Piccola, leggera, dotata di sensore Full Frame e capace di prestazioni mai viste prima in fatto di sensibilità: la mirrorless del momento per i fotovideomaker (o videofotomaker?) è la Sony A7S II
La Sony A7S, lanciata sul mercato poco più di un anno e mezzo fa, ha decisamente scombussolato il mercato del video creativo low budget, e ha costretto tutti gli attori in gioco, dai consumatori finali agli altri marchi attivi nel settore della ripresa con le fotocamere, a rivedere gerarchie e priorità.
Dopo la prova della A7R II, sul numero 100 di Tutto Digitale, sul numero 103 pubblichiamo il long term test foto & video (durato 3 mesi) della A7S II, la regina della notte atto secondo, come scherzosamente l’abbiamo definita nel nostro titolo.
Opzioni creative a parte, come sono le immagini realizzate con la A7S II? Confessiamo che le aspettative nei riguardi delle prestazioni della macchina erano davvero alte, un po’ per l’esperienza maturata con la prima versione, e perché stiamo parlando di una fotocamera top di gamma, che costa più di 3.000 euro, piena di tecnologia di ultima generazione e forte di una grande esperienza in fatto di ingegnerizzazione ed implementazione del software.
Dobbiamo dire che le attese non sono state deluse: in UHD la macchina ha una resa pulitissima, con la possibilità di alzare gli ISO impunemente come abbiamo detto prima. Il livello di dettaglio è molto alto e la possibilità di scegliere un picture profile e di poterlo personalizzare a piacimento apre ad una completa ricerca delle impostazioni migliori per il gusto di ciascuno. Con le impostazioni di fabbrica non abbiamo avuto difficoltà ad ottenere immagini molto belle.
La gestione dei file 4K non rappresenta un problema se si dispone di un computer attrezzato per l’editing video e abbastanza aggiornato: durante i nostri test abbiamo ad esempio utilizzato un portatile MacBook Pro Retina da 15″ del 2014 e siamo riusciti a montare senza particolari problemi con la suite di Adobe. Se si vuole spingere al massimo la color, però, sarà bene disporre di una macchina più potente oppure cedere al compromesso di impostare le risoluzioni di riproduzione su 1/4 o 1/8.
Passando alle riprese in Full HD, ci siamo trovati sostanzialmente sul livello della A7S; in modalità fotografica, il dettaglio pur non da record appare adeguato anche ad ingrandimenti di una certa entità, e la resa complessiva è assai valida a tutti i valori ISO.
Molti altri dettagli e le immagini foto e video del test sono pubblicati sul numero 103 di Tutto Digitale.