Arri, nuovi obiettivi e sistemi di stabilizzazione

Non solo macchine da presa: in casa Arri grande interesse anche per un paio di novità nel campo degli obiettivi  della serie Master Anamorphic, realizzata in collaborazione con Zeiss, ed il nuovo sistema di stabilizzazione 

Iniziamo dai nuovi obiettivi. Il primo modello si chiama MA 28, ed è un grandangolo (28 mm) ‘veloce’, ovvero caratterizzato dallo stesso (notevole) valore di luminosità dei sette precedenti modelli (T 1,9). L’MA180, decisamente più impegnativo, è invece un teleobiettivo da 180mm/T2.8, con diametro frontale di 92 mm.

Cambiamo genere di prodotto, con l’ingresso di Arri in un settore specifico ma sempre più importante, quello delle riprese a mano libera stabilizzate e accessori relativi. Tutti ricordano il passato del sistema Steadicam, che, a caro prezzo e con la necessità di un operatore davvero specializzato, ha di fatto costituito per anni, anzi per decenni, l’unica soluzione possibile.
Qualcosa è poi cambiato a partire dagli anni ’90, con i più semplici ed economici sistemi tipo Glidecam e simili, e soprattutto negli ultimi tempi, con strumenti come il MoVI, il Ronin ed altri che hanno aperto nuove possibilità creative alle produzioni indipendenti con piccoli budget.
Un mercato, insomma, certamente promettente, che Arri ha deciso di affrontare nel miglior modo possibile con la recente acquisizione della specializzata Sachtler e dei sistemi Artemis Trinity (stabilizzatore e gimbal) e Maxima (solo gimbal) e la presentazione della versione più aggiornata al NAB. Stiamo parlando di un sistema di stabilizzazione che ha l’ambizione di combinare il meglio della tradizione con la tecnologia più aggiornata.

Maxima è un gimbal leggero ma potente, dato che può essere utilizzato con qualsiasi macchina del peso sino a 30kg (66 lbs), e dotato di sistema di compensazione che permette di risparmiare la necessità di un nuovo bilanciamento per un semplice cambio di ottica. Attraverso un joystick – montato sul dispositivo o attivabile da remoto – è possibile agire direttamente su un ampio ventaglio di possibilità; un display Oled da 1.5 pollici aiuta a tenere d’occhio gli stati di funzionamento e la durata della batteria.
Maxima, opportunamente, è stato progettato per essere usato a mano oppure insieme ad un sistema di stabilizzazione. Questa combinazione costituisce l’Artemis Trinity, uno strumento di lavoro perfettamente coordinato, di livello superiore, ma Maxima può essere anche utilizzato con altri sistemi di stabilizzazione, e il tutto può essere montato su un crane o dolly.
Prezzo ancora non definito, ma probabilmente superiorie ai 15.000 dollari per Maxima e circa il doppio per Trinity.

Infine, per quello che riguarda l’illuminazione, settore che vede da sempre Arri protagonista, da segnalare un importante aggiornamento (Firmware 2.0) per il noto SkyPanel, che enfatizza le potenzialità del prodotto.

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