L’ultimo film di Miyazaki è ispirato all’opera di Gianni Caproni, grande pioniere dell’aria del primo Novecento, Un’avventura da vivere al cinema e presso il Museo dell’Aeronautica di Trento, a lui intitolato
Successo nelle sale per l’ultimo – in tutti i sensi: il grande artista nipponico ha affermato che questo sarà davvero il suo cartoon d’addio – film animato di Hayao Miyazaki, distribuito da Lucky Red.
Quello che molti non sanno invece è che in questa delicata opera – che ripercorre i temi classici del Maestro, in primis il prediletto tema del volo – c’è un po’ d’Italia: la trama è infatti ispirata alla vita di un grande pioniere dell’aria come Giovanni Battista Caproni (1886-1957), che è anche – con la sua bombetta e i caratteristici baffi a manubrio – tra i personaggi del film.
Sarà proprio lui a guidare, sia pure in sogno, i primi passi di un giovane progettista, Jiro Horikoshi, fino alla realizzazione del suo primo velivolo.
Una storia poetica, da vivere al cinema, per riviverla poi in una location d’eccezione come il Museo dell’Aeronautica di Trento, il più antico al mondo dedicato alle “macchine volanti” – tra cui il famoso Ca.309 Ghibli del 1936, che porta lo stesso nome degli studios di Miyazaki – intitolato proprio a Gianni Caproni, dove potrete immergervi nella passione per il volo e lo spirito d’avventura che hanno caratterizzato il primo Novecento