(Estratto da Tutto Digitale 82 – Giugno 2013)
Una (quasi) compatta ben costruita, dal look rétro ma dalla tecnologia aggiornata, con ampie regolazioni manuali e dalle prestazioni decisamente sorprendenti. La fotocamera giusta, insomma, per il fotografo esperto ed esigente, un perfetto equilibrio fra ingombro, prestazioni, prezzo
Fra le tante aziende fotografiche che oggi si contendono il mercato, certamente un posto a parte è stato conquistato negli ultimi anni dalla giapponese Fujifilm, che ha scelto una strada coraggiosa – rivelatasi poi di grande successo – per le sue fotocamere CSC e compatte top class: puntare su sensori di taglia ‘grande’ e ampia manualità in macchine dall’aspetto rétro. La X20, che abbiamo avuto la possibilità di provare brevemente in anteprima sullo scorso numero di Tutto Digitale e che ormai è stata introdotta sul mercato, è l’evoluzione della precedente X10, della quale conserva in sostanza l’impostazione generale. Importanti modifiche, però, sono nascoste entrobordo. Stiamo parlando di un nuovo sensore (un CMOS, siglato Trans II) e di nuovo processore (EXR Processor II). Questi aggiornamenti sono stati introdotti per offrire all’utente una migliore resa del dettaglio, con riduzione del rumore anche alle basse luci (che già erano ad ottimi livelli nella X10); Fujifilm sostiene che le migliorie permettono di aumentare la risoluzione di circa il 20% e ridurre il rumore di oltre il 30% rispetto alla X10. Indipendentemente dai valori effettivi, anticipiamo qui che l’obiettivo di una miglior resa complessiva, come vedremo più avanti, è stato raggiunto. Ma iniziamo dal principio.
LOOK D’ANTAN, DOTAZIONE DI OGGI
A prima vista la X20 mostra immediatamente l’appartenenza alla famiglia di fotocamere Fujifilm di ultima generazione, con un’impostazione estetica e funzionale, come accennato, rétro, ma dotazione e possibilità d’uso perfettamente al passo dei tempi. I fotografi di una certa esperienza -modo elegante per dire età… – apprezzeranno certamente non solo il look curato e la costruzione affidabile, ma anche la presenza di controlli old style, (rotelle e selettori meccanici) accanto ai classici pulsanti. Con macchine come questa è difficile, forse impossibile, effetuare errate manovre, attivare involontariamente funzioni indesiderate. L’ingombro della X20 è paragonabile a quella della compatte top class, e forse anche leggermente superiore; il peso, peraltro, è piuttosto contenuto (intorno ai 350 grammi), grazie anche all’adozione di magnesio per parte della struttura. La costruzione nel complesso appare curata, com ampia parte della carrozzeria realizzata in pelle sintetica dall’effetto estetico e tattile non disprezzabile. Il frontale accoglie ovviamente l’obiettivo (uno zoom manuale 4x – equivalente a un 28-112 mm – F2-2.8, con 11 elementi in vetro in 9 gruppi, con 3 lenti asferiche e 2 lenti ED, e rivestimento anti riflessi HT-EBC di Fujinon). Il diaframma è a sette lamelle, ovvero consente di creare un piacevole sfocato (effetto ‘bokeh’). Sempre in tema ‘obiettivo’, da segnalare anche la presenza della modalità Super Macro, per di avvicinarsi fino a 1cm dal soggetto, e di un sistema di stabilizzazione. Questo utilizza lo spostamento di un gruppo di 5 elementi per compensare le vibrazioni della fotocamera (fino a 4 stop dichiarati).
L’OBIETTIVO? È UN INTERRUTTORE!
