Il 7 marzo scorso avevamo pubblicato sul nostro sito la notizia dell’acquisizione di RED da parte di Nikon, sottolineando che non si trattava di uno scherzo, di un pesce d’aprile in anticipo. Ora ipotizziamo cosa può esserci alla base di un accordo che ha lasciato i settori della fotografia e del cinema letteralmente senza parole…
Come abbiamo sottolineato su quanto pubblicato – di fatto in tempo reale con la comunicazione ufficiale – appunto lo scorso 7 marzo, la notizia del momento e forse dell’anno è l’acquisizione di RED da parte di Nikon. Una notizia tanto sorprendente quanto inaspettata, al punto di aver fatto sorgere in molti la convinzione che si trattasse, a tutti gli effetti, di una fake news.
In questi casi (anzi, per quello che ci riguarda, sempre) la soluzione è quella di lasciar perdere rumors, influencer, presunti guru e veggenti (vedrete, prima o poi appariranno anche nel nostro settore… o vanno considerati tali i tanti millantatori del web?) e fidarsi della fonte ufficiale. In questo caso, il comunicato rilasciato il 7 marzo dalla stessa Nikon sul suo sito global, che conferma l’accordo.
Una questione di brevetti?
Torniamo all’accordo, del quale abbiamo appurata la veridicità, dato che resta aperto il campo delle ipotesi: perché questa acquisizione? Ufficialmente la ragione è legata alla volontà dell’azienda giapponese di “(…) accelerare l’espansione nel mercato delle cine camere digitali professionali… (…) promettendo un futuro entusiasmante di sviluppo di prodotti che continuerà ad ampliare i confini di ciò che è possibile nella produzione di film e video”.
Fin qui, nulla di strano: allora, perché noi stessi abbiamo definito l’accordo, qualche riga più in alto “Una notizia tanto sorprendente quanto inaspettata”? Perché, situazione forse non così nota, RED nel 2022 aveva citato in giudizio Nikon per presunta violazione di brevetti, legati soprattutto alle possibilità RAW della Nikon Z9…
Le questioni legali sono andate avanti un po’, con l’azienda giapponese che si è opposta a quella americana sostenendo di non aver violato alcun brevetto, finché – altra notizia passata più o meno inosservata – nell’aprile del 2023 (sì, solo in Italia la giustizia ha tempi biblici) la corte della California (CCDC, California Central District Court) ha archiviato la causa fra Red.com, LLC, contro Nikon Corporation e altri.
Così sembra finita la storia, anche se i soliti bene informati sostengono che probabilmente Nikon abbia in qualche modo pagato la ”licenza” per il RAW…
Come sia, di certo con l’occasione si sono aperte profonde riflessioni che hanno portato le due aziende a passare dalla lotta alla collaborazione e, alla fine, anche all’integrazione. Per la quale proviamo a formulare qualche risposta alla domanda che tutti si fanno: cui prodest?
Certamente con l’acquisizione di RED Nikon guadagnerà know how sul fronte del RAW, e di questo beneficeranno le future macchine, e lo stesso accadrà probabilmente anche con la color science RED, che, come sottolinea il comunicato dell’accordo, è uno dei punti di forza dell’azienda americana. Questa, da par suo, potrà probabilmente sviluppare attacchi e/adattatori per le ottiche Nikkor della serie Z, e quindi in tal modo offrire una maggior possibilità di scelta agli utenti (ricordiamo ad esempio che le recenti RED V-Raptor [X] e V-Raptor XL [X] permettono di utilizzare l’adattatore EF con trasmissione dati e altri adattatori basati sull’RF mount di Canon, storico concorrente di Nikon).
Crediamo però, opinione strettamente personale di Tutto Digitale, se così si può dire, che nell’accordo ci sia anche la volontà di Nikon di entrare – in maniera decisamente più massiccia di quanto attualmente fatto sinora – nel mondo delle produzioni video e soprattutto cinematografiche.
Come abbiamo sottolineato più volte nei nostri test, infatti, le Nikon – soprattutto quelle delle ultime generazioni – hanno prestazioni assolutamente interessanti anche per la ripresa di soggetti in movimento, ma dal punto di vista del mercato, o meglio del mercato video/cine, non sono così incisive come Canon o anche Fujifilm…
Il perché è difficile dirlo. Certo Canon ha il vantaggio di proporre sistemi in qualche modo completi (fotocamere, videocamere e macchine da presa, oltre che ottiche) che si prestano ad ogni applicazione audiovisiva; Fujifilm dalla sua offre macchine piccole, leggere e davvero molto performanti per il video (ed ora anche per il cinema con la GFX 100 II), ma Nikon obiettivamente avrebbe da dire la sua.
Come sia, nasceranno grandi cose
La sensazione che abbiamo avuto sempre a Tutto Digitale è che in primis l’azienda giapponese non credesse fino in fondo ad un futuro in chiave “cine” dei suoi prodotti, pur avendo fornito ai suoi utenti gli strumenti giusti per operare al meglio; del resto in più di un’occasione abbiamo personalmente partecipato a riunioni di professionisti NPS (Nikon Professional Service) durante le quali è stato evidente che gran parte dei fotografi professionisti nikonisti non avesse alcuna intenzione di allargare i propri interessi all’immagine in movimento. A differenza dei colleghi/concorrenti canonisti, anche in questo caso frequentati che in più riunioni CPS (Canon Professional Service) hanno palesato la propria vocazione di professionisti, per così dire, “fotovideomaker”, ovvero non limitati alla fotografia.
Non sappiamo se in Giappone, in casa Nikon, sia cambiato qualche dirigente e/o tecnico top level, e con questo si sia aperto una spiraglio maggiore per considerare il fatto che, sinora, Nikon non ha sfruttato pienamente le doti della sue macchine considerando anche che si sono allargati i mercati, dalle produzioni video per il web a quelle broadcast di impostazione “cinematic”, al cinema su grande schermo.
Certo che la “guerra” dei brevetti scatenata da RED ha avuto probabilmente il merito di far vedere il mercato come “globale” non solo in ambito geografico, ma anche produttivo “tutto digitale”. Quello che è certo, anche se ovviamente ogni previsione attendibile è al momento impossibile, è che da questo accordo nasceranno grandi cose… che non vediamo l’ora di scoprire e condividere!
PS- Sul prossimo numero 161 di Tutto Digitale, prossimamente in edicola, immagini e altre informazioni sull’argomento