Arriva finalmente anche in Italia, nelle sale del Museo Diocesano a Milano, la mostra con le immagini del Sony World Photography Awards 2024
Di questa diciassettesima edizione dei Sony World Photography Awards ne abbiamo parlato costantemente nell’arco di questo primo semestre, fino alla premiazione, per la quale era presente anche Tutto Digitale fra gli altri rappresentanti della stampa internazionale.
Un appuntamento – quello con gli SWPA – che resta tra i più ambiti e famosi nell’ambito fotografico e non solo. Lo testimoniano anche le cifre record registrate quest’anno, il più alto numero di iscrizioni in assoluto per il concorso Professional, con oltre 395.000 candidature provenienti da più di 220 paesi e territori.
Come tradizione vuole, dal giorno dopo la consegna dei premi, è possibile ammirare le foto nelle sale della sontuosa Somerset House di Londra. E così è successo anche quest’anno, fino al 6 maggio scorso. Un ampio articolo dedicato ai vincitori assoluti, con le foto di alcuni di loro che posano davanti alle immagini premiate, lo abbiamo pubblicato qui.
Ora, finalmente, la mostra è arrivata anche in Italia, a Milano.
“Siamo felici di poter portare nuovamente in Italia la mostra dei Sony World Photography Awards – dichiara Stéphane Labrousse, Country Head di Sony in Italia – perché crediamo sia un’occasione unica per poter ammirare il meglio della produzione fotografica internazionale dell’ultimo anno. E siamo altrettanto felici di poter tornare al Museo Diocesano che, con la sua storia e le attività a supporto dell’arte e della fotografia, è certamente un punto di riferimento per la città di Milano”.
L’esposizione, sapientemente curata da Barbara Silbe (giornalista, co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine), è visitabile dal 6 giugno fino al 29 settembre.
“I cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle risorse, le disuguaglianze, lo sviluppo sostenibile, le relazioni complesse che ci guidano… – dichiara la curatrice – sono i grandi temi dell’uomo a essere indagati dai vincitori del più importante premio internazionale di fotografia, per un’edizione che sembra sottolineare l’urgenza di evitare la distopia della civiltà contemporanea e che sarà evidenziata anche dal percorso di visita che ho progettato per la mostra. Facendoci riflettere sui nostri errori, gli autori stimolano la nostra coscienza e ci incoraggiano a immaginare futuri possibili, svolgendo una delle funzioni primarie del loro ruolo, quella di ricordarci che esiste la bellezza. Professionisti o emergenti, valorizzati in maniera paritaria da questa emozionante competizione, si impegnano a mettere a fuoco ciò che noi, spettatori inconsapevoli, a volte nemmeno notiamo. Le loro storie, antropologiche e antropiche, forniscono una bussola grazie alla quale possiamo andare in profondità e orientarci nel tempo presente governato da guerre, crisi economiche e decadimento di valori, per comprendere i nostri simili o i diversi, per tornare a quel sentimento primario di meraviglia di fronte alla fragilità del mondo che ci consentirà di rispettarlo”.
La mostra è possibile visitarla dal 6 giugno a l 29 settembre, presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 (da P.zza S. Eustorgio,3).
La biglietteria chiude alle 17:30. Biglietto Intero 9€ e ridotto 7€. L’acquisto è possibile in loco oppure online.
L’ingresso serale è dal lunedì alla domenica, dalle 17:30 alle 22:30 (da Corso di Porta Ticinese, 95). In orario serale non è possibile preacquistare o prenotare l’ingresso alla mostra.
Non sono attive riduzioni e gratuità. Non è possibile accedere con Abbonamento Musei Lombardia e resta chiuso in occasione di eventi privati.