Videocamera Ultra HD/4K Canon XC10

Test estratto da: Tutto Digitale 98 – Speciale Estate 2015
Videocamera Ultra HD/4K
Canon
XC10
– Prezzo: € 2.050,00
Vista in anteprima al NAB, arriva finalmente nei negozi italiani la Canon XC10. Una videocamera Ultra HD/4K sui generis, una macchina-ponte fra i mondi della fotografia e del video. Con molte luci e qualche ombra…
CANON XC10

Fin dalla presentazione ufficiale al pubblico, avvenuta allo scorso NAB 2015, si è tanto parlato della Canon XC10. Il motivo di tale interesse da parte di appassionati e professionisti è semplice: innanzitutto stiamo parlando infatti di una macchina capace di registrare in 4K (o meglio, Ultra HD) offerta ad un prezzo tutto considerato decisamente conveniente (al pubblico, € 2.050 Iva inclusa, ovvero € 1.680 Iva esclusa). Ma non solo; come è facile notare anche dalle immagini, la macchina ha un’impostazione originale, praticamente unica nel panorama delle attuali proposte, che la rende una sorta di ponte fra i mondi del video e della fotografia.
Una soluzione adottata, grazie anche alla compattezza del tutto, per garantire una buona manovrabilità nelle diverse situazioni di ripresa foto e video, a vantaggio di una notevole versatilità d’uso. L’ingombro ridotto, infatti, la rende (quasi) una action cam, cioè permette la collocazione in situazioni difficili, dove c’è poco spazio; il tutto con il vantaggio di poter controllare la videocamera da remoto tramite browser da smartphone o tablet grazie al wi-fi.
Insomma, non resta che verificare se nella pratica le premesse sono rispettate.

Originale, ben fatta

A prima vista, la XC10 lascia un’ottima impressione. Il look è cool, se ci perdonate due termini inglesi a breve distanza, e l’apparenza è quella di un prodotto serio, di classe professionale o almeno prosumer.
In realtà, a ben guardare, si nota che la costruzione è studiata per il miglior rapporto qualità/prezzo; non troviamo qui infatti parti in fibra di carbonio né altre raffinate e costose soluzioni a vantaggio dell’assoluta affidabilità, ma l’insieme appare in ogni caso adeguatamente robusto per la categoria del prodotto.
Almeno, questa considerazione è valida per il corpo macchina. Ricordiamo infatti che la Canon XC-10 nell’uso ‘normale’ funziona senza mirino, ovvero mette a disposizione un classico monitor sul retro per inquadrare e visionare il registrato. Stiamo parlando in questo caso di un LCD touch da 7,66 cm ad angolazione variabile, con una copertura del 100%, che offre accesso diretto al menu; un buon dispositivo, ma, come si sa, in certe situazioni di ripresa (ad esempio, pieno sole) un mirino è preferibile.
Per tale ragione la XC-10 è fornita di serie di una loupe che si può letteralmente ‘montare’ sul monitor. Ciò di fatto trasforma la macchina e permette che la visione avvenga attraverso un classico mirino, in una posizione naturale. Tale loupe, a dire il vero, appare di fattura un po’ economica, e l’installazione sembra piuttosto macchinosa. Una volta presa la mano, però, si riesce a montare questo accessorio senza problemi, e il tutto risulta adeguatamente solido.
Altra originalità da segnalare, l’adozione di una sorta di impugnatura alla destra del corpo macchina che ospita alcuni comandi importanti e può assumere diverse posizioni per favorire una presa adeguata alle proprie esigenze; combinando le possibilità di regolazione dell’impugnatura con quelle del monitor, si possono trovare soluzioni di ripresa certamente inconsuete, perfette per effettuare movimenti in puro stile ‘freestyle’.

