Conclusa con successo, inutile dirlo, l’edizione 2018, gli amici di FEDIC sono già al lavoro per la prossima, la 17ma della serie, dello Stage Nazionale FEDIC di Formazione e Approfondimento
Per dare un’occhiata a quello che è successo l’anno scorso, nel racconto appassionato ed affettuoso di uno degli stagisti, il regista genovose Enzo Bruno, basta saltare più in basso, al capitolo ‘Anche questo è fare cinema’.
Il progetto di quest’anno è Scriviamo un film e avrà come docente il regista Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 per il miglior cortometraggio e rappresentante dell’Italia alla corsa per gli Oscar 2019!
Lo Stage 2019 si svolgerà a Calci (Pisa) dal 12 al 16 settembre, con la formula dei 5 giorni “full immersion”, presso l’agriturismo I Felloni. Lo stage è rivolto sia ai principianti (che riceveranno solide basi) sia agli “esperti” (che avranno notevoli spunti di riflessione e stimoli di crescita). Il lavoro dei docenti sarà coordinato dal regista Roberto Merlino, che dirige la manifestazione fin dalla prima edizione. Lo staff tecnico comprende Roberto Carli, Maurizio Palmieri e Marco Rosati.
Ospite d’onore 2019 sarà Enrica Ricci, esperta di pubblicità televisiva, e, come sempre, sono in programma momenti di svago.
Il costo di partecipazione, onnicomprensivo, copre solo una parte delle spese effettive, perché la missione degli organizzatori è volta alla diffusione del linguaggio cinematografico e televisivo, con una particolare attenzione ai giovani: 390,00 euro, comprensivi di alloggio (camera doppia con bagno esterno) e pasti (bevande comprese), dalla cena del giovedì al pranzo del lunedì. Camera singola, ove disponibile (490,00) e sono previste anche due borse di studio (per giovanissimi). Iscrizioni a numero chiuso: prima di iscriversi verificare (328-7275895) la disponibilità di posti.
Una particolarità dello Stage di quest’anno consiste nel fatto che già dal mese di gennaio i partecipanti verranno coinvolti in una sorta di workshop on line, con la supervisione del docente. Dunque… non perdete tempo!
Insomma, ‘prendetevi una vacanza e venite a divertirvi nel verde della Toscana, mangiando bene e confrontandovi con gente appassionata e creativa!’
“Anche questo è fare cinema”
di Enzo Bruno
Ci sono esperienze talmente belle e coinvolgenti che pensi siano irripetibili. Era quello che pensavo dopo aver partecipato allo Stage Nazionale Fedic, lo scorso anno. Potete immaginare quanto sia stato gratificante essermi sbagliato…
Infatti ho deciso di partecipare allo stage 2018, che si è svolto dal 13 al 17 settembre, sempre a Calci (PI), presso l’agriturismo “I Felloni”. Anche quest’anno gli argomenti dello stage erano particolarmente interessanti: illuminotecnica, musica, costruzione del personaggio, effetti speciali, videoart, segretaria di edizione.
Giovedì 13 settembre.
Io ed il mio compagno di stanza Claudio Serra, siamo arrivati all’agriturismo puntualmente all’ora di pranzo.
Potevamo giungere anche nel primo pomeriggio, ma il ricordo della cucina della Sig.ra Caterina ci aveva accompagnati per tutto l’anno. Impossibile rinunciare!
L’accoglienza calorosa di Roberto Merlino e Maurizio Palmieri ci ha fatto subito sentire a nostro agio e li ringraziamo ancora per averci riservato la stanza dello scorso anno, già disinfestata dai gechi. Sì, lo so, sono simpatici animaletti che mangiano le zanzare ma, io e Claudio, ne siamo letteralmente terrorizzati e facciamo volentieri a meno “di tanta simpatia”.
Inutile dire che questo sia stato spesso argomento di accese discussioni….
Dobbiamo comunque ringraziare Maurizio, che ha esorcizzato le nostre paure regalandoci l’ acquarello di un geco fatto da una sua amica, espressamente per noi. Questo sì che è simpatico!
Nel primo pomeriggio, gratificati dal pranzo e dopo aver salutato i vecchi compagni e conosciuto i nuovi, ci siamo immersi nella prima lezione in cui Sergio Bonetti, laureato al DAMS e con qualifica professionale di “Compositore per lo Spettacolo”, ci ha illustrato quelli che possono essere i rapporti creativi tra regista e musicista, quanto sia importante avere le musiche composte appositamente per il nostro film e come poterle ottenere.
Prezioso il suggerimento di provare a coinvolgere studenti di musica, per dare loro la possibilità di iniziare a creare sulle immagini e dare a noi musiche originali.
Dopo cena tutti nel Comune di Calci per il benvenuto delle Autorità. Serata molto interessante con la video installazione di Luca Serasini e la mostra personale dell’artista Matteo Arfanotti, entrambi docenti dello stage. Divertente la visione del “Backstage 2017”, durante la quale abbiamo rivissuto i momenti più interessanti dello stage dello scorso anno. La serata si è conclusa con il nuovo compagno di corso, Andrea Camerotto, che ha presentato un documentario sulla popolazione poco conosciuta dei Saharawi.
Venerdì 14 settembre
Alessandro Brucini, pluripremiato sceneggiatore, regista e docente della Frame School di Firenze, ci introduce un tema fondamentale: “Il personaggio, dalla nascita alla morte” ovvero come selezionare alcuni eventi di un’intera esistenza per passare dalla “storia di vita” alla “storia raccontata”.
