Bandai EPB01

Test estratto da: Tutto Digitale 112 Aprile 2017
Giradischi
Bandai
EPB01
– Prezzo: Determinato dal buon cuore di chi lo vende
Dalla giapponese Bandai, un giradischi ‘made in China’ che adotta un nuovo formato di disco, in vinile, per appassionati e per dee jays… Un prodotto davvero unico, una retroprima assoluta in esclusiva per i lettori di Tutto Digitale
Bandai

Tokio, 1 aprile. Una giornata particolare, alla ricerca dello stato dell’arte dell’hi-tech, si conclude con la scoperta di un prodotto davvero unico.
A vederlo, fa quasi tenerezza già chiuso nella sua scatola compatta: il Bandai EBP01, infatti, è disegnato sulle pareti del box, in maniera un po’ naif, fra ragione e sentimento.
Estratto dal suo imballo, con un vero strip-tease per togliere un foglio di plastica di protezione dopo l’altro, questo giradischi sui generis appare in tutto il suo splendore, e conferma quella voglia di tenerezza, di comodo, di familiare che sembra aver preso i progettisti della Bandai.
L’ingombro è davvero minimo (circa 160 mm x 160 mm x 65 mm), il peso trascurabile grazie al massiccio impiego di ABS e PVC (niente fibra di carbonio, titanio o magnesio), e l’impostazione sembra riprendere quella dei mangiadischi anni’60/70, ma in questo caso siamo di fronte ad un vero lettore, con tanto di braccio e testina.
Un vero miracolo a Milano, o forse a Tokio, o meglio a Pechino, Shangai o qualche altro posto della Cina dove il prodotto è costruito per conto della giapponese Bandai, una delle compagnie al mondo sinonimo di gioco, e videogiochi, che lo ha distruito al pubblico tramite l’organizzazione HMV (His master’s Voice) Japan, filiale giapponese della nota catena di negozi specializzata nei programmi musicali e non solo (dischi, giochi ecc), oggi di nuovo in pista dopo la crisi del 2013.
Dove eravamo rimasti? Alla descrizione del prodotto, vero capolavoro di costruzione industriale. Costruzione comunque che non trascura i dettagli. La testina, ad esempio, è protetta da un’apposita protezione (come sui giradischi veri), e la puntina può essere sostituita, a patto di riuscire a trovarne una; manca però la possibilità di bilanciare il braccio, come pure quella di regolare l’antiskating.
Piatto e braccio sono sulla sinistra, protetti da un classico coperchio trasparente; a destra, invece, troviamo l’interruttore generale (on/off/regolatore del volume), l’altoparlate integrato e un prezioso regolatore del pitch, del numero dei giri, come sui modelli professionali.
Da segnalare che il Bandai è fornito di un ‘disco’ esterno, da utilizzare secondo quanto indicato sulle sintetiche istruzioni fornite a corredo, ovvero poggiandolo sul piatto, la cui circonferenza copre pienamente.
Infine, l’ascolto dei dischi può avvenire solo attraverso l’altoparlante incorporato, dato che manca qualsiasi possibilità di connessione con l’esterno…

La regola dell’8

Il supporto utilizzato dal giradischi è un disco di vinile vero e proprio, un formato speciale studiato da Bandai, del diametro di appena 8 cm (3 pollici circa, lo stesso dei CD single che ebbero grande successo fino alla fine del secolo scorso). Da questa misura deriva il nome curioso del formato, EightBanRecord, o anche “8-ban” (e ancora, “8-record”).
Il disco – alto circa 1 mm, e inciso solo sul lato A – è abitualmente nero, o anche di altro colore (giallo, rosso…) ed è contenuto in una custodia di cartone piuttosto spesso, che sembra in tutto e per tutto una edizione in scala ridotta del classico LP/33 giri. La grafica dei vari titoli è un vulcano di idee, e le indicazioni sono riportate – ovviamente – in giapponese; in altre parole, non siamo stati in grado di sapere niente del contenuto dei dischi posseduti…
Dischi che comunque offrono un ascolto-record: possono contenere infatti almeno due, tre minuti di musica monofonica, a volte anche quattro. Una soluzione evidentemente studiata per non annoiare l’ascoltatore: prima che questi abbia tempo di stufarsi dei belati e delle lagne contenute sul magico dischetto, la riproduzione termina, evitando guai peggiori.

