(Estratto da Tutto Digitale 89 – Maggio 2014)
Recorder AJA Ki Pro Quad – Prezzo: 4.446,90€
Ecco un ‘accessorio/necessario’, almeno in determinate situazioni e in accoppiamento a certe macchine da presa…
4K ready to edit
L’Aja Ki Pro Quad è un field recorder compatto e molto versatile, capace di registrare un’ampia varietà di formati dall’HD al 4K in tutte le varianti del formato Apple ProRes (Proxy, Lite, 422, HQ e 444). In un design compatto e funzionale, Ki Pro Quad offre ben 4 connessioni 3G-SDI in ingresso e 4 in uscita, che permettono di collegare l’unità a qualsiasi camera 4K in commercio: in base al tipo di macchina e di segnale, sarà necessario utilizzare uno, due o quattro canali SDI per il transito corretto del flusso dati 4K. Il prezzo di partenza del recorder è molto interessante rispetto ad altre soluzioni 4K concorrenti; tuttavia il Ki Pro Quad utilizza memorie a stato solido di tipo proprietario, leggermente più piccole dei classici dischi SSD da 2.5″. Questa scelta impone l’acquisto delle schede Aja Pak, che hanno un costo molto più alto di quelle commerciali: il modello da 256 GB è venduto a circa 800 euro IVA compresa, quello da 512 GB a quasi 1500 euro. Poiché una memoria da 256 GB può contenere solo 1 ora di girato 4K/25p in ProRes 422 (40 minuti in ProRes 422 HQ) e dunque, in base al tipo di riprese, sarà necessario dotarsi di un certo numero di schede, si comprende come il costo dei supporti inciderà in maniera importante sul budget complessivo della produzione. A ciò bisogna aggiungere anche il costo delle batterie, che non sono incluse di serie. È possibile utilizzare qualsiasi tipo (V-Mount, Gold Mount o simili) di accumulatore professionale dotato di collegamento XLR a 4 pin. A corredo col recorder vengono invece forniti una staffa di ancoraggio per supporti a canne da 15 mm e un lettore di schede Aja Pak dotato di interfaccia USB 3.0 e Thunderbolt.
Il lettore di schede Aja Pack, con doppia interfaccia ultraveloce – USB 3.0 e Thunderbolt – quanto mai utili in caso di trasferimenti ‘pesanti’.
Da studiare con attenzione
Il menu con le varie opzioni è molto completo e articolato, ma non risulta molto intuitivo al primo impatto. Per un accesso immediato alle varie funzioni è possibile utilizzare anche un computer e un’interfaccia web, purché il Ki Pro Quad sia connesso ad una rete locale attraverso la porta Ethernet (è anche possibile collegare il cavo di rete direttamente a un portatile). La porta Ethernet consente pure il back-up dei dati a distanza, anche se non sarebbe stato male avere una connessione Wi-Fi per il controllo a distanza dell’apparecchio senza l’uso di ulteriori cavi volanti. Un piccolo display da 320×240 di risoluzione permette di tenere sotto controllo le immagini in ingresso o di rivedere le scene registrate, oltre che di visualizzare le diverse opzioni del menu, ma ovviamente non sostituisce in alcun modo un monitor di video-assistenza vero e proprio. Se non si dispone di un monitor professionale, il Ki Pro Quad fornisce in ogni caso anche un’uscita HDMI a 2K. Le piccole dimensioni del monitor hanno lasciato lo spazio necessario a due utili indicatori di livello audio, con annessi potenziometri per la regolazione del volume in entrata. Il Ki Pro Quad, infatti, può catturare l’audio incorporato nel segnale SDI, ma può anche registrare direttamente da due sorgenti analogiche (linea o microfono) grazie a due connettori XLR. Completa la sezione audio l’uscita cuffie con volume indipendente. Come abbiamo anticipato, questa unità prodotta da Aja può registrare solo in formato ProRes, ma permette anche il transito del segnale RAW non compresso – e senza alcuna elaborazione – ad un computer dotato di un array di dischi RAID con interfaccia Thunderbolt. Per catturare i file RAW è necessario installare il software CamXchange, scaricabile dal sito Aja gratuitamente.
Accoppiata perfetta
In conclusione il Ki Pro Quad ci è apparsa una soluzione efficiente per lavorare in 4K con le camere di ultima generazione; la scelta di un formato ProRes direttamente editabile da qualsiasi sistema di montaggio è sicuramente vincente, anche se sarebbe stato preferibile avere la possibilità di scegliere tra il codec Apple e un formato RAW. Ad Aja va comunque il merito di aver realizzato uno dei recorder 4K più compatti ed economici sul mercato, una soluzione perfetta da usare ad esempio in accoppiata con la Canon EOS C500. Del resto, questa combinazione non a caso è utilizzata con successo sui set di tutto il mondo…
M. Zamparelli
Costruttore: Aja, Stati Uniti
Distributore: Videocine 2000, Via Capranica 16 20131 Milano- tel. 02-70602654 – www.videocine2000.it
Caratteristiche dichiarate dal costruttore
Formati di registrazione: 720p, 1080i, 1080p (fino a 60 fps). 2K, QuadHD (3840×2160) e 4K (4096×2160) fino a 30p (50p e 60p solo in transito, non in registr.).
Codec: Apple ProRes 422, 422 HQ, 422 LT, 422 Proxy, ProRes 4444
Supporti di memoria: 2 slot AJA Pak SSD media
Ingressi: 4x 3G/HD SDI, 2x audio XLR line/mic/+48V, LTC, Reference
Uscite: 4x 3G/HD SDI, HDMI, SDI monitor
Altre connessioni: Thunderbolt, Ethernet 10/100/1000
Display: LCD da 320×240 pixel
Dimensioni e peso: 11.5×7.2×15 cm, 1 Kg
La pagella
ESTETICA 8/10
Il design compatto è forse poco elegante ma funzionale all’uso sul campo.
COSTRUZIONE 8/10
Il case è solido e robusto, i connettori di buona qualità e anche l’innesto per le memorie SSD appare stabile e sicuro.
VERSATILITA’ 8/10
Per ottenere un punteggio migliore sarebbe stato necessario avere la possibilità di registrare internamente in RAW o in ProRes 4K a 50p e 60p.
PRESTAZIONI 8/10
La codifica ProRes offre una qualità eccellente. Le memorie a stato solido sono velocissime e sempre affidabili.
RAPPORTO QUALITÀ PREZZO 8/10
Il prezzo del recorder è interessante, ma le memorie SSD di tipo proprietario fanno lievitare i costi di gestione.
PRO
✔ registrazione in ProRes
✔ design compatto
✔ ampio set di connessioni
✔ ingressi audio XLR
CONTRO
✔ batterie non incluse
✔ registrazione RAW solo su dischi esterni
✔ memorie SSD proprietarie
✔ 4K 50p/60p non supportato