(Estratto da Tutto Digitale 86 – Dicembre 2013)
Foto anche in 3G.
Avete capito bene, non stiamo parlando di foto in 3 dimensioni, ma di connettività 3G. Con la Galaxy Camera di Samsung, infatti, si inaugura il nuovo mondo delle fotocamere sempre connesse. Basta cercare hot spot Wi-Fi per inviare gli scatti in rete: con le funzioni 3G/HSPA+ l’upload sarà velocissimo direttamente tramite rete cellulare!
Con la massificazione delle tecnologie per internet in mobilità, è iniziata l’era dei dispositivi connessi, da tempo attesa ed annunciata dai giganti delle telecomunicazioni.
La trasformazione dei telefoni in smartphone ricchi di funzionalità è avvenuta di pari passo con il perfezionamento delle tecniche di trasmissione dati wireless che, oggi, permettono di collegarsi alla rete ovunque con prestazioni confrontabili rispetto a quelle offerte dalla connessione domestica (se non migliori in molti casi). E come ogni nuova tecnologia che si rispetti, internet mobile ha anche fornito un impulso vitale allo sviluppo di ulteriori novità, in particolare avviando la rivoluzione ‘social’.
È così che Facebook, Twitter, Instagram e YouTube si sono trasformati in canali di comunicazione onnipresenti, facendo ulteriormente crescere l’esigenza di rimanere sempre connessi. Ma oltre alle parole, a testi anche di pochi caratteri, i social network sono le piattaforme per eccellenza proprio per la condivisione di immagini, sia in forma fotografica o video, normalmente catturate sfruttando le fotocamere integrate negli smartphone.
Per chi non si vuole accontentare del piccolo obiettivo e delle prestazioni limitate del telefonino, perché allora non portare la connettività direttamente nella macchina fotografica? Il risultato è un prodotto come la Samsung Galaxy Camera, una fotocamera compatta ma ricca di funzionalità e soprattutto integrata con funzionalità in tutto e per tutto identiche a quelle di uno smartphone Android. E per identiche intendiamo che è anche possibile inserire una SIM card per rimanere collegati in 3G HSPA+ tramite la rete di un gestore di telefonia mobile, per condividere in qualsiasi momento i propri scatti, ma anche per navigare su internet, chattare su Whatsapp, leggere le notizie, ascoltare musica, guardare video su YouTube…
SMARTPHONE CAMERA O FOTOCAMERA SMART?
Un’occhiata alle caratteristiche tecniche della Galaxy Camera e si rimane interdetti per un momento: si tratta di uno smartphone di fascia alta con funzioni di fotocamera o di una fotocamera vera e propria, magari smart?
Il dubbio non svanisce abbandonando la carta e rivolgendo lo sguardo direttamente al dispositivo. Stiamo parlando di un apparecchio di dimensioni generose, che ospita da un lato uno schermo veramente ampio, da 4.8” di diagonale (più grande quindi dello stesso Galaxy S3) e dall’altro un obiettivo altrettanto importante che occupa più della metà del corpo dell’apparecchio.
Fin qui, a prima vista, sembrano quasi due apparecchi uniti assieme…
La differenza con uno smartphone, per fortuna, non si esaurisce nell’obiettivo, in quanto anche la forma della fotocamera è quella giusta, sagomata per l’impugnatura della mano destra. Nella pratica, però, questa categoria di apparecchi ibridi pone alcune limitazioni d’uso. Tenendo la Galaxy Camera con una sola mano, infatti, ci si trova nell’imbarazzo di come effettivamente andrebbe impugnata.
La posizione naturale della mano su una compatta porta a far cadere il pollice ed il palmo direttamente a contatto con la parte posteriore dell’apparecchio; qui, però, è presente il bel display touch, sensibile al punto giusto da venire attivato dal contatto con la mano (tra l’altro, sulla parte destra sono posizionati alcuni controlli ‘chiave’).
Le alternative non sono molte, richiedono una certa ‘mobilità’ della mano e portano comunque ad una serie di contorsioni che, a nostro avviso, rappresentano un punto di attenzione di questa categoria di prodottti che forse merita un approfondimento per il futuro. L’alternativa a girare la mano per portare il pollice sul pulsante di scatto e le quattro dita davanti a gestire la presa in sicurezza dell’apparecchio è quella di utilizzare entrambe le mani per tenere la Galaxy Camera un po’ come uno smartphone, con buona pace del nostro dubbio iniziale…
Ma anche qui bisogna fare un po’ di attenzione in quanto nella parte superiore sinistra dell’apparecchio è collocato il flash a scomparsa, sul quale si finisce col poggiare l’indice della mano sinistra. Nessun problema per l’uso normale di giorno, per fortuna.
