Si avvicina un momento che dal 2011 costituisce un appuntamento classico e moderno al tempo stesso: Video Sound Art torna a produrre e selezionare nuove opere attraverso una chiamata, rivolta ad artisti, performer, ricercatori e architetti. Una Open Call incentrata sulla natura ambigua del linguaggio – strumento di creazione e comunicazione indispensabile, quanto imperfetto
Come ben sanno i nostri lettori più affezionati, dal 2011 Video Sound Art sostiene la nascita di nuove produzioni artistiche attraverso percorsi di ricerca, partendo da archivi storici o residenze artistiche. Le nuove produzioni – con il supporto di esperti artigiani e studiosi – nel corso degli anni sono state presentate al pubblico in contesti espositivi unici, originali, lontani dai circuiti ordinari – scuole pubbliche, sotterranei come l’ex albergo Diurno Venezia a Milano, sale teatrali, piscine e via discorrendo – con l’intento di testare la capacità di adattamento dell’arte all’interno della società.
Tredici anni di sperimentazione durante i quali i vincitori dell’Open Call hanno partecipato allo sviluppo di modelli di condivisione sociale, rivisitando spazi pubblici, relazionandosi con visitatori casuali o in presenza dei più importanti attori del settore – artisti, galleristi, collezionisti, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private.
Questa volta la chiamata è incentrata sulla natura ambigua del linguaggio – strumento di creazione e comunicazione indispensabile, quanto imperfetto – e si lega a doppio filo con “La Lettera”, tredicesimo numero del progetto editoriale di ricerca olandese MacGuffin, che per il secondo anno collabora con Video Sound Art.
L’open Call Babel Rebuilt, ispirandosi al testo “أجنبية بلغة الكتابة / To Write in a Foreign Language” (2000) di Etel Adnan e al dipinto aborigeno “Ngurrara II” (1997), è volta a sperimentare il potenziale creativo che risiede nello scarto, o slittamento, esistente tra diverse forme di linguaggio – l’Arabo che viene pitturato, un dipinto che diventa documento legale.
Fino al 10 agosto, gli artisti potranno inviare il loro progetto che sarà valutato da una giuria composta da importanti esponenti del mondo dell’arte. Il vincitore avrà la possibilità di partecipare ad una residenza artistica di due settimane che si terrà a Brescia e l’opera prodotta verrà esposta durante la XIII edizione del Festival. Le spese di viaggio e alloggio saranno a carico del Festival, e sono previsti la copertura delle spese di produzione dell’opera (materiali tecnici e installativi) e un premio per il vincitore dell’Open Call.
Per approfondire la ricerca e le modalità di partecipazione al link
Per informazioni e inviare la propria candidatura: opencall@videosoundart.com.
www.videosoundart.com
In apertura, Etel Adnan, Untitled, 2010. Collection of Karen E. Wagner and David L. Caplan, New York. © Etel Adnan