Ci voleva il coraggio e l’autorità di Gabriele Salvatores per rivitalizzare il cinema di genere italiano. Qui il regista premio Oscar si cimenta addirittura con un film fantastico, con protagonista un supereroe tradicenne…
C’era una volta in Italia il cinema di genere, anzi era proprio uno dei vanti del made in Italy. Il cinema di Sergio Leone, di Dario Argento e di tantissimi altri forse meno noti – registi e artigiani di Cinecittà e dintorni – ma altrettanto importanti nel delineare un discorso di innovazione e di qualità non solo artistico ma anche economico e industriale.
Poi i generi sono caduti, purtroppo, in disuso e solo adesso – grazie anche a estimatori come Quentin Tarantino – stanno conoscendo una nuova linfa: merito anche di grandi autori che si cimentano in questo campo, come ad esempio Gabriele Salvatores.
È proprio lui, il premio Oscar per Mediterraneo (1991), ad aver dichiarato la sua volontà di uscire ogni tanto dal cinema “paludato” per affrontare un prodotto diverso: un fantasy di supereroi, per esempio.
È nato così Il ragazzo invisibile, film che debutta il 18 dicembre con distribuzione a cura di 01: un dramma fantastico che si rifà alle megaproduzioni da comics Usa – però filtrato dall’occhio di un grande autore – con un ragazzino (Ludovico Girardello) che un giorno scopre di poter diventare invisibile…
Tutto da vedere, certamente, se non altro per scoprire come ce la caviamo noi italiani con un genere del tutto inedito…