Luca Guadagnino è un ben noto regista, sceneggiatore e produttore cinematografico siciliano, impegnato a 360° nel cinema, ma non solo: troviamo la sua firma, in una o più delle sue professioni, anche nelle miniserie televisive, negli spot pubblicitari, nei videoclip…
Curiosamente, come regista Guadagnino ha girato più documentari che film, e non a caso l’ultima suo opera approdata al cinema è stata Salvatore – Il calzolaio dei sogni che, come il titolo lascia intuire, è una monografia filmata dedicata a Salvatore Ferragamo.
Questo documentario, o meglio docufilm, presentato fuori concorso all’edizione 2020 della Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, è apparso nei cinema per pochi giorni, in piena pandemia, e giunge quindi a proposito l’edizione video, su DVD, qui recensito (crediamo comunque che il film sia disponibile anche su Blu-ray Disc).
Salvatore Ferragamo – come lui stesso ha dichiarato, nella prefazione della sua biografia pubblicata in origine in inglese, nel 1957, che è anche servita come traccia del film – era un calzolaio che riteneva che la salute dei piedi dipendesse dalle scarpe che si indossano, e scrisse letteralmente “Signore e signori, la parte meno importante di questo libro è il racconto della vita di un calzolaio italiano. Tutti possiamo scrivere la nostra autobiografia, e se mi soffermo sui dettagli della mia carriera è solo perché così è più facile spiegarvi la missione alla quale sono stato chiamato: un lavoro che è la vocazione irrinunciabile della mia vita.
La vita mi ha insegnato che la Natura ci dona piedi perfetti. Se si rovinano è perché le scarpe sono difettose. Ma non è necessario sottoporsi a una simile tortura, neanche in nome della vanità. Tutti possiamo camminare felici avendo ai piedi calzature comode, raffinate, splendide.
Questo è il lavoro di tutta la mia vita: imparare a fare scarpe perfette, rifiutando di mettere il mio nome su quelle che non lo sono.” (Salvatore Ferragamo).
Un artista delle scarpe comode, insomma, ma anche un artista del design, che ha avuto una vita intensa, con una storia umana, artistica e imprenditoriale degna di essere raccontata.
E proprio questa storia, con dovizia di documenti, filmati d’epoca, testimonianze, è quella che ha raccontato Guadagnino in un documentario lungo quasi 2 ore. Che parte dal paese natale di Bonito, dove è nato nel 1898 ed ha realizzato le sue prime scarpe, al viaggio in America in cerca di fortuna. Qui continua il racconto, da Santa Barbara (con il dramma vissuto con la morte del fratello in un incidente stradale, con l’auto guidata da Salvatore), alle esperienze a Hollywood nel mondo del cinema e dello star system. E poi, il ritorno in Italia, il rischio del fallimento, la rinascita nel suo laboratorio di Firenze e la definitiva consacrazione.
Un docufilm di due ore, che comunque scorre bene, con la voce narrante di Michael Stuhlbarg, e tanti protagonisti a dire la loro: accanto ai membri della famiglia Ferragamo, il regista Martin Scorsese, la costumista Deborah Nadoolman Landis, due fra i ‘calzolai’ più in voga oggi – Charles Loboutin e Manolo Blahnik – e così via.
Ciliegina sulla torta, il balletto finale di scarpe, A Dream of Hollywood Shoe Ballet realizzato da PES film in VFX: divertente, spettacolare e di ottima qualità visiva.
A proposito di qualità, naturalmente questa è essenzialmente determinata da quella di origine dei materiali; ovviamente i più recenti, realizzati ad hoc, rendono al meglio.
Unico contenuto extra è il trailer, ma del resto è detto tutto – o quasi – nel docufilm.
Salvatore – il calzolaio dei sogni
Documentario – Lucky Red
Di Luca Guadagnino
Dolby Digital 5.1 (ita);
sottotitoli ita n/u; 2020; 1.85:1; 16,90 euro
Film: 8/10
Wow: 7/10
Tecnica: 8/10
Extra: 6/10
Overall: 8/10