JVC DLA-Z1, nuovo videoproiettore 4K D-ILA

Per rispondere alla crescente domanda di visualizzazione di contenuti ad altissima definizione, JVC ha presentato un compatto proiettore 4K nativo D-ILA con illuminazione laser Blu-Escent con prestazioni di riferimento

Non è un segreto il fatto che la domanda di display (televisori e proiettori) in grado di visualizzare programmi ad altissima definizione, in 4K, sia in aumento in funzione della crescente disponibilità di contenuti. JVC fin dal 2011 ha sviluppato proiettori con tecnologia “e-shift” adatti a riprodurre immagini in 4K; oggi, a maggior ragione, l’azienda è pronta ad offrire prodotti adeguati non solo per la definizione del 4K ma anche per la naturalezza delle immagini permessa dal nuovo ‘formato’ HDR.

La premessa è necessaria per introdurre il discorso sul nuovissimo videoproiettore top di gamma, o meglio reference, siglato DLA-Z1. Un proiettore, naturalmente che adotta tecnologie di base consolidate in casa JVC, con 3 pannelli (per il rosso, verde e blu) di tipo D-ILA (adottati dalla casa giapponese sin dal 2000) e tecnologia Laser Blu-Escent, che offre una luminosità di 3.000 lm e, sistema di fatto unico nel suo genere, il controllo dinamico del flusso luminoso.
Caratteristiche da segnalare, innanzitutto il nuovo pannello D-ILA da 0.69”, il più piccolo al mondo, che ha ridotto il gap tra i pixel del 31% rispetto al precedente dispositivo da 3.8㎛.
Grazie alla sorgente laser Blu-Escent, basata sull’uso di un diodo Laser blu, è stato possibile raggiungere una luminosità di 3.000lm e 20.000 ore di vita; il notevole valore del flusso luminoso migliorerà la compatibilità con schermi superiori ai 200” e aumenterà la luminosità di picco sulle immagini HDR, a vantaggio di una resa di livello superiore.

L’uso del laser come sorgente luce permette di controllare il flusso luminoso istantaneamente, cioè senza ritardi rispetto ai sistemi di apertura lente meccanici tradizionali. Controllando l’uscita laser in presenza dell’alternarsi di scene o di segnali diversi è possibile ottenere un rapporto di contrasto pari a ∞:1.
Oltre all’uso del laser come sorgente luminosa, l’adozione un nuovo Filtro Cinema permette di ampliare il colour gamut del 100% DCI P3 e oltre l’80% di riproduzione nel profilo BT.2020; se aggiungiamo l’alto rapporto di contrasto e la luminosità, e la possibilità di controllo dinamico della sorgente di luce, viene soddisfatto in pieno quanto richiesto per la riproduzione dei contenuti in HDR.

Sempre nella ricerca delle massime prestazioni, da segnalare che il proiettore integra un nuovo gruppo ottico – con 18 lenti in 16 gruppi, studiato per la minimizzazione dell’aberrazione cromatica ed altri difetti possibili dell’immagine – e uno chassis completamente in alluminio. Il diametro della lente è di 100mm rispetto ai convenzionali 65mm, per mantenere la risoluzione 4K in ogni angolo dello schermo pur mantenendo uno shift range del 100% verticale e 43% in orizzontale (con immagini 16:9).
Da segnalare la realizzazione meccanica del DLA-Z1 (secondo la casa giapponese candidato a diventare il primo proiettore al mondo con certificazione “THX 4K Display”): il corpo è caratterizzato da un disegno simmetrico, con una parte centrale in alluminio, ed è verniciato in nero opaco per ridurre le riflessioni nelle sale cinema. Infine, all’interno del gruppo ottico, per accentuare il diametro e il valore della lente è stato posizionato un anello di colore dorato che impreziosisce il prodotto.
Ci sarebbe ancora molto da aggiungere; ci limitiamo almeno a segnalare che l’apparecchio utilizza l’ultima versione HDMI/HDCP2.2 per entrambi gli ingressi HDMI, in grado di gestire segnali fino a 18Gbps, e che sarà disponibile in Europa a fine Novembre.

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