Cresce la famiglia di modelli all-in-one della casa californiana; accanto alla Ranger Monstro 8K arrivano la Ranger Helium 8K S35 e la Ranger Gemini 5K S35
Son passati sei mesi o poco più, da quando presentammo sul nostro sito (e sulla rivista, nel numero 128, con maggior ampiezza di dettagli e di immagini), quella che allora sembrava una piccola-grande rivoluzione in casa RED, ovvero la Ranger. Piccola-grande rivoluzione perché, dopo oltre un decennio di ecosistema basato sui sistemi modulari DSMC e DSMC2 in grado di offrire la possibilità di costruire una macchina ‘ad hoc’, la Ranger è un modello ‘all in one’, autosufficiente.
Ranger è nata come macchina da presa integrata, ‘pronta all’uso’, per soddisfare le esigenze di una produzione completa, senza necessità di moduli aggiuntivi. Una scelta dettata dall’impostazione del prodotto, studiato per il mercato di fascia alta del noleggio: non tutte le produzioni amano (o sono attrezzate per) giocare al ‘cine-meccano’ e magari preferiscono avere a disposizione uno strumento completamente configurato, senza complicazioni pratiche.
Ricordiamo che la primissima versione di Ranger era basata su un sensore Monstro Full Frame (large format, 40,96 x 21,60 mm, con diagonale di 46,31 mm), progettata per la copertura di ottiche Full Frame. Fra le caratteristiche dichiarate degne di nota, ben 17 stop ed oltre di gamma dinamica, possibilità di ripresa fino a 120 fps in 4K, 240 fps in 2K, max data rate 300 MB/s (con il Mini-Mag di RED da 480 oppure 960 GB).
‘Sarà il primo [modello] di una prossima serie?’ ci chiedevamo sull’articolo citato. La risposta arriva oggi: la famiglia RED cresce, con la gamma Ranger ora declinata in tre versioni.
Tre versioni, quindi, di mdp all-in one, disponibili per la vendita ai clienti finali e non solo ai service (a differenza della primissima Ranger 8K): al top di gamma, resta, ovviamente, il modello con sensore Monstro 8K, al quale si aggiungono la Ranger Helium 8K S35 (con CMOS più compatto, da 29,9 x 15,77 mm e 33,8 mm di diagonale) e sostanzialmente prestazioni identiche in termini di risoluzione, ma con gamma dinamica di 16,5 stop, e la Ranger Gemini 5K S35 (con CMOS sempre in taglia definibile Super 35 mm, ovvero 29,9 x 15,77 mm per 33,8 mm di diagonale), 16,5 stop, 5120 x 3300 e caratteristiche interessanti per lo slow motion (sino a 240 fps in 2K Full, 300 fps in 2K con aspect ratio 2,40:1).
In ogni caso, quale sia il sensore prescelto, la Ranger adotta lo stesso corpo compatto, completo di maniglia superiore, con peso contenuto appena oltre i 3 chilogrammi, in funzione dell’alimentazione adottata (a scelta, modelli per batterie V-Lock e Gold Mount, con possibilità di operare in un’ampia gamma di tensioni (da 11,5 V a 32 V) e 2 power output (2 a 24 V e 2 a 12 V). Come caratteristico della gamma la sezione I/O è, appunto, integrato alla struttura e piuttosto completo, anche per supportare configurazioni da studio, con tre uscite SDI (due mirrored ed una indipendente), ingresso 5-pin XLR stereo audio input (line/mic/+48V selezionabile) e connessioni genlock, timecode, USB, e control.
Per la gestione del calore le macchine dispongono di una ventola di ampie dimensioni, e con rotazione lenta, che permette allo stesso tempo di tenere il rumore sul set al minimo, e aumentare l’affidabilità.
Ultima notazione sul prezzo: la RED Ranger Gemini 5K S35, in versione V-Lock, costa 22.850 euro più IVA; la Ranger Helium 8K S35, sempre in versione V-Lock e sempre IVA esclusa, costa invece 27.450 euro. Per la Ranger Monstro 8K VV il prezzo va richiesto direttamente al distributore Panatronics di Milano.