Zoom quasi univerSale

Diamo un’occhiata adesso anche alle scelte adottate. Tutta la videocamera sembra studiata per favorire un uso ‘sempre e comunque’, diremmo universale, come è facile capire analizzando appunto il lavoro dei progettisti.
Iniziamo dal sensore, che è di tipo CMOS da 1”; la taglia lascia intendere che le prestazioni in termini di resa alle basse luci saranno buone, certamente superiori a quelle della maggior parte delle macchine della stessa categoria di prezzo (ed anche superiore, forse), ma non potranno certo competere con quelle di una reflex APS-C o Full Frame, o di una videocamera con sensore di taglia Super 35 mm (corrispondente all’incirca quelle di un APS-C fotografico). Ma di questo parleremo in dettaglio più avanti.
In compenso, l’adozione di un sensore grande ma non troppo ha permesso l’installazione di uno zoom ottico piuttosto potente (10x), capace di coprire tutte le focali equivalenti, dal 24 al 240 mm (27,3-273 mm nell’uso video). In altre parole, nel 95% dei casi non serviranno altre ottiche, ed infatti tale zoom è fisso…
La luminosità è buona in posizione wide (F2,8), e piuttosto ridotta (F5,6)  in tele, ma è pur vero che escursioni focali di 200 mm ed oltre, principalmente, si utilizzano in esterni, ove in genere le condizioni di illuminazioni sono sufficienti a non avere problemi.
In ogni caso anche questa scelta tecnica ed economica chiarisce la ricerca del rapporto qualità/prezzo più che quella della qualità assoluta a qualsiasi prezzo: uno zoom con una simile escursione, con apertura costante pari a F2,8, avrebbe avuto un costo in produzione nettamente superiore (per non parlare di peso ed ingombro)…

Stabilizzatore efficace

Come d’obbligo, di fatto, su qualsiasi macchina moderna, la Canon XC10 dispone di sistema di stabilizzazione. Questo è attivabile sia in UHD che in HD, in tre opzioni, chiamate Standard IS, Dynamic IS, Powered IS. La modalità Dynamic IS non è sfruttabile in UHD,  né in caso di ripresa di foto.
La modalità standard si comporta molto bene in caso di riprese a mano effettuate da fermo, per panoramiche o effetti (quasi) slider. Più complicato, com’è possibile notare nel nostro test video delle riprese in UHD, l’impiego durante i movimenti (ma non a caso esistono supporti appositamente realizzati, come i Gimbal elettronici).
In HD, come accennato, è possibile utilizzare tutte e tre le opzioni di stabilizzazione (su cinque assi). Abbiamo testato la modalità Dynamico IS durante una ripresa in movimento, ottenendo un risultato decisamente valido. Le vibrazioni vengono assorbite meglio rispetto alla stabilizzazione Standard IS impiegata durante il test in UHD.

Varie opzioni di ripresa

Per quello che riguarda le opzioni di ripresa, la macchina offre la possibilità di scattare fotografie a 12 MP, o estrarre immagini a 8,29 MP dal video alla massima risoluzione; si tratta di valori relativamente bassi, rispetto a quanto possono offrire anche solo le moderne compatte, ma l’esperienza insegna che 12 megapixel possono essere sufficienti per ingrandimenti di discreta taglia  se l’immagine nel suo complesso (come avviene con la CX10) mostra una resa pulita, equilibrata.
In quanto al video, la XC10 può registrare in formato UHD (3840 x 2160), familiarmente (ma erroneamente) indicato come 4K, oppure in Full HD. A proposito di formati – in questo momento di relativa confusione per l’esplosione di televisori, nuovi videoproiettori cinematografici, e videocamere amatoriali e professionali – conviene forse ricordare che il formato Ultra HD o UHD è in effetti il formato ‘televisivo’ ad altissima risoluzione  (3840 x 2160), ed ha qualche pixel in meno di quello cinematografico 4K (4096 x 2160).
Tornando alla CX10, bisogna segnalare che si può registare in HD e UHD, ma per quest’ultimo formato è imperativo utilizzare – tramite lo slot dedicato – una scheda CFast 2.01, che permette la registrazione fino a 305 Mbps.
Per il classico Full HD (1920 x 1080), fino a 50 Mbps, basta invece una card SD nell’altro slot disponibile. È consigliabile dunque munirsi di entrambe le schede di memoria per sfruttare a pieno tutte le potenzialità di questa nuova videocamera.
Dunque, se è vero che una CFast è una soluzione moderna e veloce, ma ancora piuttosto rara e costosa, e che serve un lettore ad hoc per trasferire il contenuto sul computer, è altrettanto vero che la XC-10 offre la possibilità all’utente di iniziare a lavorare in Full HD con il minimo della spesa ed una comune scheda SD (magari di tipo ‘veloce’, come sempre…) e passare al formato maggiore successivamente, con l’acquisto delle schede CFast.
Il codec utilizzato è il nuovo Canon XF-AVC H.264, con campionamento 4:2:2 a 8 bit, che supporta la registrazione sia in UHD sia in Full HD a vantaggio di una semplice integrazione nei sistemi di editing non-lineari standard.