Da segnalare, infine, che, come in altri esempi firmati Fujifilm, anche la X20 utilizza l’obiettivo come ‘interruttore generale di accensione’; per attivare la macchina lo zoom quindi va girato in senso antiorario dalla posizione ‘off’ a quella ‘28’ (corrispondente alla minima escursione). Una soluzione rara, alla quale bisogna far un po’ l’abitudine… Accanto all’ottica, si nota il selettore meccanico a tre posizioni del fuoco (AF-S, AF-C e manuale); più in alto, il mirino ottico, altro elemento che farà la felicità dei fotografi più esperti. Si tratta di un dispositivo con un campo visivo orizzontale apparente pari a 20° e una copertura dell’85%. Il mirino è sincronizzato con lo zoom e dotato di un sensore dell’occhio per un uso più facile; offre la visibilità del tempo di posa, apertura del diaframma, sensibilità ISO, area di messa a fuoco e altre informazioni per permettere di continuare a scattare senza distogliere gli occhi dall’inquadratura. Il pannello digitale trasparente (Digital Trans Panel a elevata trasparenza, con spessore inferiore ad 1mm), cambia automaticamente il colore delle informazioni nel mirino in base alla scena e alle condizioni di ripresa; i valori sono visualizzati in nero; in caso di scene particolarmente scure, per una migliore visibilità, sono invece raffigurati da LED verdi. In caso di errore, le informazioni sono visualizzate in rosso per aiutare gli utenti nelle operazioni di ripresa. Passiamo al piano superiore, che ospita la hot shoe per flash ed accessori, al centro, e poi, verso destra, il selettore di modo, il pulsante di scatto, quello Fn di selezione rapida e il selettore per la compensazione dell’esposizione, da -2 a +2 stop, a passi di 1/3. Collocato all’angolo destro, facilmente utilizzabile anche con il pollice, questo comando è uno dei buoni motivi per prendere in considerazione la X20, come direbbe Totò, ‘a prescindere’.
UN RICCO RETRO
Eccoci ora al retro. Da sinistra troviamo il tasto di attivazione del flash (l’abbassamento del pulsante fa uscire dal piano superiore della carrozzeria la piccola unità). Sotto questo, quattro pulsanti, per la visualizzazione delle immagini registrate, la scelta del modo di esposizione (fra multi, spot, media), nel menu italiano curiosamente indicato come ‘fotometria’, poi il pulsante per la scelta della modalità di cattura (con menu diverso in funzione del formato di registrazione fra immagine singola, raffica, cattura del miglior fotogramma, bracketing ), e infine bilanciamento del bianco. I due pulsanti a metà della sequenza, quando è attivato il play, permettono anche di ingrandire o ridurre le dimensioni dell’immagine. Ecco poi il mirino ottico, di cui abbiamo già parlato, che offre anche la possibilità di regolazione diottrica, e quindi il monitor LCD da 2,8”e 460.000 pixel. Risoluzione e dimensioni non sono da record, ma sullo schermo appaiono un gran numero di informazioni utili (o anche nessuna, se il fotografo preferisce così), divise in serie selezionabili con l’apposito pulsante DispBack. Ed ora uno sguardo ai comandi alla destra dell’LCD. Dall’alto, ecco un selettore rotante multifunzione, quindi il tasto per il blocco di esposizione e fuoco, il classico a croce con ghiera esterna, pulsanti ai punti cardinali e al centro, ed infine il citato DispBack e Q, per richiamare le voci di menu più utilizzate.
MADE IN JAPAN
Alla base del pannello, la scritta ‘made in Japan’, che, in epoca di strapotere di produzione orientale di basso livello, suona un po’ come un titolo di merito. Resta da dire qualche parola sullo sportelletto laterale destro, che contiene mini USB e mini HDMI, e sul fondello, che ospita la filettatura per il treppiede sulla sinistra e dall’altra parte, a distanza sufficiente a non creare problemi di apertura nemmeno con la macchina installata su cavalletto, il vano per batteria e scheda. Campione di versatilità Fin qui la descrizione estetico-funzionale. Naturalmente c’è molto più da dire sulle tante altre funzioni e possibilità. Ad esempio, il formato può essere selezionato tra 4:3, 3:2, 16:9 e 1:1 (quadrato) per ogni esigenza di ripresa, ma non solo: la X20 dispone della ‘Simulazione pellicola’ di Fujifilm, che permette di scegliere tra dieci differenti modalità che ricreano gli effetti delle storiche pellicole Fujifilm (come le invertibili a colori Velvia, Provia e Astia, le negative professionali a colori PRO Neg.Std / PRO Neg.Hi), e i filtri monocromatici (Monochrome, filtro Ye, filtro R e filtro G) e Sepia. E ancora, esposizione multipla, funzione Filtri Avanzati per scegliere tra 8 differenti effetti (POP colour, Toy camera, Miniature, Dynamic tone, Partial color, High-key, Low Key, Soft Focus), tutti visualizzabili in preview sul monitor LCD e con controllo manuale dei filtri. Lo spazio ci impone di finire qui, ma ci sono altre funzioni ed opzioni, da scoprire spulciando fra i menu o il manuale di istruzioni. La macchina poi, come ormai d’obbligo anche sulle compatte, può riprendere in Full HD (1920×1080 a 60fps, con bit-rate di 36 Mbps); in video sono poi disponibili molte funzioni ‘fotografiche’: è possibile ad esempio usufruire della modalità di simulazione della pellicola come anche usare l’Intelligent Hybrid AF. La Fujifilm X20 dispone anche di una funzione Movie Scene Recognition in grado di riconoscere sei tipi di scena automaticamente e di ottimizzare le impostazioni per le diverse condizioni di ripresa.
