Sull’ultimo numero di Tutto Digitale, il 132 di Ottobre, abbiamo parlato della nuova versione dell’ammiraglia Sony, la A9 II. Ecco le primissime impressioni, e i primissimi scatti, realizzati in un centro sportivo in Turchia, ad Antalya
Appena dopo aver annunciato la mirrorless di punta nell’attuale gamma, il costruttore giapponese ci ha invitato, assieme ad altre due riviste italiane, a provare la macchina in un contesto davvero speciale.
Al Gloria Serenity Resort, centro sportivo avanzato ad Antalya, si allenano le nazionali di numerose discipline sportive e visto che Sony, senza nascondersi, dichiara apertamente che la nuova ammiraglia è stata espressamente progettata per i fotografi che saranno accreditati alle prossime Olimpiadi, ha scelto questa location per far trovare alla stampa, e poi ai fotografi sportivi, le condizioni d’uso che si troveranno sui campi di gara di Tokio 2020.
Sony ha invitato all’evento anche uno dei più famosi fotografi sportivi, Bob Martin, che ha mostrato alla platea alcuni dei suoi scatti più belli ed ha spiegato i motivi per cui ha deciso di abbracciare, ormai da tempo, la famiglia A9 ed i relativi obiettivi.
Nella fotografia sportiva, la velocità è fondamentale, 20 fps con una profondità di buffer molto generosa sono importanti, ma lo è altrettanto la modalità di shutter elettronico senza deformazione dei soggetti. Su Tutto Digitale ne parliamo su tutti i numeri ed anche i nostri lettori ci scrivono spesso in proposito, sognando una resa simile su tutte le macchine, soprattutto quelle video.
Bob Martin ha voluto sottolineare un altro aspetto rilevante: quando si prova a fotografare personaggi importanti, tutti in genere si allontanano subito dopo aver sentito il rumore dell’otturatore, impedendo al fotografo di fare altri scatti di riserva. Con l’otturatore silenzioso è il fotografo che libera gli ospiti, con un secondo o più a disposizione per altri scatti dove magari non ci saranno occhi chiusi o difetti simili.
Tornando alla presentazione della nuova macchina, visto che sulla A9 II processore e sensore non sono cambiati, la stessa Sony è consapevole che un occhio distratto potrebbe pensare che tra la prima e la seconda le differenze siano minime. In realtà le novità di dettaglio sono centinaia e quelle importanti sono quaranta. Su questa seconda edizione l’azienda giapponese non ha ascoltato solo le richieste dei fotografi per migliorare l’ergonomia e la qualità complessiva di foto e video, ma ha aperto un canale di confronto con le agenzie di stampa, perché spesso non è solo importante scattare la foto migliore, ma anche renderla disponibile nel più breve tempo possibile e fare in modo che le redazioni possano capire quali scatti siano quelli più importanti. È per questo motivo che i trasferimenti di rete, sia cablata che wireless, sono diventati molto più veloci, con un FTP per il trasferimento su uno storage di rete più efficiente e la capacità di aggiungere dei tag vocali alle foto, assegnare quindi delle note che vengono trasformate automaticamente in testo ed aggiunte con captions agli scatti. Abbiamo effettuato alcune prove su queste caratteristiche, mettendo anche a confronto le prime A9, ed effettivamente tutto funziona alla grande.
Molto importante per le agenzie ma anche per tutti i fotografi è l’estensione del Pro Support, un’assistenza di alto livello per poter fornire al fotografo, in caso di problemi, supporto, prestito o noleggio. Oggi è disponibile in 13 paesi europei, ma vede l’impegno di Sony crescere verginosamente. Basti pensare che sono state create unità autonome che seguono i grandi eventi sportivi, come tutte le tappe del Moto GP; l’elenco è troppo lungo per citarlo, ma insomma Sony dice di voler essere al fianco del fotografo nel momento in cui si verifica il problema, senza alcun ritardo d’intervento: a chiunque può capitare che – per un trasporto in aereo o per una caduta – una macchina o un obiettivo si possano danneggiare.
