Annunciata a settembre, con pochi dettagli, come novità della Cinema Line di Sony, arriva ora sul mercato la nuova videocamera Sony FX6. Ecco tutte le caratteristiche
Lo scorso primo settembre Sony aveva annunciato la creazione della Cinema Line, una gamma di macchine da presa, progettate espressamente per la produzione cinematografica. Parte della gamma erano la Venice, la Sony FX9 e l’inedita Sony FX6, di cui, a parte la foto, il costruttore giapponese al tempo aveva divulgato ben poco. Oggi, 17 novembre, è il giorno scelto per la presentazione ufficiale di questa piccola scatola magica, che ha il compito di sostituire le Sony FS5 (Mark I e II) nel cuore e nelle borse dei professionisti dei cinque continenti.
Concettualmente le camere sono simili: anche la Sony FX6 è praticamente una ‘scatola nera’ (anzi, grigia). Smontando maniglia superiore e laterale, la Sony FX6 si trasforma in una piccola box camera, con un peso ben inferiore al chilogrammo. Fori e predisposizioni piazzati con criterio sulla carrozzeria permettono di montare maniglie e monitor in dotazione, e quelli di terze parti, praticamente in qualsiasi punto.
Nonostante le similitudini, la FX6 rappresenta però una grande evoluzione, visto che il sensore Exmor R passa dal formato Super35 al Full Frame. La risoluzione massima supportata resta il 4K, ma a 120 fps non c’è più il limite dei 4 secondi e stessa cosa dicasi per la registrazione in Full HD a 240 fps.
Queste sono le caratteristiche principali; ora siamo in grado di svelare le altre. in realtà, il programma prevedeva, come effettuato per la Sony A7S III, di pubblicare proprio adesso, in concomitanza con la fine dell’embargo e la pubblicazione ufficiale, un primissimo test in anteprima. Purtroppo, Covid, corriere e dogana ci hanno messo i bastoni fra le ruote, e così invece di essere qui tra le nostre mani, la camera è rimasta, per ora, in quella dei burocrati al confine.
In ogni caso, anche senza avere fisicamente la macchina fra le nostre mani, possiamo stabilire che i classici ‘rumors’ – un fenomeno, a ben vedere, inspiegabile e certamente inutile ai fini della crescita di un mercato corretto – sono stati in parte disattesi, nel senso che la Sony FX6 è ed ha molto più di quanto ci si potesse aspettare.
La presentazione riservata a cui abbiamo assistito, grazie alla presenza di vari tecnici e del product manager di Sony, ci ha consentito in ogni caso di fare molte domande, e di ottenere risposte utili a chiarire tutti i nostri dubbi.
Prima di entrare nello specifico vi anticipiamo che la Sony FX6 non è altro che una sintesi di tutta la tecnologia che finora Sony ha espresso sia nel settore delle videocamere e macchine da presa che in quello delle fotocamere mirrorless. La nuova camera sfoggia con orgoglio il logo Alpha, a testimoniare la parentela con le fotocamere dotate dell’attacco E-mount. La parentela comincia infatti da qui, e prosegue all’interno.
Per iniziare, anche sulla Sony FX6 troviamo il processore Bionz XR, e come per la A7S III, è supportato il 4K fino a 120 fps, e si può registrare in RAW su recorder esterno. Abbiamo subito chiesto se Sony FX6 e Sony A7S III condividessero anche lo stesso sensore. Con diplomazia ci hanno risposto che sebbene Sony non rilasci questo tipo di informazioni, potevano confermare una stretta parentela anche se le unità tra FX6, FX9 e A7S III non sono uguali.
Uguali sono però alcune caratteristiche, come la gamma dinamica super estesa oltre 15 stop, che si raggiunge con il profilo S-Log3. Questo profilo colore, ben conosciuto ed apprezzato dai coloristi, è affiancato dall’S-Cinetone, sviluppato per l’ammiraglia Venice, per consentire il massimo controllo dei toni del viso e dall’HLG, che permette, insieme all’S-Log3, di realizzare un worflow HDR.
