Da sempre inventori, tecnici, visionari, hanno cercato di trovare la soluzione ottimale per la visione di foto e film con il senso della profondità, con la terza dimensione. Ecco una nuova proposta Sony
Come dimostra anche l’ultimo tentativo in ordine di tempo per imporre il 3D (prima al cinema, poi in casa), giusto qualche anno fa, il problema non è poi nell’ottenere un risultato realistico, quanto piuttosto nel permettere una visione naturale, confortevole, ovvero senza gli occhialini ad hoc.
Display 3D, in realtà, sono stati presentati da molti anni, ma in genere non offrono visioni davvero indimenticabili. Ora tenta la mission impossible un’azienda del calibro di Sony, che ha presentato lo Spatial Reality Display, per il quale l’azienda giapponese spende queste parole: ‘(…) riproduce le immagini spaziali in tre dimensioni, come se fossero reali’, aggiungendo che tale display permette agli autori (di contenuti, ndr) di esprimere pienamente la loro concezione nella condivisione dei progetti di nuovi prodotti o delle varianti di forma o colore, comunicando appieno le loro intenzioni. Grazie agli straordinari livelli di realismo e dettaglio, il display amplia gli orizzonti dell’espressione video, ad esempio negli schermi e nella segnaletica tridimensionale in-store, consentendo all’osservatore di apprezzare profondità, texture e aspetto dell’oggetto, con un senso di presenza realistico.’
In altre parole, come si capisce dalla descrizione, per il momento la proposta Sony non è destinata all’home entertainment 3D, ma alla visione precisa di un oggetto in negozio o simili. In ogni caso, si tratta di un inizio, e certamente il continuo sviluppo permetterà poi di ottenere schermi di grandi dimensioni e raggiungere finalmente il sogno della visione tridimensionale senza occhiali.
Dal punto di vista tecnico, lo Spatial Reality Display è caratterizzato da una serie di soluzioni interessanti, ad iniziare dall’adozione di un sensore di visione ad alta velocità (proprietario di Sony) che segue il movimento degli occhi fino al millisecondo, rilevando la posizione della pupilla nello spazio su tutti e tre gli assi, x y z, ovvero verticale, orizzontale e profondità.
Per l’elaborazione di contenuti in tempo reale per ogni occhio, senza ritardi, lo Spatial Reality Display sfrutta un algoritmo di rendering in tempo reale sviluppato ad hoc; in tal modo la visione 3D appare fluida come nella realtà, anche se lo spettatore si muove.
Infine, da segnalare una micro lente ottica posizionata con precisione sul display LCD, che divide l’immagine negli occhi sinistro e destro consentendo la visualizzazione stereoscopica.