… ed il quattro vien da sé: un modo di dire scontato per presentare la quarta versione di una macchina tutt’altro che banale, per la quale – nell’attesa di una prova in anteprima assoluta che sarà pubblicata sul prossimo numero 147 di Tutto Digitale – anticipiamo alcune impressioni d’uso tratte da una primissima presa di contatto
Abbiamo iniziato questo articolo con un detto, e continuiamo sulla stessa strada: squadra che vince non si cambia. In realtà, in questo caso, sarebbe più giusto dire ‘squadra che vince non si cambia, e per continuare a vincere si aggiorna’.
Ma andiamo con ordine, iniziando con un riassunto della situazione. Qualche anno fa, Sony ha lanciato una mirrorless che ha cambiato un po’ la storia della ripresa con le fotocamere, presentando la Alpha 7, o A 7 che dir si voglia. Una soluzione una e trina, perché il modello fin da subito è stato declinato in tre varianti con caratteristiche orientate ad altrettanti target di utenti: tre macchine specializzate – A7 R, con un occhio speciale alla definizione dell’immagine, A7 S, ottimizzata per i videomaker, e A7 tout court, miglior compromesso fra tutte le caratteristiche – che hanno avuto uno straordinario successo di mercato.
Successo che è di fatto continuato con le successive edizioni delle stesse macchine: la A7 R è arrivata alla IV implementazione, siglata A7 R Mark IV o semplicemente A7 R IV, la A7 S alla A7 SIII ed ora la A7 sta per andare sul mercato nell’ultima versione A7 IV.
Insomma, il concetto si evolve con il passare del tempo, ma è interessante notare che, a differenza di quanto accade nella maggior parte dei casi con altri marchi, i ‘vecchi’ modelli sono tutti disponibili, a prezzi convenienti. Insomma, ci sono ben undici A7 uguali ma diverse, adatte a tutte le tasche e tutti gli usi!
E veniamo all’ultima nata, che abbiamo avuto l’occasione di testare brevemente in occasione della presentazione ufficiale alla stampa, qualche giorno fa. Abbiamo pubblicato la notizia con le principali caratteristiche in tempo reale con l’ufficializzazione del lancio, e in questa occasione vi segnaliamo le nostre prime impressioni, accompagnate da qualche riflessione in ordine sparso.
Naturalmente, come sempre, per onestà ricordiamo che queste note, e le foto qui pubblicate, non costituiscono un vero test, ma solo un tentativo per fornire prime indicazioni. Per un vero test, vi chiediamo di pazientare ancora un po’, perché – mentre leggete queste note – abbiamo la macchina nelle nostre mani, in anteprima assoluta. A buon intenditor…
Affinamenti, aggiornamenti, miglioramenti
Torniamo al momento della breve prova effettuata dopo la presentazione ufficiale. Per prima cosa segnaliamo che abbiamo utilizzato principalmente la macchina con l’FE 14 mm F.1,8 GM, e che ovviamente non c’è stata alcuna grande sorpresa nella gestione dei comandi, visto che l’azzeccata ergonomia di base è la stessa degli altri modelli. Peraltro ci sono alcuni affinamenti, come il pulsante rec spostato sopra come nella A7 SIII e una ghiera di controllo a due livelli per selezionare le modalità Foto/Video/S&Q e quelle Auto/P/A/S/M e MR (Memory Recall). Da segnalare poi che, nel segno della sostenibilità ambientale, il corpo della Alpha 7 IV è realizzato in Sorplas – un materiale plastico riciclato recentemente sviluppato da Sony – e lega di magnesio.
In cosa è stata aggiornata la macchina, e ne è valsa la pena? Intanto diciamo che, per una serie di scelte effettuate dal costruttore, la A7 IV sembra strizzare l’occhio al videomaker più che nelle tre versioni precedenti, e che modifiche e cambiamenti non sono tantissimi, non si vedono esternamente ma ‘si vedono’ nei risultati.
