Una ricerca realizzata da Telefono Azzurro e Doxakids (“Tempo del web. Adolescenti e genitori online”) svela un’adolescenza iperconnessa e “digital addicted”
Safer Internet è un portale che si occupa soprattutto di giovani e di problemi connessi all’uso della rete, cattivo o eccessivo che sia.
Alcuni giorni fa è andato in scena il Safer Internet Day, appuntamento annuale di approfondimento e monitoraggio, che ha dato risultati assai preoccupanti, tanto da sollevare l’allarme di Telefono Azzurro.
Da quel che traspare infatti da un sondaggio su un campione di 600 ragazzi dai 12 ai 18 anni (e altrettanti genitori 25-64 anni) la dipendenza da smartphone e social media si manifesta in modo assai netto: un adolescente su quattro è sempre connesso, due su dieci non riescono a staccarsi da questi new media, la metà degli intervistati naviga in rete più volte al giorno, l’80% chatta in continuazione su WhatsApp (mezzo preferito dai giovani con il 90%, seguito da Facebook 64%, Instagram 61% e Youtube 58%), mentre il 20% ammette di essere vittima del vamping – l’ultima moda online tra gli adolescenti – perché, come i vampiri, fa l’alba o si sveglia nel cuore della notte per andare sui social media.
Per non parlare poi di altri fenomeni di dipendenza ancor più marcati e perniciosi, come il cyberbullismo, lo shopping compulsivo online (magari con la carta dei genitori, 63%), il sexting (invio di messaggi o immagini dai contenuti sessualmente espliciti) o la dipendenza dal porno, con un 73% di intervistati che dichiara di frequentare costantemente siti hard.
E, infine, un ultimo dato preoccupante: dagli esiti del sondaggio, i genitori sembrano abbastanza ignari della “vita virtuale” dei propri figli…