CARATTERISTICHE IMPRESSIONANTI
Prima di addentrarci nelle impressioni d’uso della Galaxy Camera – nome in codice EK-GC100 – vale la pena vederne le caratteristiche, sulla carta veramente interessanti.
Partendo dalle funzioni fotografiche vediamo come il cuore dell’apparecchio sia un sensore CMOS da 1/ 2.3” da 16.3 milioni di pixel, abbinato ad un obiettivo equivalente (su 35mm) ad un 23 – 483 mm. Un obiettivo capace di offrire quindi un fattore di ingrandimento ottico 21x, con un valore grandangolare spinto e con buona apertura massima, compresa fra 2.8 e 5.9 nelle posizioni wide e tele, ed in più funzionalità macro.
La sensibilità dichiarata può arrivare ad ISO 3200 ed è integrato uno stabilizzatore ottico, necessario con questi fattori di zoom. L’apparecchio può funzionare in modalità automatica, Program AE, a priorità apertura ed otturatore, o interamente in manuale (solo la messa a fuoco è sempre automatica).
Sono presenti anche 15 modi predefiniti per ottimizzare le prestazioni in diverse condizioni d’uso, compresa una modalità Panorama dall’uso molto comodo (anche se dalle prestazioni migliorabili).
Le opzioni di scatto prevedono il solo salvataggio in JPEG con diverse dimensioni nei formati 3:2 (14 Megapixel), 4:3 (16, 10, 5 ed 1 MP) 16:9 (12 MP e 2 MP) e su tre livelli di compressione. Niente RAW. Naturalmente è presente una funzione video, con risoluzione massima Full HD 1920×1080 a 30 fps e modalità alternative in 720p a 60 fps o 30 fps, 480p 60/30 fps ed il modo slow motion WVGA (768×512 pixel) a 120 fps.
Il cervello della sezione smartphone, invece, è un processore Quad Core da 1.4 GHz, dalle prestazioni confrontabili se non superiori a quelle degli smartphone di fascia alta oggi in circolazione.
Il generoso display da 4.8” offre una risoluzione pari a 1280×720 pixel, è di tipo super clear LCD ed è protetto da uno schermo molto robusto e gradevole al tatto. La memoria integrata dichiarata è di 8 GB, mentre quella a disposizione per i dati utente, alla prima accensione, ci è apparsa pari a circa 4 GB, espandibili mediante scheda microSD fino a 32 GB; è anche perfettamente integrato il sistema Dropbox per la memorizzazione automatica in cloud dei propri dati (è sufficiente creare un account direttamente tramite il menu, se non se ne dispone già, e Samsung offre anche 50 GB gratuiti per 24 mesi).
Il sistema operativo invece è il recente Android 4.1.1 Jelly Bean (l’update al 4.1.2 è in arrivo). Per la connettività fisica sono disponibili una porta micro USB (la stessa degli smartphone!) con cui si ricarica anche l’apparecchio, una micro HDMI 1.4 per la visione di foto e filmati sul TV, lo slot microSD e lo slot per la SIM card, inseriti nello stesso vano batteria. La connettività wireless offre praticamente tutte le opzioni oggi più utili, per una versatilità a dir poco impressionante. Non soltanto è disponibile la funzione Wi-Fi nelle versioni a/b/g/n, ma questa è anche dual band a 2.4 GHz e 5 GHzcon funzione Wi-Fi Direct. In aggiunta troviamo il Bluetooth (profilo 4.0) ed il modulo mobile broadband con funzioni GSM, UMTS, HSPA ed HSPA+ (fino a 21 Mbps) nelle bande 850, 900, 1900 e 2100 (in Italia sono usate le bande 900/2100).
Attenzione, come per SD, USB e HDMI… anche per la SIM Samsung ha optato per la versione micro. Smartphone o fotocamera quindi? Sulla carta diremmo ancora il meglio di entrambi, o quasi!
VELOCE E COMODA
Alla prima accensione la Galaxy Camera andrebbe impostata come uno smartphone che si rispetti. L’operazione è di fatto posticipabile, se proprio si desidera iniziare a scattare, ma è chiaro che gran parte delle funzionalità innovative di questo apparecchio non saranno accessibili senza la prima configurazione.
