Sony RX100IV e RX10 II, 4K e molto altro

Nuova, ennesima versione della compatta de luxe RX100: arriva la IV edizione di una macchina in continua evoluzione… ora in grado anche di registrare in 4K. Come la nuova high-zoom RX10 II, aggiornamento della precedente RX10

Squadra che vince non si cambia, ma di certo si aggiorna. E così, la compatta Sony RX100, una fotocamera di grande successo, arriva alla quarta versione, la Mark IV, e diventa quindi RX100IV, o meglio DSC-RX100M4. In questa edizione non cambiano impostazione generale e dotazione di base, ma aumentano le possibilità operative, come vedremo.

La RX100IV è dotata di sensore CMOS Exmor da 1 pollice, come nei casi precedenti. Si tratta però della versione RS, anziché R, sigla che contraddistingue il tipo “stacked”, ovvero con chip di memoria DRAM integrato.
Una soluzione che, a detta di Sony, insieme ad altri accorgimenti ed all’uso di una scheda di memoria SDXC (di Classe 10 o superiore) offre una lettura cinque volte più rapida rispetto alla versione III e rende possibile diverse funzioni avanzate.
Basta citare, ad esempio, l’opzione super slow motion; la RX100IV permette di scegliere, prima di effettuare le riprese, tra frame rate di 1000 fps, 500 fps e 250 fps e formati di riproduzione 50p e 25p così da ottimizzare la registrazione in base alla velocità del soggetto in movimento (2 secondi di un filmato ripreso a 1000 fps a 25p, ad esempio, possono essere riprodotti in 80 secondi).
Ma questo non è tutto. L’adozione del sensore con chip DRAM (che fra l’altro consente di registrare 2 o 4 secondi prima che il pulsante di registrazione sia premuto, per consentire di non perdere il momento decisivo) e la capacità di elaborazione, consentono di riprendere al meglio i soggetti in rapido movimento, con una velocità costante fino a 16 fps. Inoltre, l’otturatore arriva ad una velocità di 1/32000 secondo, ed è dichiarato capace di ridurre l’effetto “rolling shutter” caratteristico dei CMOS con i soggetti in rapido movimento, croce e delizia (soprattutto croce…) dei videomaker.

Come accennato, la nuova RX100 IV permette la registrazione di filmati 4K (o meglio, QFHD, 3840×2160) utilizzando il codec XAVC S, che memorizza video a 100 Mbps (in 4K) oppure a 50 Mbps (Full HD). Come in altri recenti modelli Sony, la macchina è caratterizzata da full pixel readout senza pixel binning, per garantire che tutti i dettagli dei filmati 4K siano catturati senza artefici o quasi, con effetti moiré e a scalino (jaggies) ridotti al minimo.
La RX100 IV è in grado di riprendere clip 4K per un massimo di 5 minuti, e dispone di funzioni di livello professionale, come il Picture Profile e Gamma S-Log2 . Fra le altre caratteristiche, da segnalare la funzione Dual Video Recording, che consente di catturare foto a 16,8 MP durante la registrazione 4K.

Dal punto di vista dell’ottica, da ricordare che la nuova RX100 IV adotta uno zoom Zeiss Vario-Sonnar T* da 24-70 mm (35 mm equivalente) F1.8-F2.8, mentre, per la visione, c’è un nuovo mirino Tru-Finder OLED XGA ad alto contrasto da ben 2,36 milioni di punti, dotato di trattamento speciale Zeiss T*, come nel modello RX100 III lanciato lo scorso anno.
Per finire, da segnalare il sistema Fast Intelligent AF perfezionato (capace, secondo Sony, di una messa a fuoco di un soggetto in movimento in soli 0,09 secondi), la compatibilità con le tecnologie Wi-Fi e NFC con possibilità di accesso alle applicazioni del servizio Sony PlayMemories Camera Apps di Sony. La RX100 IV e la RX10 II saranno disponibili in Europa a partire questa estate.

Contemporaneamente alla RX100 IV, Sony ha annunciato poi un’altra fotocamera, la nuova versione della RX10, la Mark II (DSC-RX10M2), nella foto qui sotto. Una macchina all-in-one, ma di costruzione meno compatta, che la rende simile ad una bridge, con lo stesso sensore e buona parte delle opzioni della RX 100 IV. Per dotazione e funzioni si veda quindi quanto pubblicato a proposito della RC 100MKIV, con qualche eccezione. La capacità di ripresa 4K, ad esempio, cambia: la RX10 II è infatti in grado di riprendere in 4K per periodi di tempo fino a 29 minuti. Altra differenza da segnalare, l’adozione di uno zoom Vario-Sonnar T* da 24-200 mm (35 mm equivalente) F2.8.

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