Paolo Sorrentino firma Campari

Uno spot, o meglio uno short movie (circa 13 minuti) firmato dal premio Oscar Paolo Sorrentino.  Che racconta la storia , anzi le infinite storie, legate ad un liquore, tanti cocktail ed altrettanti bartender in Killer in Red

Campari lancia ufficialmente il progetto Campari Red Diaries con l’obiettivo di portare in scena il concetto che ‘ogni cocktail racconta una storia’: un cocktail è molto più di un cocktail, è un mondo formato di tante storie che lo compongono. Il risultato di tale considerazione è in un  mini film (definirlo spot può sembrare riduttivo) girato da Sorrentino a Roma, la città simbolo del cinema italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=fKKp6tQeXho&app=desktop

Il regista, che in passato ha già lavorato per il mondo della pubblicità (solo per ricordare gli interventi più recenti, per Yamamay, 2011, Giorgio Armani, 2014, Dolce & Gabbana, 2015), ha accolto e sviluppato (sua è anche la sceneggiatura originale) il filmato Killer in Red.

L’idea di base è stata quella di considerare i cocktail stessi come potente veicolo espressivo, anzi una forma d’arte sui generis. Un’idea che permette di raccontare una storia completa, o meglio le infinite storie legate ai bartender. Storie che sono parte integrante delle esperienze quotidiane di questi professionisti, e che costituiscono spesso la spinta per ideare e proporre le loro creazioni originali.

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Interprete principale di un mini noir senza tempo, il noto attore Clive Owen, un uomo come tanti che assume le sembianze di Floyd – un celebre bartender nei primi anni Ottanta – mentre immagina la storia che sta dietro alla creazione del cocktail Killer in Red.

Il filmato – che si presenta con gli inconfondibili tratti stilistici di Sorrentino, ed ha impiegato un cast di oltre 170 attori e l’uso di costumi originali del periodo – si sviluppa su due piani temporali, ricreando perfettamente l’energia che caratterizzava lo spirito di allora.

C’è da aggiungere che il finale – come accade in molti film di Sorrentino – è aperto ed è lo spettatore a dover trarre le proprie conclusioni, in linea con la filosofia di Campari secondo cui ogni cocktail racconta una storia, e a narrarla è il suo creatore, il bartender.

Altri dettagli su questo noir, con le foto di scena e quelle di backstage, sono pubblicate sul numero 111 di Tutto Digitale, in edicola.

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