Smartphone Huawei P9

Test estratto da: Tutto Digitale 105 – Giugno 2016
Smartphone
Huawei
P9
– Prezzo: € 599,00
Arriva il nuovo smartphone top di gamma Huawei, azienda che ha grandi ambizioni: diventare in pochi anni il primo produttore al mondo di cellulari e ridefinire lo standard per gli smartphone fotografici. Il verdetto nella nostra prova del P9, dotato addirittura di tre camere……
Huawei-P9

In pochi anni Huawei è riuscita a trasformare ed arricchire la sua offerta di smartphone coprendo una gamma sempre più ampia di esigenze. Con il P9 l’azienda cinese sfida direttamente i due leader di mercato, Apple e Samsung, che nei loro rispettivi mondi iOS e Android la fanno da padrone in fatto di volumi di vendite.
Naturalmente l’offerta Huawei si basa sul mondo Android, ma il P9, come alcuni predecessori, per impostazioni, design e caratteristiche, strizza l’occhio ai cugini iPhone.
Del resto è di un paio di mesi fa la dichiarazione pubblica del presidente della divisione consumer di Huawei (Richard Yu) che annuncia le intenzioni dell’azienda di superare Apple entro tre anni e Samsung entro il 2021, per diventare il più grosso produttore di smartphone al mondo. Una visione sfidante, ma evidentemente incoraggiata dalle prestazioni più che positive che ha registrato l’azienda negli ultimi anni, superando i 100 milioni di dispositivi venduti nel 2015.

Bello da usare

Lo smartphone, si sa, accompagna le nostre giornate in modo ormai pressoché continuo, tanto da rappresentare anche una preoccupazione circa il cambiamento delle nostre abitudini sociali. Ne deriva che, prima di ogni altra cosa ormai, lo smartphone deve essere piacevole da utilizzare, un risultato che non si raggiunge solo ed esclusivamente con le prestazioni, ma anche curando l’aspetto estetico, le caratteristiche tattili, la maneggevolezza, l’ergonomia. Tutto quanto ci possa portare a rendere il più possibile attraente l’esperienza d’uso.
In questo Huawei è riuscita benissimo. La scocca del P9 realizzata in alluminio, satinato per renderlo meno sensibile allo sporco e soprattutto per non sfuggire dalla mano, unita alla incredibile leggerezza dell’apparecchio, sono già di per sé una sorpresa positiva. A questa si aggiunge il particolare display leggermente sporgente e arrotondato ai lati, un approccio che Huawei definisce “2.5D”… a significare che si tratta sì di una superficie a due dimensioni, ma che grazie allo spessore arrotondato il risultato tattile è completamente diverso, ed incredibilmente piacevole da utilizzare, per quanto ci riguarda nettamente più gradevole rispetto ai modelli cosiddetti “edge”.
La cornice attorno al display è quasi inesistente, il che ha permesso la casa cinese di integrare uno schermo da 5.2” in una scocca di dimensioni non tanto più grandi di quelle dell’iPhone 6S che però monta un display da soli 4.6”. Il risultato è una densità di pixel ben superiore rispetto al concorrente Apple, considerato che la risoluzione del P9 è FullHD 1920×1080 pixel (423 ppi) contro i 1334×750 pixel dell’iPhone 6S (326 ppi). Di contro il P9 non batte le impressionanti caratteristiche del display del Samsung S7, che in una scocca di dimensioni quasi sovrapponibili al P9 Huawei monta un display da ben 2560 x1440 pixel su 5.1” con una densità di ben 577 ppi, al prezzo però di uno spessore dell’apparecchio apprezzabilmente maggiore: 7.9 mm per l’S7 contro i 7 mm del P9 che rimane il più sottile dei tre battendo di misura i 7.1 mm dell’iPhone 6S.
Sottile, compatto, alta densità di pixel, scocca in alluminio, display gradevole al tocco. Quale altre sorprese potrebbe riservare questo Huawei?

Due lenti sono meglio di una?