All’ultimo respiro: l’apparecchio in prova

Nell’uso pratico, il Bandai si rivela davvero un toro scatenato. Basta fornirgli 4 batterie AA (le classiche stilo) di buona potenza per completare una mission impossible, ovvero avere a disposizione ore e ore, ma forse anche minuti e minuti, di suono potente (nell’ordine della frazione di watt), distorto quanto basta, in altre parole unico.
E poi, come accennato, è facilissimo effettuare lo scratch, non solo in posizione stabile, in consolle, ma anche mentre si balla coi lupi, sul palco, odurante una performance live, come effettuato da vari dj.

Double face

Con questo prodotto, Bandai ha realizzato un perfetto controsenso: da un lato un prodotto-giocattolo destinato ai bambini, semplice ed efficace, per insegnare loro che l’hi-fi è un’altra cosa. Dall’altro, uno strumento di lavoro professionale per deejay che non vogliono crescere, eterni Peter Pan, ed avere a disposizione uno strumento capace davvero di offrire prestazioni davvero uniche.
Il tutto, non considerando la categoria dei collezionisti: il Bandai EBP01-HMV, infatti, è stato costruito e venduto nel 2004, ed oggi si trova solo sul mercato dell’usato. Per la natura stessa del prodotto, un gioco per bambini, non è impossibile aggiudicarsi un esemplare in cattivo stato a poche decine di euro, mentre ne può servire qualche centinaio della stessa valuta per acquistare un esemplare in mint condition, come dicono i collezionisti anglofoni.
Anche per situazioni del genere, la vita è una cosa meravigliosa, no?

PS- Come crediamo abbiate capito fin dalle prime righe, se non dall’indicazione della data, questo articolo è stato scritto con la massima serietà che la tradizione del ‘pesce d’aprile’ impone. Soprattutto in Inghilterra,e  soprattutto fra le riviste di hi-fi, infatti, da sempre è viva una tradizione che vuole un finto scoop, realizzato inventando un apparecchio di sana pianta, oppure utilizzando un prodotto poco noto – come nel caso del Bandai EBP01-HMV – per lo stesso scopo.
Chi scrive queste note pubblicò su VR Videoregistrare, nei tardi anni’80, un articolo sulla nascita di un fantomatico formato ‘quattro millimetri e mezzo’. Lo scherzo ebbe un tale successo che pochi giorni dopo la pubblicazione uscì, su quello che probabilmente ancora oggi è il più noto settimanale d’opinione (sic!), un articolo in cui – a firma di una gentile signora – erano riprese pari pari parole e fotografie dell’invenzione… In altre parole, stiamo parlando di una delle infinite prove dell’inconsistenza (eufemismo) dei mass media quando si parla di hi-tech, per non parlare del furto della proprietà intellettuale che oggi è spesso primato di blogger e presunti influencer sul web, ma purtroppo è radicato anche fra i veri giornalisti e le pubblicazioni ufficiali…
In ogni caso speriamo che vi siate divertiti a leggere quanto pubblicato, almeno quanto noi a scrivere l’articolo…
A proposito, avrete certamente notato, nello spirito del divertimento, la citazioni di vari titoli di film di diverso genere sparse qua e là… il primo lettore che ci segnalerà tutti i film citati, in ordine di apparizione nell’articolo, riceverà un’edizione speciale fuori commercio…  Partiti?

Stefano Belli

Pagella

ESTETICA         7/10
Un look senza tempo, che sembra preso pari pari dagli anni ‘60 e trasferito nel nuovo secolo… senza passare per il via!
COSTRUZIONE      7/10
Tanta plastica, tutta plastica
VERSATILITA’   10/10
Un apparecchio capace solamente di rirpodurre e far ascoltare i dischi in formato EightBanRecord. Più semplice di così! Non manca il ‘pitch’
PRESTAZIONI         9/10
Il massimo per sonorizzare, alla meno peggio, il bagno, la cucina, o una cabina telefonica, purché di piccole dimensioni. Scratch possibile.
RAPPORTO Q/P        7/10
Essendo l’apparecchio ormai fuori produzione da oltre un decennio (2004), il prezzo è determinato dal buon cuore di chi vende, e allo stesso tempo dalla smania di possesso di chi desidera impadronirsi di un gioiello (eufemismo) senza tempo…

PRO
✔  Leggero e compatto
✔  Semplicità d’uso
✔  Pitch control
✔  Scratch idiot proof
CONTRO
✔  Manca il telecomando
✔  Prezzo variabile
✔  Sistema chiuso – no connessioni

Costruttore:  Bandai, Giappone
Distributore: Fuori commercio – prodotto nel 2004

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

Formato: disco EightBanRecord
Alimentazione: 4 batterie AAA
Dimensioni: 160 mm x 160 mm x 65 mm

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