Rolando Ravello esordisce come regista e riadatta per il grande schermo uno spettacolo teatrale, ispirandosi al tema delle abitazioni abusive. Il risultato è una commedia tragicomica toccante.
”Mi interessa chi fa fatica, mi piace chi non è fortunato, ci entro naturalmente in empatia”. Sono le parole di Rolando Ravello nelle note di regia, la sua prima regia cinematografica.
L’idea della storia di Agostino (protagonista del film, interpretato dallo stesso Ravello), nasce dalla telefonata di un amico al quale hanno rubato la casa, una pratica purtroppo assai diffusa nelle periferie di alcune città italiane. Ravello insieme all’amico Massimiliano Bruno, ci lavora su. Ne esce un monologo teatrale (Agostino, per l’appunto) e poi un documentario (Via Volonté n.9) che si è aggiudicato il premio di Miglior Documentario al RIFF (Roma Indipendent Film Festival) nel 2009.
‘Volevo raccontare questa storia quasi con i colori di una favola, come se avvenisse sotto l’enorme tendone di un circo, mantenendo la commedia, senza tuttavia perdere il realismo e l’umanità che cercavo dai personaggi’ dichiara Ravello, e grazie alla complicità e all’entusiasmo di attori e troupe è riuscito nell’intento.
Kasia Smutniak, Marco Giallini ed un esilarante Stefano Altieri sono gli interpreti principali. La fotografia è di Paolo Carnera, le musiche di Alessandro Mannarino e Tony Brundo. Tutti contro tutti è prodotto da Fandango e distribuito da Warner Bros.