Abbiamo anche chiesto ai nostri interlocutori se possiamo aspettarci le stesse, eccellenti, prestazioni notturne della A7S III, e ci hanno spiegato che sebbene i sensori siano differenti, la gamma ISO supportata dalla Sony FX6 spazia da 320 a 409.600 ISO! Come la FX9, la nuova nata non ha un sensore dual ISO ma ha una doppia sensibilità, una di base a 800 ISO ed una innalzata a 12800 (sulla FX9 sono a 800 e 4000 ISO) per le registrazioni con luce scarsa.
Il nuovo processore Bionz XR fornisce, rispetto alla FS5 II, una potenza maggiore del 400%. Grazie a queste potenzialità, la camera beneficia delle innovazioni di Sony nell’autofocus, in grado di rilevare persone, visi ed occhi. Come sulle più recenti Alpha, la camera può imparare quali sono i volti favoriti, ed anche in mezzo alla folla, seguire sempre la persona giusta. La selezione è semplicissima, ed è lasciata all’utente. I punti sensibili sono 627 e coprono il 94% in verticale e il 95% in orizzontale dell’intero frame.
I due slot di memoria sono mutuati dalla A7S III, quindi sono bivalenti. Nello stesso slot si può inserire sia una SDXC UHS II che una CFexpress di tipo A. Sono suggerite schede V90, visto che la FX6 supporta i codec 4:2:2 a 10 bit ad alto bitrate.
Grande attenzione è stata risposta nella progettazione per la gestione termica. Essendo la FX6 una videocamera, deve essere in grado di funzionare continuativamente, senza mai fermarsi. Da segnalare anche che la Sony FX6 è tropicalizzata per resistere a polvere ed umidità.
Rispetto alla A7S III, sulla FX6 non c’è uno stabilizzatore d’immagine integrato (abbiamo chiesto se c’è un motivo tecnico, ma non hanno potuto risponderci), ma in compenso qui è stato adottato l’eccellente sistema di filtri ND dinamici già visto su altre macchine da presa di Sony. Si tratta di un sistema estremamente versatile, in grado di passare da 1/4 a 1/128, con una modalità automatica che è in grado di compensare automaticamente i passaggi di luminosità, come entrando o uscendo da un posto chiuso, lasciando all’operatore l’onere di concentrarsi sull’aspetto creativo della ripresa.
La sezione audio è avanzatissima. Nella camera sono già presenti due ingressi XLR ed un microfono integrato. Sulla slitta porta accessori si può comunque aggiungere l’XLR-KM3, che fornisce altri due XLR, per un totale di 4 canali. Non manca la possibilità di aggiungere i radiomicrofoni dedicati che permettono di utilizzare la slitta hot shoe, collegandoli senza utilizzare cavi!
Sulla camera sono presenti come connessioni HDMI full, 12G SDI, RAW Out via SDI, Timecode IN ed OUT, doppia porta LanC per il controllo remoto, WiFi sulle bande 2,4 e 5GHz, USB Type C (che supporta anche la connessione ad internet collegando un modem o uno smartphone compatibile).
Le batterie ufficiali sono la BP-U35 (105 minuti di autonomia), BP-U70 (215 minuti) e BP-U100 (290 minuti), ma sono supportate anche le BP-U60 e U90.
Insomma, una macchina migliorata sotto tutti gli aspetti, meno che uno. La FX6 rispetto alla FS5 II ha perso il viewfinder integrato. Abbiamo chiesto la ragione di questo motivo e ci hanno spiegato che hanno preferito utilizzare tutte le risorse per ridurre al minimo gli ingrombri, e che il monitor, essendo quasi identico a quello della FX9, permette di utilizzare lo stesso adattatore ottico per trasformarlo in un ottimo mirino. Abbiamo chiesto se l’accessorio fosse disponibile per l’acquisto, ma attualmente si trova solo tra i ricambi, e non ci hanno saputo dire quanto costa. Abbiamo visto però che non mancano soluzioni di terze parti, già sviluppate per la FX9, come ad esempio lo Z-finder di Zacuto.
Per finire, il prezzo. Questo resta uno dei punti più interessanti della camera, che ha una quotazione ufficiale di 5500 euro (IVA esclusa).
Non ci resta che provare questa grande piccola camera: a presto su questi schermi e queste pagine!
Informazioni dettagliate sul prodotto sono disponibili al link
Qui di seguito il video della presentazione ufficiale