Per iniziare, cambia il sensore, con un nuovo dispositivo CMOS Exmor R Full-frame da 33 MP (il 50% di pixel in più della versione precedente, da 22 MP) che in questa macchina è accoppiato al processore Bionz XR derivato dal modello di punta Alpha 1.
Dal punto di vista costruttivo/operativo, da segnalare la presenza di un monitor LCD touchscreen da 3 pollici, di un mirino OLED Quad-VGA da.3,68 milioni di punti, di microfono stereo e di una slitta accessori multi-interface; per la memorizzazione la macchina prevede doppio slot per le schede, che permette di utilizzare sia le classiche, diffuse SD, che le più moderne CFexpress.
In quanto alle prestazioni, la nuova mirrorless per iniziare offre una gamma di sensibilità tra 50 e 204.800 ISO, con 15 stop di gamma dinamica; per quanto è stato possibile capire durante la prova, la macchina in effetti sembra adatta anche ad utilizzazioni in condizione di scarsa illuminazione. In queste situazioni, in particolare a mano libera e magari anche con ottiche di lunghezza focale superiore al normale, può risultate utile il sistema di stabilizzazione ottica del sensore a cinque assi, accreditato di un vantaggio di oltre 5,5 stop.
Grazie soprattutto al Bionz XR, la nuova fotocamera può scattare immagini in sequenza fino a 10 fps con autofocus high speed e tracking AF/AE, con un buffer da ben 800 scatti RAW + JPEG. A proposito di AF, da citare l’efficacia delle operazioni grazie al Real-Time Tracking e ai 759 punti del sistema AF a rilevamento di fase, distribuiti a coprire il 94% circa dell’area dell’immagine. Ancora, da aggiungere che il Real-time Eye AF funziona anche per animali e uccelli, ed è disponibile anche in modalità ‘registrazione video’; Sony dichiara che la precisione di riconoscimento del volto e degli occhi del soggetto è stata migliorata del 30% circa rispetto alla A7 III, ed in effetti durante la nostra breve prova non abbiamo avuto problemi
Come accennato all’inizio, la macchina mostra una maggiore predisposizione all’uso in modalità video della versione precedente; per alcuni versi, la A7 IV mostra caratteristiche in comune con la A7 SIII, finora indiscussa regina delle immagini in movimento fra le varie ‘a sette’ Sony. Come nel caso della “S”, la nuova A7 IV offre profondità colore a 10 bit con campionamento 4:2:2, dispone di opzioni intra-frame XAVC S-I e formato XAVC-HS, e bit rate massimo di 600 Mbps.
La sezione video permette di spingersi fino a 4K 60p in Super 35mm, 4K 30p con sovracampionamento 7K in fulll frame ed arriva a 120 fps in FullHD. Da segnalare poi la possibilità di applicare alle riprese le curve gamma S-Cinetone e S-Log3, derivate dalla gamma di macchine da presa professionali della Cinema Line. Apprezzabili nella pratica, non mancano varie di assistenza possibili per la gestione dell’autofocus, come AF Assist e Focus Map, mentre interessante e soprattutto utile è la funzione Breathing Compensation, per la compensazione del focus breathing, del ‘respiro’ durante le variazioni di messa a fuoco a prezzo di un minimo un leggero crop dell’inquadratura.
Il capitolo connessioni e dintorni comprende un jack per cuffie da 3,5″, Wi-fi, Bluetooth, USB-C con funzione di ricarica e LAN cablata e HDMI full size. Possibili il trasferimento in ftp direttamente dalla camera, e il
Live streaming; una voce del menu abilita l’uso come webcam, in 4K a 15p, oppure FullHD 60p
Insomma, la fotocamera mirrorless Sony Alpha 7 IV – disponibile a partire da dicembre – è certamente degna di un approfondimento, che pubblicheremo appena possibile. Nel frattempo segnaliamo il prezzo al pubblico indicativo, pari a 2.800 euro per il solo corpo e a 3.000 euro per il kit con obiettivo zoom 28-70 mm.