Le varie prove sul campo

Ricordiamo, come ben sanno    quelli che ci hanno seguito passo passo sulla nostra newsletter e sul web, che abbiamo avuto la fortuna di avere a disposizione due esemplari di CX10; il primo, appartenente ad una preserie, ci ha permesso di ricavare le impressioni iniziali (impressioni, non giudizi definitivi, vista la natura della macchina in prova) che abbiamo comunicato tempestivamente sul web.
Successivamente abbiamo avuto la possibilità di utilizzare in anteprima assoluta un altro esemplare, questa volta definitivo, di normale produzione. Questo esemplare è quello usato per la prova effettiva, ed anche per tutti i test video (tre diversi, realizzati ad hoc per mettere in rilievo determinati aspetti della macchina, già pubblicati sul canale YouTube di Tutto Digitale).

Resa complessiva

Per iniziare, possiamo confermare a grandi linee quanto espresso con le prime impressioni, ovvero che la resa in Full HD è decisamente valida, in particolare in condizioni di luminosità ottimale; in UHD diventa spettacolare, anche se ad occhio (è davvero il caso di dire..) leggermente inferiore a quella di altre macchine, in particolare in condizioni critiche di illuminazione. Del resto, con un sensore da 1 pollice non è possibile attendersi miracoli (come da nessun’altra soluzione: in hi-tech non esistono colpi di magìa, ma solo le ottimizzazioni…). La sensibilità, del resto, arriva fino a 20.000 ISO con una gamma dinamica dichiarata di 12 stop, e vale la pena di apporfondire questo aspetto.

Sensibilità

A proposito di sensibilità, abbiamo testato la camera in UHD su tutti i valori disponibili, puntando l’attenzione su quattro valori intermedi, da 3200 a 20.000 ISO (il massimo disponibile). Osservando i risultati, possiamo notare l’insorgere di evidente rumore a partire da 6400 ISO; da qui, è facile notare un incremento progressivo del disturbo, mano a mano sempre più presente fino ai 20.000 ISO. Questo, di fatto, è un valore poco utilizzabile, utile per riprese di emergenza, in situazioni ‘impossibili’, che comunque in qualche modo si riescono a portare a casa…
In altre parole, la macchina dà il meglio di sé in condizioni di illuminazione corretta, situazione del resto piuttosto comune per prodotti di questa categoria (e prezzo)….
Successivamente, come nel caso del test effettuato in UHD, abbiamo girato in HD a varie impostazioni di sensibilità (3200, 6400, 12800 e 20000 ISO). Proprio come nel caso della ripresa in UHD, iI rumore è presente in forma ridotta a partire da 6400 ISO, valore oltre il quale il disturbo aumenta in modo esponenziale fino a 20000 ISO.
Tuttavia è possibile avvertire – a differenza del formato UHD – una perdita non solo in rumore ma anche in nitidezza d’immagine, man mano che viene aumentato il valore ISO.