La procedura è guidata e non ci si può sbagliare, e la preparazione è di fatto identica a quella di qualsiasi dispositivo Android, fino ad arrivare all’inserimento dell’account Google, da effettuarsi in presenza di un collegamento alla rete (Wi-Fi o 3G). L’interfaccia presenta le classiche 5 schermate, a scorrimento ciclico, nelle quali è possibile posizionare app e widget a volontà.
La personalizzazione Touchwiz Samsung è del tutto simile a quella di altri dispositivi dell’azienda ed è facile e gradevole nei colori e nel layout. Fra le applicazioni specifiche troviamo precaricati Dropbox, Instagram, un editor video, un editor foto, la funzione di controllo vocale S Voice e Samsung App. Si può però scaricare di tutto, per trasformare la fotocamera come si desidera e, grazie alla presenza della SIM, non ci sono virtualmente limiti.
Solo le normali telefonate voce non sono possibili, ma basta usare un programma VoIP ed il gioco è fatto. Non ci addentriamo sull’uso ‘smartphone’. Basta sottolineare che l’uso del touch screen è molto fluido, la velocità del processore permette di utilizzare qualsiasi applicazione senza problemi, compresi giochi, la riproduzione di video Full HD, broker di news e così via. Probabilmente, se non disponete di uno smartphone di ultima generazione, la Galaxy Camera sarà più evoluta del vostro cellulare…
Dopo la prima impostazione, l’accensione dell’apparecchio dal completo standby è piuttosto veloce, anche se non istantanea come una buona compatta e niente in confronto ad una reflex. Alla prima accensione – oppure se l’apparecchio è andato in modalità off completa, dopo molto tempo di inutilizzo (almeno 24 ore) – sarà necessario attendere circa 25 secondi prima della comparsa delle funzioni di scatto.
Da questo momento in poi, premendo leggermente il pulsante di accensione oppure attendendo qualche secondo (il tempo è personalizzabile), l’apparecchio passa in standby, modalità dalla quale il riavvio è pressoché istantaneo (meno di 2 secondi). Tenendo premuto a lungo il tasto di accensione, invece, la macchina può passare al livello di off completo (dal quale saranno necessari ulteriori 25 secondi per la riaccensione) oppure, se si è abilitata l’opzione di avvio rapido, ad un livello di spegnimento parziale dal quale la riaccensione impiegherà appena 5 secondi.
Questa seconda modalità è quella di default. Dopo 24 ore dallo spegnimento, la macchina si disattiva comunque completamente. Nel complesso, quindi, salvo dopo lo spegnimento totale o dopo almeno una giornata di non utilizzo, la Galaxy Camera reagisce all’accensione più come una fotocamera compatta che come uno smartphone, e questo è fondamentale per garantirne la giusta prontezza.
CLICK E SEI IN RETE!
La fotocamera si usa quasi interamente attraverso il display touch. Fatta eccezione per lo zoom controllabile solamente con l’apposito controllo ed il flash, attivabile premendo il piccolo tasto sulla sinistra, tutte le altre impostazioni devono essere controllate tramite touch screen e, volendo, si può anche scattare agendo sul display anziché sul tasto di scatto. La schermata normale presenta sulla sinistra tre controlli touch per selezionare la modalità operativa, scattare oppure far partire una ripresa video.
In alto a sinistra, invece, compare il tasto Menu per commutare alla sezione smartphone, affiancato da una piccola icona che scopre alcune opzioni di scatto (autoscatto, modalità flash, livello di qualità video ed il tasto di condivisione immediata della foto…). In basso a sinistra, invece, compare l’ultima foto scattata o video registrato: cliccandola si accede direttamente alle funzioni di review. Infine, toccando un punto dello schermo, la fotocamera focalizza immediatamente su questo e si predispone allo scatto. Nulla di più semplice ed intuitivo.
La velocità ed affidabilità dell’apparecchio sono confermate dall’uso sia all’aperto ed in condizioni di buona illuminazione, che al chiuso, con luci artificiali o illuminazione scarsa. La Galaxy Camera è veloce e precisa nella messa a fuoco e risponde rapidamente ai comandi, garantendo buone performance nello scatto, ben lontane da quelle di uno smartphone. Meno precisa, invece, ci è apparsa la messa a fuoco in ripresa video, specie nelle zoomate durante le quali l’elettronica fa fatica ad inseguire l’ottica.
