La tedesca Leica amplia la famiglia SL lanciando sul mercato una versatile mirrorless full-frame, che si affianca alla ormai nota SL2. Due macchine che sembrano una sola, in realtà entità ben diverse
A prima vista, appaiono davvero identiche. La sigla identificativa, poi, non aiuta: la SL2 e la nuovissima Leica SL2-S sembrano due gemelle, ma quella ’S’ in più nasconde varie differenze all’interno della macchina… ne citiamo una, non da poco: la ‘vecchia’ adotta un sensore CMOS classico da 42 MP, la nuova invece un dispositivo retroilluminato (BSI) da 24 MP… Basta questa prima indicazione per capire che le due macchine hanno una vocazione d’uso piuttosto diversa; la SL2-S in ogni caso viene presentata dall’azienda tedesca come la sua ‘fotocamera più versatile per la fotografia e il videomaking’.
Poche parole, ma di certo quanto basta per incuriosirci sulle resa effettiva delle immagini, fisse ed in movimento: negli ultimi mesi abbiamo provato in profondità – sul doppio fronte foto e video – praticamente tutte le mirrorless full frame in commercio firmate Canon, Nikon, Panasonic, Sony, e ci piacerebbe vedere come una macchina prodotta nella cara, vecchia Europa, se la cava contro le tante proposte venute dall’oriente…
Rimandando ad un prossimo test i vari approfondimenti, e le differenze anche operative con la SL2, vediamo quali sono i principali dettagli della nuova macchina.
Ripartiamo proprio dal sensore, che, come accennato, è un CMOS di nuova concezione da 26 MP. Di tipo retroilluminato ed anche stabilizzato, il dispositivo – che opera in perfetto accordo con il processore Maestro-III – offre una compensazione su 5 assi, che permette un guadagno di 5,5 stop, e, considerando che la sensibilità massima arriva sino a 100.000 ISO, è lecito pensare a possibili vantaggi in condizioni critiche di illuminazione.
Da segnalare che la tecnologia di spostamento del sensore facilita anche l’acquisizione multishot: per ottenere una risoluzione elevatissima, è possibile combinare 8 scatti in un’immagine da ben 96 megapixel. Altra nota interessante, la possibilità – rara avis – di memorizzare anche in formato DNG (RAW) oltre che in JPEG, come in DNG+JPEG.
Il corpo macchina si basa su struttura e involucro completamente metallici, in alluminio e magnesio, con rivestimento esterno in similpelle e protezione da polvere e spruzzi d’acqua secondo la norma IEC 60529 (protezione IP54). Naturalmente, la SL2-S adotta la nuova baionetta Leica L (ovvero quella standardizzata dalla L-Mount Alliance, di cui fa parte Leica insieme a Panasonic e Sigma) con contatti per la comunicazione fra obiettivo e fotocamera. In questo modo la Leica SL2-S risulta compatibile con la vasta gamma di obiettivi del sistema SL, con quelli TL e, tramite adattatore, con quelli dei sistemi Leica M, R e S, oltre che i preziosi Leitz Cine cinematografici.
Per la gestione dell’inquadratura ci sono un mirino (EVF) da 5.760.000 punti e 120 fps, e un pannello LCD touch screen da 3,2″ e 2.100.000 pixel con trattamento contro impronte digitali e graffi. Da segnalare, come sulla SL2, la presenza di un piccolo display superiore LCD monocromatico da 1,28″ per la visualizzazione delle informazioni principali.
La Leica SL2-S è il primo modello della serie SL a consentire lo scatto diretto in tethering utilizzando Capture One 21; in tal modo è possibile il completo controllo remoto della camera tramite il computer. Con l’acquisto della macchina è incluso un piano Adobe Creative Cloud a tempo limitato.
Come si conviene ad una macchina che vuole essere competitiva sia come fotocamera che come videocamera, non manca una dotazione funzionale per ottenere il meglio con le immagini in movimento. Per iniziare, a vantaggio della rapidità e comodità d’uso, c’è da notare che sono previste due modalità separate per scattare foto e registrare video.
In quanto alle varie opzioni video, nel constatare che i dati disponibili al momento della presentazione – mentre scriviamo queste note – non sono stati interamente svelati, diverse di queste sono annunciate e previste in arrivo con i prossimi aggiornamenti firmware. Leica in proposito ha espressamente dichiarato che funzioni e prestazioni saranno continuamente ottimizzate tramite le nuove versioni del software rilasciate su base continuativa.
In ogni caso la Leica SL2-S offre la risoluzione oggi più utilizzata, ovvero il 4K, sia quello televisivo (UHD, 3840×2160, 16:9) che quello cinematografico (DCI, 4096×2160, 17:9, che Leica definisce C4K). La macchina cattura video a 10 bit 4:2:2 con l’L-LOG, fino a 60 fps; al momento in cui scriviamo non sono stati forniti molti dettagli sulle opzioni slomo, ma sappiamo che in FHD si può arrivare a 120 fps.
In futuro, è previsto anche il supporto dell’HEVC ad alta efficienza per registrazioni a 10 bit fino a 4K/60p; è possibile ridurre i video in segmenti di un minuto, per minimizzare il rischio di perdita di dati. Altre funzionalità – come il monitor a forma d’onda integrato e il Follow Focus automatico – saranno aggiunte con il prossimo aggiornamento del firmware; fin d’ora da segnalare i vantaggi della presenza delle LUT di visualizzazione integrate, e della disponibilità di tempo di registrazione illimitato (o meglio determinato solo dalla rispettiva memoria interna o esterna) grazie al collocamento della SL2-S nella categoria ‘videocamera’ per i dazi che altrimenti limitano a lunghezze entro la mezz’ora.
La Leica SL2-S è già in vendita presso i rivenditori Leica autorizzati al prezzo di 4.575,00 euro.