In una mossa probabilmente orientata a sdoganare l’azienda anche verso i consumatori più attenti alle caratteristiche fotografiche di questi apparecchi, che hanno praticamente sostituito le compatte per la maggioranza degli impieghi, Huawei ha stretto una partnership con Leica e presenta il suo P9 con una caratteristica al momento unica.
L’apparecchio monta infatti due fotocamere principali ciascuna dotata di obiettivo Leica di apertura massima F2.2 e sensore da 12 megapixel. Una scatta in bianco e nero, l’altra si occupa dei colori. L’obiettivo è ottenere immagini nitide, abbattere il rumore ed aumentare la sensibilità mediante la fusione degli scatti delle due fotocamere. Non manca una terza fotocamera anteriore per i selfie o i videomessaggi, realizzata attorno ad un sensore da ben 8 Megapixel per non sfigurare troppo rispetto alla/alle fotocamere principali.
Il risultato? Qualche blog e recensione online parla di prestazioni a livello di una DSLR… noi non ci aspettavamo miracoli.
E non li abbiamo trovati. La fotocamera è piuttosto veloce, offre una ampia pletora di funzioni e può anche essere utilizzata in modalità quasi manuale, con possibilità di controllare l’esposizione, la sensibilità, tempi ed apertura dell’otturatore anche al fine di controllare l’effetto sfocato sfruttando la buona apertura massima F2.2. Lo scatto è pronto e rende piuttosto affidabile l’uso del P9 come compatta. La sensibilità è in effetti notevole e permette di scattare anche se l’illuminazione non è dalla nostra parte.
I risultati sono gradevoli sullo schermo, meno entusiasmanti nella visione al 100% su computer a causa di una nitidezza non esaltante. In particolare si nota un pesante intervento delle funzioni di cancellazione del rumore (in JPEG) che intervengono anche a sensibilità basse e danneggiano in modo evidente la risoluzione non appena si sale con gli ISO, che possono andare da 50 a 3200 equivalenti.
In modalità Pro è possibile scattare in RAW, salvando file DNG dai quali è possibile estrarre immagini decisamente migliori sia in fatto di qualità dei colori che per nitidezza e dettaglio. Nel confronto fra DNG e Jpeg è evidente come questi ultimi file siano troppo elaborati al fine di esaltare il contrasto ed eliminare il rumore. Lavorando in RAW/DNG senza filtri si scopre una forte presenza di rumore cromatico fin dalle basse sensibilità, filtrabile in modo piuttosto rapido, ma anche un discreto rumore in luminanza. Nel complesso è una risoluzione comunque buona per la classe della fotocamera. Andrebbe assolutamente perfezionata la compressione JPEG interna.
Notiamo l’assenza di uno stabilizzatore di immagine, che penalizza la nitidezza al salire dei tempi di posa. Nel complesso gli scatti JPEG del P9 non reggono al confronto con una compatta di pari risoluzione, e – con buona pace dei tanti ‘esperti’ che si esprimono sul web -rimangono ben lontani da quanto lecito attendersi da una DSLR, come del resto nellastragrande maggioranza degli smartphone anche top class.
La situazione migliora in RAW, al prezzo di una complessità maggiore visto che non è possibile elaborare sullo smartphone queste immagini ed è necessario intervenire con un computer per convertirle prima di utilizzarle.
Sono presenti funzioni speciali come lo scatto multiplo, utile per selezionare la foto migliore di una rapida sequenza, il riconoscimento dei volti e dei sorrisi, la possibilità di sovrapporre la griglia, l’autoscatto, il tag GPS e molte altre. Impossibile dire che non sia divertente scattare con il P9!
Naturalmente è anche possibile riprendere video digitali, con risoluzione massima 1080p60 oppure 720p120, con buoni risultati. Niente 4K, per quello che possa valere da uno smartphone…
Giudizio finale? Uno smartphone con buone prestazioni fotografiche, veloce, gradevole e ben accessoriato, capace di lavorare anche con illuminazione non favorevole e produrre colori saturi e ricchi, ma non particolarmente esaltante sotto il profilo del dettaglio e nitidezza.

