Compatta, leggera, ma con un “motore” da 43,8 mm x 32,9 mm e 102 MP e un’ottica fissa comunque sfruttabile su varie focali: una meraviglia per fotografi e videomaker in cerca di un prodotto di alto profilo
Chi conosce un po’ il mercato ricorda che, con la sigla GFX, Fujifilm identifica una serie di macchine ed obiettivi legati ad un sensore di taglia XL, ben superiore a quelli APS-C ed anche Full Frame. Sensore che è infatti di dimensioni 43,8 x 32,9 mm con diagonale di 55 mm, il che si traduce in un’area all’incirca 1, 7 volte maggiore di quella di un classico Full Frame (ed offre ben 102MP). Parliamo di una taglia che nel mondo fotografico – nei dispositivi più ampi del tradizionale 24 × 36 mm aka 35 mm, ma più ridotti del 100 × 130 mm & oltre, definito “grande formato” – viene indicata come “medium format/medio formato” (mentre nel video/cinema non si è ancora trovato il termine appropriato).
La serie GFX attuale si base su modelli con ottica intercambiabile, di ingombro e prestazioni “importanti”, e prezzo inevitabilmente in proporzione. Ora la casa giapponese ha tirato fuori dal cilindro la GFX100RF, una macchina rivoluzionaria, nel senso che per la prima volta – sfruttando l’esperienza nella produzione dei modelli GFX – le doti del sensore sono sfruttabili in una fotocamera all-in-one, e con un fattore di forma che la individua, se ci perdonate il termine, come una “compattona” (135 x 90,4 x 76,5 mm ed appena 735 grammi di peso, con scheda e batteria, valore che la indica come più leggera della GFX-50R senza obiettivo).
Sensore a parte, da segnalare su questo modello l’adozione del processore X-Processor 5, che contribuisce alle migliori prestazioni sotto diversi aspetti, e di molto altro, a partire dall’obiettivo. Questo vanta una schema con 10 elementi, tra cui 2 asferici, in 8 gruppi, e dispone di un rivestimento nano-GI ottimizzato per lenti con ampia curvatura con soppressione di riflessi anche nelle aree periferiche della lente. Si tratta di un 35 mm F/4 (equivalente a 28 mm su una fotocamera da 35 mm), che offre una distanza minima di messa a fuoco di 20 cm.
Una focale così grandangolare è stata determinata soprattutto da necessità costruttive (ovvero riduzione dell’ingombro complessivo della macchina), ma una tale soluzione – perfetta per molte applicazioni di ripresa foto e video, ma non tutte – potrebbe sembrare limitante. A questo punto entra in gioco il selettore tele-converter digitale, che sfrutta al massimo la disponibilità dei 102 milioni di pixel del sensore e permette di scegliere “al volo” tre focali/angoli di campo: è infatti possibile la commutazione a 45 mm (equivalenti a 36 mm nel formato 35 mm), 63 mm (50 eq.) e 80 mm (63 mm eq.), a vantaggio di una maggiore versatilità.

Novità introdotta in questa macchina, la presenza sul retro di un comando per la regolazione delle proporzioni del fotogramma (Aspect Ratio Dial), che consente di scegliere tra i nove aspect ratio disponibili come formati per immagini fisse e filmati; in particolare, su questa macchina Fujifilm ha aggiunto i valori “3:4” e “17:6”.
Dal punto di vista operativo, da segnalare la nuova interfaccia utente che ottimizza il posizionamento delle icone al momento opportuno per adattarle all’aspect ratio d’aspetto 3:2 del monitor, un LCD inclinabile a 2 assi da 3,15” pollici e 2,1 MP, che dispone anche di una nuova funzione Surround View per visualizzare – come pattern semi-trasparente o lineare, in base alle proporzioni scelte – l’area esterna al campo di scatto. Non manca comunque un classico mirino elettronico, un OLED da 5,76 milioni di punti e ingrandimento 0,84x.

Interessante notare che, la prima volta in una macchina della serie GFX, è integrato un filtro ND a 4 stop, sulla cui utilità in certe situazioni non c’è certo da discutere. Altrettanto positiva da valutare l’adozione di un diaframma a 9 lamelle, di un otturatore centrale, di una funzione di previsione dell’AF e di un sistema di messa AF su volto/occhi, migliorato grazie a un nuovo algoritmo. A proposito di autofocus, da segnalare che il sistema di rilevamento – basato su AI e deep learning – è in grado di riconoscere un’ampia varietà di soggetti, come animali (uccelli compresi), veicoli, aerei… Nella registrazione video [DCI 4K (4096 x 2160) @ 30 fps 4:2:2 a 10 bit (@ 60 fps in FHD) con “F-Log2” che offre 13+stop di gamma dinamica] la funzione AF tracking è stata potenziata, consentendo di seguire il soggetto con un semplice tocco. L’azienda giapponese sottolinea un’esperienza d’uso fluida e intuitiva sia nelle foto che nei video grazie all’elevata capacità di tracciamento del sistema.
Infine, qualche nota costruttiva della macchina, che si presenta con un aspetto assai gradevole alla vista ed anche al tatto. La piastra superiore è realizzata con un processo di lavorazione accurata dell’alluminio, utilizzato anche per l’anello dell’obiettivo, i quadranti, la piastra inferiore e altre parti. Una soluzione che, appunto, rende la fotocamera piacevole da osservare e da maneggiare, ma che contribuisce anche alla leggerezza del tutto.
La dotazione comprende il filtro di protezione Protector Filter PRF-49, un paraluce in alluminio, realizzato con lavorazione di alta precisione, e un anello adattatore dedicato, oltre ad una tracolla in corda.
La GFX100RF sarà disponibile a partire da aprile, a 5.595 euro (prezzo indicativo suggerito al pubblico).