Curva del gamma e C-Log

La Canon CX10  mette a disposizione dell’operatore cinque profili colore (ovvero i preset di alcuni parametri che contribuiscono alla resa dell’immagine), chiamati Standard, EOS standard, Cine EOS standard, Wide dynamic range e C Log. Li abbiamo provati in due contesti di illuminazione diversi, in Esterni ed Interni.
La prima cosa che salta all’occhio è la pulizia e nitidezza d’immagine in UHD (3840 x 2160 a 305 Mbps). In questo caso, dobbiamo ripeterci: nonostante il sensore sia un CMOS da (appena) 1”, la resa finale è notevole, anche se certo il dispositivo non potrà competere pienamente con gli APS-C o Full Frame, tipici delle reflex e mirrorless, o con un modello di taglia Super 35 mm, presenti in alcune videocamere (anche della stessa Canon).
La saturazione dei colori del profilo Standard ed EOS standard è corretta, non eccessiva come appare talvolta in alcune fotocamere Canon, così come i contrasti, che chiudono i neri in modo non esagerato.
Il C-Log si comporta molto bene, anche se consigliamo sempre di sottoesporre leggermente l’immagine per non ‘bucare’ le alte luci, nonostante i 12 stop di dinamica teoricamente raggiungibili; il test finale ce ne ha dato la conferma.
A tal proposito abbiamo effettuato due riprese, una sottoesposta e una sovraesposta, quindi, in post-produzione, le abbiamo lavorate entrambe. Alla fine, siamo riusciti a compensare l’esposizione della ripresa originariamente sottoesposta, e, aumentandone la saturazione, abbiamo ottenuto un risultato assai valido.

Rolling shutter

Abbiamo testato l’incidenza del rolling shutter del sensore CMOS utilizzato nella CX10 effettuando veloci movimenti sull’asse orizzontale, aumentando mano a mano la lunghezza focale da 24 mm fino a 240 mm, a 25 fotogrammi al secondo.
Anche con questa macchina, così come in tutte le fotocamere Canon e praticamente tutte le videocamere dotate di sensore CMOS, si presenta il fenomeno spesso definito come ‘Skew’ (storto), in cui le linee verticali diventano diagonali durante il movimento, poiché il sensore espone differenti parti d’immagine in differenti tempi.
Se proprio non si possono evitare panoramiche e movimenti troppo rapidi, si può tentare di agire in post con gli appositi software specializzati.

Effetto bokeh

In quanto allo sfocato, o effetto bokeh, ricordiamo innanzitutto che questo dipende sostanzialmente da tre fattori, ovvero apertura e lunghezza focale e taglia del sensore. In particolare, per il massimo effetto (cioè un fuoco ultraselettivo), servono una grande apertura del diaframma, una notevole lunghezza focale e un sensore di taglia ‘abbondante’.
Dunque, una reflex Full Frame, con tele da almeno 200 mm ultraluminoso, permetterà una messa a fuoco ultraselettiva. Nel caso della XC10, tale effetto è relativamente contenuto, perché, se è vero che la massima lunghezza focale è notevole, a questo valore la luminosità è ridotta; il sensore, poi, è ‘solo’ da 1 pollice…però nella pratica, come è possibile notare osservando il nostro test video numero 3 (visibile su YouTube) si riescono ad ottenere risultati interessanti… l’adozione di un diaframma ad 8 lamelle aiuta la realizzazione di sfocati piacevoli…

La rotella magica

Il nostro test mette in evidenza una riduzione di luminosità nella pratica trascurabile, poiché realizzato in esterni. Al contrario, in situazioni di scarsa luce, escursioni focali di 200 mm ed oltre dovranno essere necessariamente compensate con l’aumento del valore ISO, operazione che di base non è rapida, dato che bisogna accedervi attraverso il sottomenu.
Per questo motivo, approfittando della possibilità di personalizzare la funzione della rotella di comando, abbiamo sostituito l’opzione di controllo del diaframma con quello degli ISO, così da poter compensare rapidamente l’abbassamento di luminosità, senza dover accedere continuamente al sottomenù.