Android rivisto e corretto

Il P9 si merita un verdetto molto positivo parlando di impressioni d’uso nel funzionamnento come smartphone. La potenza del processore Huawei octacore è ben percepibile nella velocità con cui il P9 lancia, cambia, gestisce le diverse app. Fluidissimo il touch, un piacere generale all’impiego grazie anche, ci ripetiamo, alla qualità e la fattura del display, brillante e ben visibile anche alla luce, la cui unica pecca è quella di saturare veramente troppo i colori.
Il P9 è adattissimo come strumento di gioco o lavoro; pronto e rapido nella risposta gestisce molto bene anche app particolarmente impegnative. Rispetto ad altri smartphone si surriscalda poco, e questo capita soprattutto durante l’aggiornamento delle applicazioni o mentre si scaricano grandi file. La batteria da 3000 mAh garantisce una autonomia interessante, più che sufficiente anche per un giorno di utilizzo impegnativo.
Il P9 viene equipaggiato per default con la versione 6.0 Marshmallow di Android pesantemente customizzata da Huawei secondo il suo Emotion UI, già visto nei modelli precedenti ed ora giunto in versione 4.1. Apprezzare o meno gli interventi di Huawei sull’interfaccia Android classica è questione di gusti, ma indubbiamente un utente Android non abituato si troverà inizialmente parecchio disorientato. Ad esempio, dove sono le app? Manca l’app drawer, proprio come negli iPhone, caratteristica non amata dagli utenti Android che Huawei migra nel mondo del robottino verde costringendo a distribuire tutte le app (le cui icone tra l’altro sono ora incastonate in box non proprio eleganti) nelle schermate home: ma perché?
Il problema si risolve, come sempre in Android, caricando altri launcher, ma la maggior parte degli utenti userà il P9 con le impostazioni di fabbrica e dovrà abituarsi.
Di contro Emotion UI ci regala varie funzioni molto interessanti non presenti nella versione stock di Android, come le motion gesture, la possibilità di personalizzare il menu di navigazione (quello in basso per indenderci) nonché la possibilità di scaricare diversi temi per modificare l’aspetto del sistema. Pro e contro, quindi, di questa customizzazione Huawei chiaramente orientata a fidelizzare l’utente abituandolo a qualcosa di diverso dallo standard, ma che deve prima di tutto piacere.
Il P9 è dotato poi di un sensore per impronte digitali sul pannello posteriore, attivabile quindi con l’indice della mano mentre si regge il telefono. Velocissimo nel riconoscimento dell’impronta e molto affidabile, costituisce un ottimo sostituto del PIN o altri sistemi di blocco dello schermo, oltre a permettere future evoluzioni sempre nell’ottica della sicurezza. Nel frattempo può anche essere usato per scattare o scorrere verso destra/sinistra le immagini della galleria…
Sotto il profilo della connettività il P9 offre praticamente il massimo desiderabile. Come usanza dell’azienda cinese, per standard l’apparecchio supporta una quantità sterminata di frequenze e varianti, assicurando la possibilità di navigare in 4G sia nella versione base, che in quella advanced (più veloce, fino a 400 Mbps) in fase di implementazione dagli operatori italiani, che nella particolare variante TDD usata in qualche paese europe e molti asiatici. Stesso discorso per il 3G ed il 2G con compatibilità universale, totale, delle diverse frequenze.
Infine non mancano connettività bluetooth e sensore NFC per il rapido accoppiamento di dispositivi ed altre funzioni di prossimità.
Per quanto riguarda il WiFi, il P9 è aggiornato a tutti gli ultimi standard, offrendo al connessione dual band 2.4 GHz/5 GHz anche nella nuova versione ac oltre agli standard a/b/g/n. La funzione WiFi+ si cura di cercare la migliore connessione wireless disponibile e di commutare su questa automaticamente, oltre a passare automaticamente dai dati mobili 4G/3G a quelli WiFi quando possibile (come fanno tutti gli smartphone).
Il connettore USB è del tipo C, reversibile, il che costringerà ad utilizzare i nuovi cavi (uno è in dotazione) sia per il collegamento ad altri dispositivi e computer che per il caricamento. Sebbene il P9 permetta la carica rapida, l’alimentatore presente nella confezione è di tipo standard, ma anche in questo caso per una carica completa bastano meno di 3 ore, tempo adatto per la ricarica notturna, un po’ meno comodo per eventuali necessità urgenti. È sufficiente però dotarsi di un alimentatore ad alta capacità per migliorare nettamente la situazione.