COMODA. VALIDA, VELOCE
E vediamo ora il funzionamento della macchina nella pratica. Diciamo subito che la buona impostazione ergonomica si apprezza fin da subito; chi ha un minimo di esperienza riuscirà ad utilizzare la X20 praticamente appena dopo l’accensione (…dopo aver scoperto che l’interruttore è nell’obiettivo…). Come accennato, il cuore della nuova Fujifilm è il sensore CMOS X-Trans II da 2/3” e 12 MP, realizzato con disposizione altamente casuale dei pixel all’interno della matrice colore Fujifilm, che permette di rinunciare al filtro passa-basso (necessario con i sensori classici) a vantaggio della risoluzione. La possibilità di scattare non solo in JPEG ma anche in RAW (e JPEG + RAW) permette naturalmente di estrarre tutto il potenziale della macchina. Che non è poco, ed infatti le immagini ottenute nelle diverse condizioni d’uso sono decisamente di ottima qualità, talvolta anche eccellente; il sensore, in fondo, non è che da 2/3”. Non poco per una compatta, ma è pur vero che ormai iniziano a diffondersi – seppure con tipologia diversa – macchine con sensori in formati più grandi, da 1”, in APS-C o addirittura Full Frame. A proposito di sensore, segnaliamo che l’X-Trans II incorpora i pixel a rilevamento di fase (Phase Detection Pixels) per captare la distanza dal soggetto in funzionamento AF. Inoltre, la presenza dell’Intelligent Hybrid AF permette di passare dall’autofocus a rilevamento di fase ad alta velocità a quello a contrasto, che può mettere a fuoco il soggetto anche in scene con scarsa illuminazione. Tutto ciò, per fornire elevata precisione e velocità nelle diverse condizioni d’uso, ed in effetti alla prova dei fatti la macchina risponde bene. Come risultano notevoli anche le prestazioni diciamo ‘velocistiche’ in genere, grazie anche alla presenza del nuovo EXR Processor II. I dati dichiarati sono da record o quasi per la categoria: il tempo di avvio è di soli 0,5 secondi, il ritardo e l’intervallo di scatto rispettivamente di 0,01 e 0,5 secondi, con una velocità di ripresa con raffiche di 12 fps (max. 11 fotogrammi consecutivi) alla massima risoluzione di 12 milioni di pixel (in JPEG).
DIVERTIRSI SERIAMENTE
In conclusione, una compatta de luxe, quasi una premium economica, se ci consentite il paradosso. Che potrà costituire una buona soluzione per chi volesse garantirsi divertimento nell’uso e validità dei risultati con spesa contenuta e ingombro non esagerato, in attesa magari di passare a soluzioni più impegnative, o viceversa costituire un’eccellente soluzione ‘leggera’ per appassionati esigenti o professionisti già in possesso di una attrezzatura completa. La Fujifilm X20 è certamente una soluzione agile e di sicuro valore, a cui possiamo rimproverare solo pochi difetti rispetto alla categoria di appartenenza (autonomia non eccezionale, luminosità zoom non costante con la focale, monitor un po’ sottotono…) nulla di grave, a dire il vero, ma giusto per sottolineare qualche dettaglio appena meno valido del resto). La resa delle immagini in ogni caso è di ottimo livello in ogni situazione, e quanti – l’appetito vien mangiando… – pensassero che una macchina così concepita e realizzata meriterebbe un sensore di maggiori dimensioni, un po’ più grande, un po’ più definito, ricordiamo che basta dare un’occhiata ad altri modelli Fujifilm per trovare la risposta alle proprie domande…
Salvatore Coppola
Costruttore Fujifilm Co.- Giappone
Distributore Fujifilm Italia – S.S. 11 Padana Superiore 2/B , 20063 Cernusco sul Naviglio (Mi) – tel. 02929741 – www.fujifilm.it
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
Sensore: CMOS X-TRANS da 2/3” e (23,6×15,6mm) con 12 MP
Zoom: manuale Fujinon 4x (eq. 28-112 mm) F2-2.8 + Intelligent digital zoom 2x
Stabilizzatore di immagine: Lens shift
