Tutti ne hanno uno – o più di uno: collegati a PC desktop e laptop, a casa o in ufficio, oppure alla Smart TV o ad altri apparecchi ancora, gli Hard Disk esterni sono una soluzione semplice e rapida per l’archiviazione di dati sempre più ingombranti, specialmente in tempi di fotografie ad alta risoluzione e video 4K ed oltre.
La statunitense Western Digital è praticamente sinonimo di Hard Disk, e le soluzioni My Book sono tra le più diffuse perché coniugano design, semplicità d’uso e rapporto qualità/prezzo.
Il dispositivo che andiamo a presentare in questo caso è il My Book Duo, una soluzione di storage esterno con interfaccia USB 3.1 e due dischi rigidi da 3.5″. Le diverse versioni del My Book Duo sul mercato hanno capacità dai 4 TB ai 20 TB; la versione che abbiamo provato è quella da 12 TB, che racchiude nella scocca due HDD da 6 TB ciascuno. Il suffisso Duo sta a indicare la presenza di due Hard Disk, a differenza della linea My Book classica.
Nella scatola oltre al dispositivo sono forniti due cavi USB 3.1 (uno con porta USB ‘full-size’ Type A ed uno con la USB-C), l’alimentatore, una guida rapida e una piccola ‘tessera’ in plastica da utilizzare per aprire la scocca nel caso si abbia la necessità di sostituire gli HDD. Sul piano estetico costruttivo non c’è nulla da eccepire: il case è in plastica dura ma ha un bel look futuristico, non occupa molto spazio e sembra decisamente solido; c’è un LED bianco che si illumina per segnalare l’accensione del dispositivo. Insomma, un dispositivo che non c’è bisogno di nascondere, che sia appoggiato su una scrivania di un professionsta oppure sul mobiletto accanto alla TV in salotto.
Sul retro del My Book Duo sono presenti, oltre al jack a 12V per l’alimentatore ed alla USB per la connessione al PC, due porte USB 3.0 Type A che possono essere utilizzate come hub, per collegare ulteriori dispositivi come lettori di schede, smartphone e via dicendo.
Collegando il My Book Duo al PC o Mac non si è subito pronti per trasferire i dati: l’unita è preformattata in modo ‘solo lettura’ e presenta nella partizione i software di gestione – WD Discovery per il Backup, WD Security per la protezione dei dischi con una password, e WD Drive Utilities.
Speed or safety
La prima operazione da effettuare dopo aver installato il software WD Utilities è aggiornare il firmware; per iniziare ad utilizzare il drive è poi necessario formattarlo, scegliendo il filesystem fra i più comuni NTFS per Windows, HFS+/AFPS per Mac OS X, oppure exFAT o FAT32 per chi utilizza entrambi i sistemi operativi, oppure in partizioni separate miste o altro ancora. L’operazione e la scelta possono sembrare complicate ma si tratta di effettuare semplicemente un paio di clic tramite il software WD o tramite i tool del sistema operativo o altre applicazioni; chiunque abbia utilizzato un dispostivo di storage esterno o una scheda di memoria l’avrà già effettuata altre volte. Se in seguito si avrà bisogno dei software WD sarà possibile scaricarli, insieme al manuale completo, dal sito dell’azienda.
La seconda scelta da effettuare in fase di format è più interessante, perché è una caratteristica peculiare che dà il nome a questo My Book Duo: i due HDD Western Digital RED possono essere infatti impostati in tre differenti modalità. La prima è il RAID 0, anche detto striping, che scrive e legge i blocchi dei due HDD allo stesso tempo per offrire una grande velocità; è indicata a chi accede spesso ai file, ad esempio a chi magari lavora su un computer portatile con storage SSD limitato ed accede direttamente a file sull’HDD esterno (un setup abbastanza comune per i professionisti di video o foto). Durante il nostro test su Mac, con il My Book Duo collegato in USB 3.0, impostato in RAID 0 e appena formattato (capienza totale di quasi 11 TB) abbiamo raggiunto picchi di velocità non lontani dai 320 MB/s in scrittura e oltre 450 MB/s in lettura (risultati ottenuti con l’App gratuita di Blackmagic Disk Speed Test); si tratta di valori al top per dispositivi che non utilizzano memorie Flash/SSD, e permettono di lavorare tranquillamente con file video Full HD e probabilmente anche qualcosina in 4K ‘leggero’ se si è disposti ad aspettare qualche secondo per caricamenti e rendering.
Non c’è rosa senza spine, però: il costo di questa velocità è, in caso di rottura anche di uno solo dei due dischi, la perdita totale delle informazioni, in quanto lo ‘striping’ del RAID 0 scrive i blocchi proprio come se i due dischi fossero uno solo. Per chi decide di usare questo metodo è quindi caldamente consigliato dotarsi di un ulteriore dispositivo per il backup.
Per chi è in cerca della massima sicurezza allora, ecco l’opzione del RAID 1 mirrored, che rende i dischi uno il ‘clone’ dell’altro: i due dischi vengono visti dall’OS come un HDD da quasi 6 TB di capacità (ricordiamo che il dispositvo in questa prova è quello identificato come 12 TB) e ogni modifica ai file sul disco ‘principale’ viene copiata automaticamente su quello di riserva. La velocità ovviamente ne risente, ma rimane comunque sopra ai 200 MB/s, un valore più che sufficiente a operazioni come la riproduzione di video Full HD e lo spostamento di file anche di grande dimensione in tempi relativamente ridotti. Il RAID 1 è la soluzione perfetta per chi accosta il My Book Duo a PC/Mac e vuole una ‘cassaforte’ dove salvare documenti, fotografie, videoclip e foto e via discorrendo, oppure a chi usa workstation ed esegue il backup dei file a fine giornata o a fine lavoro, e vuole essere sicuro di poter recuperare tutto in caso di rotture hardware, anche se si dovesse rompere uno dei due dischi interni al My Book.
A proposito di backup, da citare come il software WD permetta di impostare backup automatici orari, giornalieri oppure mensili; non c’è una funzione per i backup istantanei ma ovviamente è possibile utilizzare anche strumenti di live backup come Time Machine e simili oppure copiare i file manualmente.
La terza ed ultima possibilità di gestione dei dischi è denominata JBOD (Just a Bunch Of Drives): come il nome suggerisce, permette di usare i dischi come se fossero semplicemente collegati al PC/Mac; la capacità di memorizzazione è la stessa che si avrebbe impostando l’unità in RAID 0 (quasi 11 TB) ma la velocità è comparabile a quella del sistema in RAID 1 mirrored; una soluzione poco utile, perché non sfrutta le potenzialità offerte dall’avere due dischi in un unico dispositivo con controller veloce; a questo punto, tanto vale comprare uno o più HDD esterni ‘tradizionali’.
Tante opzioni insomma, adatte a tanti utilizzi, dal consumer al professionista. My Book Duo è una scelta sicura per chi vuole tenere i dati al sicuro e cerca qualcosa di più rispetto al solito HDD esterno. Il prezzo è corretto – va ricordato inoltre che i dispositivi WD offrono una garanzia limitata di 3 anni, e il My Book Duo è adesso disponibile in vendita promozionale a circa 50 euro in meno rispetto al prezzo di listino. L’ottima cura riposta per il design della scocca trova riscontro anche nella qualità costruttiva soprattutto all’interno del dispositvo, con componenti al top della categoria. In due parole: Best buy!