Vive, il prodotto top di HTC, rimane accessibile da pochi, quindi è in arrivo qualcosa di nuovo. “Ma non si tratterà di infilare uno smartphone in un visore”, dichiarano i dirigenti a Taiwan.
Gli smartphone sono considerati da molti come il fattore determinante per la diffusione della tecnologia virtuale, dunque le aziende che si occupano di mobile sono direttamente coinvolte nel business. HTC è una di queste, si considera un’azienda fortemente coinvolta nel VR e non vuole stare a guardare i concorrenti americani mentre guadagnano terreno in questo settore.
Un prodotto marcato HTC esiste già ed è anche di fascia alta: Vive è un visore con videocamera frontale integrata, in grado di mescolare reale e virtuale, che nulla ha a che fare con il mondo mobile (piuttosto con la piattaforma di videogiochi Steam). La fascia di prezzo è di tutto rispetto: circa 900 euro. Quanto basta per tenere alla larga una gran fetta di pubblico.
Chia-lin Chang, presidente di HTC, ha dichiarato recentemente che ci sono piani per unire il mondo del mobile con il VR, a modo loro. “E non si tratterà di un telefono infilato in un visore”, ha dichiarato Chang. Proprio per colmare quel gap tra low-cost e fascia alta. Il dispositivo in arrivo dovrebbe seguire il lancio del nuovo smartphone di punta, l’U Ultra.
La strategia di HTC è quella di offrire un prodotto più accessibile al grande pubblico, anche economicamente, portando così un maggior numero di produttori di contenuti a lavorare su materiale interessante.
Infatti in HTC sono convinti, non a torto, che siano i contenuti a fare la differenza, ora che la realtà virtuale diventa sempre meno una novità e sempre più parte del quotidiano nell’elettronica di consumo.