A tutta velocità

Da segnalare anche che la macchina offre funzioni di ripresa oggi assai gettonate, in particolare relative alle velocità di ripresa e visione. Ci riferiamo ad una selezione di modalità di registrazione in fast (fino a 1200x in UHD/Full HD) e slow motion (fino a 1/4x in HD), oltre alla ripresa a intervalli (time lapse). Il tutto è attuabile con una certa facilità dal sottomenu e i risultati ottenuti sono piuttosto interessanti, come si può notare nel video realizzato, in cui abbiamo effettuato alcune riprese a velocità 10x, ovvero 10 minuti di video vengono “compressi” in 1 minuto totale.
È possibile attivare due tipologie di slow motion, alla metà della velocità (1/2x, ovvero 50 fps in HD) e 1/4x (ovvero 100 fps in 720p), con un bit rate di 18 Mbps.
Le clip registrate vengono riprodotte ad una velocità di 25 fps, già rallentate, ed il risultato finale è interessante nonostante la riduzione di qualità dovuta alla diminuzione di risoluzione e bit rate. Attenzione: registrando a 100 fps in 720p, l’otturatore si setta automaticamente a 1/100; uscendo dalla modalità di registrazione slow motion, è necessario provvedere manualmente a riportare l’otturatore sul valore abituale di 1/50 (in caso di 25 fps).
Pur senza concedere troppo a funzioni di moda, spesso inutili, la Canon XC10, in effetti, offre qualche ‘gadget hi-tech’, diciamo così. La macchina, per esempio, dispone dell’opzione di ‘rilevamento volto’, funzione ormai presente in diverse videocamere. Dal test effettuato, abbiamo potuto notare come questo sistema lavori molto bene in ambienti luminosi, su tutta la lunghezza focale. In situazioni di scarsa luminosità, però, il sistema fatica e non poco: a 24 mm la macchina non è riuscita a rilevare correttamente il volto del soggetto in primo piano, rispetto allo sfondo.
Ricordiamo, per concludere la sezione, che durante le riprese in slow motion non sono disponibili le funzioni di puntamento e rilevamento volto.

Per videomaker indipendenti e…

In conclusione, la Canon XC10 è una videocamera compatta e leggera, di impostazione originale, che l’azienda giapponese ha studiato come ideale soluzione stand-alone per videomaker indipendenti che desiderano fotografare e riprendere fino all’UHD senza spendere una fortuna. Caratterizzata da soluzioni tecniche e costruttive particolari, talvolta anche opinabili (vedi la scelta di poter registare in UHD solo su CFast, forse per compensare le carenze di qualche elemento – sensore, processore), la macchina comunque offre una qualità di ripresa fra ottimo ed eccellente (in funzione delle scelte di ripresa impostate) ed anche alcuni effetti speciali interessanti.
Le doti di polivalenza, in ogni caso, rendono la nuova Canon valida anche come macchina extra nelle produzioni di un certo impegno. Il che non vuol dire però che la CX10 possa sostituire, ad esempio, una C500 della stessa azienda…

Salvatore Coppola e Alessio Gaudio

Pagella

ESTETICA          8/10
Una macchina dal look originale, piacevole.
COSTRUZIONE   8/10
Improntata al rapporto qualità/prezzo, la realizzazione mostra comunque qualche soluzione interessante.
VERSATILITA’      8/10
Zoom potente (ma con luminosità variabile), registrazione UHD (solo su CFast), stabilizzatore a 3 e 5 (solo in HD) assi, slow e high speed, e molto altro, con qualche limitazione.
PRESTAZIONI FOTO E VIDEO   8/10
Con la giusta illuminazione, video fra ottimo e eccellente, spettacolare in UHD anche se un pelo sotto le macchine di categoria superiore. Resa fotografica più che dignitosa, ergonomia complessiva poco istintiva in alcune operazioni.
RAPPORTO Q/P   7/10
Una macchina unica, interessante, di valide prestazioni e versatilità, con qualche piccolo neo di gioventù. Il prezzo, tutto sommato, è corretto.