Processore: Fujifilm EXR Processor II
Formati immagine: JPEG (Exif Ver 2.3)*2, RAW (RAF format), RAW+JPEG
Video: H.264 1920×1080 (60 fps) / 1280×720 (60 fps) / 640×480 (30 fps) con suono stereo
Numero di pixel registrati: L : (4:3) 4000 x 3000 / (3:2) 4000 x 2664 / (16:9) 4000 x 2248 / (1:1) 2992 x 2992 – M : (4:3) 2816 x 2112 / (3:2) 2816 x 1864 / (16:9) 2816 x 1584 / (1:1) 2112 x 2112 – S : (4:3) 2048 x 1536 / (3:2) 2048 x 1360 / (16:9) 1920 x 1080 / (1:1) 1536 x 1536
Motion Panorama: 360° Vertical : 11520 x 1624 Horizontal : 11520 x 1080 – 180° Vertical : 5760 x 1624 Horizontal : 5760 x 1080 – 120° Vertical : 3840 x 1624 Horizontal : 3840 x 1080
Auto focus: Intelligent Hybrid AF (TTL contrasto AF / TTL phase detection AF). Modo: AF(S), AF(C), Manuale. Selezione frame: Multi, Area, Tracking. Luce assistenza: sì
Esposizione: TTL su 256 segmenti, multi, media prev. centrale, spot; modalità: P,S,A,M
AE/AF Lock: sì
Compensazione Esposizione: +/-2 EV a passi di 1/3 stop
Bracketing: AE: ±1/3EV, ±2/3EV, ±1EV;Film Simulation: 3 opzioni; Dynamic Range: 100% / 200% / 400%; sensibilità ISO: ±1/3EV, ±2/3EV, ±1EV
Otturatore: Auto: da 1/4 – 1/4000*. Altri modi: da 30 secondi a 1/4000* (* 1/4000 a piccole aperture, 1/1000sec. a piena apertura)
Sensibilità ISO: AUTO (Regolabile sino a 3200 ISO), manuale da 100 a12800 ISO
Otturatore: da 30 sec. a 1/4000, posa B, sincroflash 1/180sec.
White Balance: Auto, manuale [Fine, Shade, Fluorescent light (Daylight, Warm White, Cool White), Incandescent light, Underwater, Custom, Color temperature selection]
Mirino: Ottico; copertura approssimativa 85%; sensore occhio
Monitor: TFT LCD a colori da 2,8″ con 460.00 pixel
Flash incorporato: (ISO AUTO): Wide: circa. 30cm – 7.0m; Tele: circa 50cm – 5.0m Modalità flash: Occhi rossi on/off (Auto, Forzato, Soppresso, Slow Synchro)
Modalità di ripresa: Mode Dial : Auto, Advanced SR Auto, P, S, A, M, C1, C2, Movie, SP, AdvSP. Scene: Portrait, Portrait Enhancer, Landscape, Sport, Night, Night (Tripod), Fireworks, Sunset, Snow, Beach, Party, Flower, Text, Underwater
Cadenza di ripresa: Super High: circa 12 fps (max. 11 frames)
Connessioni: USB 2.0, mini HDMI
Supporto di memoria: slot SD/SDHC/SDXC(UHS-1) e memoria interna
Alimentazione: accumulatore ricaricabile agli ioni di litio tipo NP-50
Dimensioni: 117.0 (W) x 69.6 (H) x 56.8 (D) mm
Peso: circa. 353 g compresi batteria e memory card
ESTETICA 9/10
Come altre macchine Fujifilm ‘X’, anche questa mostra una spiccata personalità vintage, seria e vagamente professionale. Disponibile in argento o nero; per aumentare l’effetto, c’è anche una borsa optional in stile (in apertura articolo).
COSTRUZIONE 9/10
Una macchina davvero ben costruita, con rifiniture assai curate.
VERSATILITÀ 9/10 Fra funzioni direttamente fruibili ed altre nascoste entrobordo, davvero un’infinità di possibilità che saranno certamente apprezzate dai fotografi esperti.
PRESTAZIONI FOTO E VIDEO 8/10
Anche se il sensore è relativamente piccolo (almeno rispetto alle ultime tendenze), la resa è molto valida in tutte le condizioni, anche alle basse luci. Video di ottima qualità per una compatta, con zoom manuale utilizzabile in ripresa ed altre funzioni utili.
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO 8/10
Forse il massimo delle prestazioni e della versatilità ottenibili in una macchina di questo ingombro, a questo prezzo. Per avere prestazioni migliori con dimensioni simili servono sensori più grandi, come in altre macchine proposte dalla stessa Fujifilm…
PRO
✔ Resa dell’immagine in ogni situazione
✔ Versatilità complessiva
✔ Ergonomia generale e dei menu
✔ Costruzione elegante e affidabile
CONTRO
✔ Monitor un po’ sottotono
✔ Luminosità zoom non costante
✔ Autonomia batteria migliorabile