LA PROVA
Dopo una presentazione, lo staff Sony ci ha accompagnato nella sala delle meraviglie, dove era stato allestito un vero e proprio ‘arsenale’. Corpi macchina a perdita d’occhio, divisi più o meno equamente tra A9 II, A7R IV e A9, oltre a centinaia, forse più (!) di ottiche Sony di tutte le focali, dalle pancake ai tele spinti… e, previa registrazione, era possibile scegliere qualsiasi combinazione per poter effettuare lo shooting fotografico agli atleti impegnati negli allenamenti…
Cercando di smaltire la sbornia per aver bevuto con gli occhi tutto quel ben di Dio, abbiamo scelto come corpo un’A9 II e due ottiche, un FE 70-200mm F2.8 GM OSS ed un FE 200-600 mm F5.6-6.3 G OSS, cambiati poi nel corso della giornata in favore del ‘cannone’ FE 400mm F2.8 GM OSS, ed il più discreto FE 135mm F.1,8 GM, che avevamo provato di recente sulla A7R IV (il test completo apparirà prossimamente sulle pagine di Tutto Digitale).
Essendo il nostro pubblico di lettori formato non di soli fotografi abbiamo testato le funzionalità della macchina anche in ambito video. Con tutte le ottiche provate, il sistema AF definito Real Time di Sony si è confermato uno dei migliori in assoluto, in grado di riconoscere non solo i volti e gli occhi di persone ed animali, ma anche le strutture fisiche, con algoritmi avanzati che permettono di distinguere ostacoli transitori e predisporre il fuoco in maniera predittiva, riuscendo a capire, a seconda del tipo di soggetto, quale movimento questi effettuerà.
Per un fotografo sportivo è fondamentale ottenere il massimo numero di scatti “definiti” indipendentemente dal comportamento del soggetto, e questo sistema – molto avanzato – aiuta notevolmente a raggiungere lo scopo: lo abbiamo testato prima con alcune giocatrici di volley della nazionale Ucraina, poi con alcuni campioni di arti marziali, e successivamente, spostandoci a bordo piscina, con una tuffatrice e vari nuotatori.
Avevamo trovato l’AF Real Time anche sulla A7R IV, e sull’A9 II troviamo un feedback simile; probabilmente c’è una reattività ancora superiore, ma si può contare sul numero doppio di fotogrammi al secondo, che permette di raddoppiare le probabilità di azzeccare il momento giusto per lo scatto perfetto.
L’ergonomia rinnovata fornisce certamente all’utente la possibilità di operare meglio ed ottenere più facilmente scatti migliori, e poi entra in funzione il supporto tecnologico a fare il resto. La resa di scatti e video è di qualità indiscutibile, anche in condizioni tutt’altro che semplici. In interni, ad esempio, abbiamo operato con le luci al quarzo del palazzetto, forzando l’otturatore su tempi rapidissimi (a partire dal millesimo di secondo), indispensabili per ottenere scatti nitidi ad atlete e palloni in veloce movimento.
Nelle foto che alleghiamo abbiamo volontariamente messo anche un fotogramma estrapolato da un video effettuato con rolling shutter dove si vede come si deforma il pallone per effetto del rolling shutter, mentre le foto, effettuate sia con l’otturatore meccanico che elettronico, sono perfette.
Abbiamo riscontrato una tenuta agli alti ISO elevatissima che permette quindi di impostare l’otturatore sulla velocità desiderata senza preoccuparsi che possa venir fuori del rumore, magari a 6400 ISO e simili.
Per quanto riguarda le funzionalità video, come ci attendevamo, abbiamo ricevuto solo conferme rispetto alle nostre alte aspettative. La qualità 4K UHD è elevatissima, ma lo è anche quella Full HD ad elevato frame rate (100 o 120 fps), dove non si nota quell’abisso qualitativo che siamo soliti trovare nelle macchine più economiche rispetto appunto al 4K.
Al momento della prova della prima A9 avevamo ricevuto varie lettere dai nostri lettori in merito alla mancanza di un profilo colore logaritmico S-Log2 o 3, per cui anticipiamo la risposta rispetto a possibili future domande: tale opzione non è al momento disponibile nemmeno sulla A9II. Abbiamo chiesto allo staff giapponese Sony se c’è un motivo per questa scelta e se ci saranno novità in merito, e ci hanno risposto dicendo che sono al corrente delle richieste degli utenti e che faranno di tutto per accontentarle, ma per un discorso di priorità, su questo modello, hanno preferito ottimizzare prima tutto a livello fotografico. Le olimpiadi del 2020 sembrano lontane, ma chi deve scegliere con quale macchina affrontarle, lo deve fare ora.
Prevediamo di pubblicare su uno dei prossimi numeri la prova completa della A9 II; per il momento da Antalya, Anatolia, Turchia, è tutto: a presto per ulteriori informazioni.