Alla fine della lezione, suddivisi in gruppi, abbiamo avuto il compito di creare tutta la vita di un personaggio in soli 12 punti. I risultati sono stati sorprendenti e tutti i gruppi hanno dato vita a storie molto interessanti, soggetti già pronti per realizzare un film.
Dopo pranzo interessante lezione di “Videoart” a cura di Luca Serasini, artista poliedrico che spazia dalla pittura al cinema ed alle videoinstallazioni. Ci ha spiegato come ci si avvicina alla videoarte e quanto sia strettamente collegata al cinema, dato che si basano entrambe sui movimenti delle immagini.
A fine lezione abbiamo cercato di dare vita a videoinstallazioni ma, se devo essere sincero, è stata la parte dello stage in cui i nostri risultati sono stati meno “brillanti”…
Dopo cena, una delle serate più divertenti: gioco di doppiaggio a squadre.
Ad ogni squadra è stato assegnato un diverso spezzone di film, al quale era stato tolto l’audio, in modo da doverci inventare i dialoghi ed i rumori per dare un senso alla scena. Qui credo che abbiamo dato il meglio, perché ogni gruppo ha creato situazioni molto divertenti. Un gruppo ha finito addirittura alle due di notte…
Sabato 15 settembre
Purtroppo, per giustificati motivi, al mattino è saltato l’incontro con la docente Carlotta Bruschi, che ci avrebbe parlato dell’importante ruolo della Segretaria di Edizione. Poco male perché il genio di Roberto Merlino ha partorito immediatamente l’alternativa: ogni squadra doveva inventare e recitare una situazione tra un uomo ed una donna, utilizzando solo 10 battute a testa. Sembrava difficile, ma ogni gruppo è riuscito ad interpretare le proprie gag ed in più ci siamo anche divertiti. La verità è che stare con persone creative e simpatiche stimola molto la voglia di fare…
Nel pomeriggio finalmente la tanto attesa lezione di Matteo Arfanotti sul “Trucco Splatter”.
Matteo e Francesca, compagni sul lavoro e nella vita, entrambi architetti accomunati dalla stessa passione per la body art, sono stati una vera sorpresa.
Non si sono limitati alla loro lezione, ma hanno partecipato attivamente a tutto lo stage, diventando di fatto compagni di corso anzi, arricchendolo grazie alla loro disponibilità e simpatia.
Definire Matteo un bravo artista sarebbe riduttivo. In realtà lui è il più bravo di tutti, e non esagero perché, in alcuni concorsi internazionali, è stato proclamato Campione del Mondo di body painting e Campione del Mondo di face painting. Durante la sua lezione, che in realtà ci è sembrata più uno spettacolo, ci ha letteralmente stupiti per come sia riuscito a trasformare Claudio Serra nel clown Pennywise del film “IT”, Simone De Lucchi è diventato uno zombie e Riccardo Magliano ha sfoggiato per tutto il giorno un inguardabile sfregio che gli apriva la guancia in due.
Terrificante, anche perchè la sera erano tutti e tre a bordo della mia auto, per andare in paese. Cosa avrei detto se ci avessero fermati? Che avevamo sbagliato la data di Halloween?
Fortunatamente questo non è successo ed abbiamo passato una piacevole serata presso la Biblioteca Comunale di Calci, per visionare i filmati doppiati la sera prima ed altri film realizzati dai partecipanti al corso.
Domenica 16 settembre
Ultimo giorno di corso, ma certo non meno importante.
Al mattino Antonio Tosi, direttore della fotografia di numerosi corto e lungometraggi ci illustra, con esempi concreti ed utilizzando strumenti alla portata di tutti, come ottenere i migliori risultati per illuminare un set cinematografico. Lezione interessantissima dato che la luce è fondamentale nel cinema, soprattutto ora che disponiamo di apparecchiature ad alta definizione, che però bisogna saper sfruttare.
Nel pomeriggio incontro con l’Ospite d’Onore dello stage, il regista Matteo Bernardini, già assistente alla regia di registi del livello di Robert Carsen, Michele Placido, Cristina Comencini.
Autore di splendidi cortometraggi e videoclip, uno dei quali creato appositamente per il musicista americano “Moby”. L’incontro è stato di alto livello, perché Matteo Bernardini è un professionista completo, con il quale abbiamo affrontato svariati argomenti su come nasce e si sviluppa un film.
Inoltre la sera, nella sede del Comune di Calci, abbiamo avuto il piacere di assistere e commentare con lui alcune delle sue opere.
Lunedì 17 settembre
Lo scorso anno avevamo visitato il Museo di Storia Naturale della Certosa di Calci.
Quest’anno, invece, lo abbiamo visitato di nuovo. Qualcuno potrà dire:<<Vabbè, dov’è la novità?>>
La novità è che, nel frattempo, a parte qualche sala che non si può certo modificare, come lo spazio dedicato ai grandi cetacei, tantissime sale sono state rinnovate e comunque, a fine corso, è sempre piacevole trascorrere un po’ di tempo libero con i vecchi ed i nuovi amici.
Così, dopo il pranzo con le autorità di Calci e la consegna degli attestati di partecipazione, lo stage è giunto al termine.
Cosa mi ha lasciato? Sicuramente la voglia di partecipare al prossimo, perché seguire le proprie passioni e condividerle con amici credo sia il modo più bello di trascorrere il tempo.
Dimenticavo. Anche quest’anno il torneo di scopone è stato vinto a mani basse dall’inesorabile Roberto Merlino, anche se mi è giunta voce che abbia dovuto faticare un po’ più dello scorso anno.
Attento Roberto, è pericoloso organizzare corsi dove gli allievi possono superare i maestri…
Con affetto,
Enzo Bruno