche una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video che raccontano gli eventi cruciali del nostro tempo.

Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso.

L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura ed esclusivamente previa prenotazione obbligatoria gratuita e acquisto del biglietto on line.

Informazioni e prenotazioni: singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06 39967500 – www.palazzoesposizioni.it

Biglietto: Intero € 12.50; Ridotto € 10,00; valido anche per visitare la mostra Jim Dine

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