PRO
✔ C-Log
✔ Velocità variabili
✔ Stabilizzatore molto efficace in HD
✔ Zoom esteso
CONTRO
✔ Manca il RAW
✔ Operazioni a volte poco istintive
✔ UltraHD solo su CFast
✔ Resa alle bassissime luci un po’ critica in HD

Costruttore:  Canon Inc., Giappone
Distributore: Canon Italia, Strada Padana Superiore 2b, 20063 – Cernusco sul Naviglio (MI) – tel 02 82481 – www.canon.it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

Sensore: CMOS da 1″/13,36 MP
Obiettivo: zoom ottico 10x. Modalità video, equivalente a 27,3-273 mm. Modalità foto: 4:3, equivalente a 24,1-241 mm;  3:2, equivalente a 25 – 250 mm
Apertura: F2,8 (W) – F5,6 (T)
Misurazione dell’esposizione: Modalità filmato: standard, spotlight, controluce Modalità foto: valutativa, pesata al centro, spot
Modalità Esposizione automatica:AUTO/AE programmata (P)/AE priorità tempo (Tv)/Priorità diaframma (Av)/SCN (Ritratto/Sport/Scena notturna/Neve/Spiaggia/ Tramonto/Scarsa illuminazione/Spotlight/Fuochi d’artificio)
Compensazione esposizione: da 0 a ±2 stop con incrementi di 1/3 (foto) o di 1/4 (video)
Otturatore: Manuale, AE con priorità tempo (Tv), Otturatore lento automatico On/Off; velocità: Modalità video: da 1/2, 1/3, 1/4, 1/5, 1/6 a 1/2000 sec (incrementi di 1/4 di stop). Modalità foto: 0,5 sec, 0,4 sec, 0,3 sec, da 1/4 a 1/2000 sec. (incrementi di 1/3 di stop)
Filtro ND: filtro singolo equivalente a 3 stop
Sensibilità ISO: 160-20000. Modalità filmato con Canon Log o Wide DR: 500 – 20000
Stabilizzatore: ottico ed elettronico. Opzioni filmato: Dynamic IS, Standard IS, Powered IS
Processore: DIGIC DV 5
Supporti di registrazione: SD e CFast 2.0 (due slot indipendenti)
Formato file: MXF
Formato di registrazione: MPEG4 AVC/H.264  305/205Mbps 4K, 50/35Mbps Full HD
Frame rate: 25.00P (4k), 50.00P/50.00i/25.00P (Full HD)
Slow/Fast motion: 1/4x – 1200×1; 25.00p
Audio: PCM lineare (16 bit 2ch 48 kHz)
Monitor: LCD, 3 pollici 1,03MP, orientabile
Connessioni: ingresso microfonico mini jack stereo 3,5 mm, uscita cuffie mini jack, HDMI tipo A con Time Code, USB mini-B
WiFi: IEEE 802.11b/g/n (2.4GHz band)/IEEE 802.11a/n (5GHz).
Browser supportato per funzionamento a distanza: Internet Explorer, Safari (iOS), Safari (Mac OS), browser standard Android
Accessori in dotazione: paraluce obiettivo, unità mirino (loupe da fissare allo schermo LCD),  controllo a distanza, cinghia a tracolla, batteria, adattatore di corrente compatto, cavo di alimentazione, cavo USB
Dimensioni e peso: 125 x 102 x 122 mm (corpo macchina) 131 x 115 x 238 mm (corpo macchina, mirino e paraluce) – 930g, 1040g completamente accessoriata.

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