Uno Smartphone con i fiocchi

Insomma, il P9 promette di “ridefinire la fotografia con smartphone”, almeno secondo le intenzioni di Huawei. Secondo noi, invece, per arrivare a tanto, di strada ce ne è ancora molta da fare sotto il profilo fotografico, mentre non ci sono dubbi che è come smartphone che il P9 dia il meglio di sé impostando uno standard altissimo di usabilità, gradevolezza al tatto, fluidità.
Bisogna un po’ abituarsi alla pesante customizzazione dell’interfaccia e – se si è veramente appassionati di fotografia – non dimenticare la reflex a casa nelle occasioni importanti.
Per tutto il resto, ci sarà il P9!

Alberto Tavianini

Pagella

ESTETICA         9/10
Molto elegante e ben rifinito, il P9 ricorda molto da vicino l’ultima generazione di iPhone.
COSTRUZIONE       9/10
Realizzazione di livello molto alto. Uno smartphone leggero e robusto, dotato di un display touch veramente ben costruito.
VERSATILITA’   10/10
Compatibile con tutti gli standard di connettività mobile, WiFi, Bluetooth, compreso l’NFC. Ultima generazione Android, memoria da 3 GB più che adeguata e 32 GB di memoria integrata espandibile con microSD.
PRESTAZIONI    9/10
Quello che più colpisce del P9 è la fluidità e la precisione del display touch. Uno smartphone sicuro e veloce, ricco di funzioni, per quanto l’interfaccia Emotion UI sia fin troppo customizzata per i gusti dei puri androidiani.
RAPPORTO Q/P        8/10
Il P9 si colloca nella fascia alta di mercato ed offre un buon rapporto qualità prezzo, grazie alla dotazione ricca ai vertici della categoria, un display generoso e l’ottima fattura. Un acquisto sicuro.

PRO
✔ Gradevole al tatto
✔ Touch molto reattivo
✔ Qualità fotografica
CONTRO
✔ Android customizzato EMUI
✔ Riproduzione cromatica display

Costruttore:  Huawei Technologies, Cina
Distributore:  Huawei Technologies Italia, Torre 8, via Lorenteggio 257, 20152 Milano – www.huawei.com

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

Dimensioni: 145 x 70.9 x 6.95mm
Peso: 144 g.
Display: 5.2” Full HD, 16.7 M colori
CPU: Huawei Kirin 955 64 bit octacore (4x 2.5 GHz + 4x 1.8 GHz)
Sistema operativo: Android 6.0 custom EMUI 4.1
RAM: 3 GB
Memoria integrata: 32 GB
Espansione memoria: microSDXC fino a 128 GB
Connettività mobile 4G: TDD bande 38/39/40, FDD bande 1-8/12/17-20/26/28,
Connettività mobile 3G: 800/850/900/1900/2100/
Connettività GSM: 850/900/1800/1900
Fotocamera posteriore: 2x 12 Megapixel F2.2
Fotocamera anteriore: 8.2 Megapixel, F2.4
Altro: NFC, GPS, A-GPS, giroscoio, bussola, accelerometro, sensore impronte digitali
WiFi: 2.4 GHz/5 GHz a/b/g/n/ac
Bluetooth: 4.2, BLE
USB: connettore tipo C
Batteria: 3000 mAh

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