Oltre 70 fotografie, 14 film e vari contenuti speciali per immergersi nei backstage dei principali cult del mago della suspense: in calendario a fino al 28 marzo
Hitch is back. Riapre il 22 febbraio all’Arengario di Monza – e sarà di scena fino al 28 marzo – l’evento “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures”, definita come “la mostra che indaga la figura del regista del brivido”.
La rassegna, curata da Gianni Canova, racconta la parabola artistica del Maestro britannico – scomparso nel 1980 – attraverso 70 fotografie, vari film e contenuti speciali provenienti dagli archivi della major americana.
Un menu che condurrà il pubblico nel backstage dei principali cult del prolifico autore – 54 film nell’arco di 56 anni – facendo scoprire particolari curiosi sulla realizzazione delle scene più celebri, sull’impiego dei primi effetti speciali, sugli attori e sulla vita privata del regista, ritenuto uno dei principali e più influenti innovatori della storia del cinema per il suo ingegno, le trame avvincenti, la gestione delle camere da presa, l’originale stile di montaggio, l’abilità nel tener viva la tensione in ogni singolo fotogramma.
Qui sopra, Alfred Hitchcock, Uccelli, 1963 © Universal Pictures
Un percorso scandito dai tanti cult movies prodotti da Universal (Psyco, La finestra sul cortile, Gli uccelli, La donna che visse due volte, Marnie e altri ancora) e materiale fotografico di altri celebri film come Sabotatori (1942), L’ombra del dubbio (1943), Nodo alla gola (1948), La congiura degli innocenti (1955), L’uomo che sapeva troppo (1956), Marnie (1964), Il sipario strappato (1966), Topaz (1969), Frenzy (1972) e Complotto di famiglia (1976).
“Hitchcock – afferma Gianni Canova – è stato uno dei più grandi creatori di forme di tutto il Novecento. I suoi film, per quante volte li si riveda, sono ogni volta una sorpresa. Ogni volta aprono nuove prospettive attraverso cui osservare il mondo e guardare la vita”.
Immagine sotto al titolo, Alfred Hitchcock, La finestra sul cortile, 1954 © Universal Pictures
Alfred Hitchcock, L’uomo che sapeva troppo, 1956 © Universal Pictures