La macchina in Full Auto si comporta bene, e rende completamente spensierato l’impiego per l’utente meno esperto. Di contro le modalità a programma o manuali garantiscono anche possibilità di utilizzo più creative per i più esperti: per usarle sul display compare una maschera che mima le fattezze di un obiettivo, sul quale è possibile impostare (con un dito) la velocità dell’otturatore, l’apertura del diaframma, l’eventuale correzione dell’esposizione (in modalità M invece viene visualizzata la misura) e gli ISO.
Il sistema è semplice e gradevole, anche se con l’uso frequente dopo la prima impressione positiva ci si accorge quanto sia più pensato per la semplicità che orientato alla velocità operativa. Elencate nel menu troviamo alcune opzioni importanti, come il sistema di ottimizzazione della gamma dinamica, che migliora lo scatto in condizioni di forte contrasto, il controllo del bilanciamento del bianco, dello scatto continuo, la selezione dell’area di messa a fuoco (centrale o multi), il macro e la modalità di controllo dell’esposizione (spot, centrale, multi).
Sempre tramite MENU si può impostare la dimensione e la qualità delle immagini, agire su controlli di nitidezza, contrasto e saturazione ed abilitare o disabilitare lo stabilizzatore di immagine. Quest’ultimo va assolutamente lasciato in posizione ON, in quanto uno scatto pulito a mano libera è praticamente impossibile nelle posizioni tele più spinte (oltre i 250 mm equivalenti, quindi metà corsa dello zoom).
Il bel display rende molto gradevole uso e review delle immagini. La qualità dei colori offerta dall’LCD è buona, con una riproduzione ben contrastata ed una luminosità sufficiente all’impiego alla luce esterna. In qualche occasione abbiamo riscontrato una riproduzione anomala dei colori in fase di scatto (che poi risultava corretta in fase di review dell’immagine), probabilmente dovuta ad una occasionale combinazione imperfetta del sistema di rescaling delle immagini e delle caratteristiche del display LCD.
L’obiettivo offre prestazioni più che accettabili. Nell’esemplare in prova la definizione è buona al centro nelle posizioni grandangolari, ma cala rapidamente agli angoli specie spingendosi verso il tele, dove le immagini diventano più morbide anche con qualche disomogeneità riscontrate ai quattro angoli. La resa dell’immagine nel complesso è interessante, anche se l’impressione è che si sia voluto spingere (fin troppo) sulla risoluzione, raggiundendo i 16 megapixel nominali, utilizzando però un sensore un po’ troppo sacrificato ed una elettronica non da record per uno zoom così generoso ed una tale mole di pixel. Del resto ricordiamo che questa macchina non nasce come fotocamera ‘pura’, ma come ibrido superversatile e, dunque, inevitabilmente frutto di qualche compromesso.
Le immagini generalmente sono buone dal punto di vista cromatico, seppure con minimi problemi di fringing e blooming, ma migliorabili in quanto a risoluzione complessiva e rumore; anche a valori ISO contenuti si nota un po’ di rumore cromatico. Nelle zone uniformi, come il cielo, è possibile notare una grana evidenziata anche da una notevole accentuazione dei dettagli, visibile nei contorni delle immagini, nonché da una compressione JPEG evidente. Il risultato sono immagini comunque gradevoli, buone per le stampe tradizionali (10×15, 15×19 cm e forse anche di più), ma che negli ingrandimenti esasperati non reggono certo il confronto nella risoluzione dei dettagli e nel controllo degli artefatti con le prestazioni tipiche di una reflex.
Meno pixel più definiti sarebbe stata una scelta preferibile, soprattutto per allontanarsi dal terribile trend avviato proprio dagli smartphone, con i loro micro sensori inzeppati di pixel. (che oltretutto, all’aumentare della sensibilità, già a partire da ISO 200 offrono una perdita visibile di dettaglio causata dall’aumento del rumore e dall’intervento dell’apposito filtro; in genere arrivare a ISO 1600 e 3200 non è consigliabile, ed anche la sensibilità ISO 800 andrebbe usata con cautela).
NATA PER LA RETE
La condivisione delle immagini, e ci mancherebbe altro, è quanto di più facile si possa pensare. Una volta scattata la foto, è sufficiente cliccare il tasto di share sul touch screen, selezionare la modalità opportuna (in funzione delle app installate) ed immediatamente il materiale verrà caricato in rete. Grazie al mobile broadband non dobbiamo neanche aspettare di trovare una Wi-Fi aperta in prossimità…
È sufficiente scegliere un piano tariffario adatto (ormai ce ne è per tutti i gusti e le tasche) e via. Attivando Dropbox, poi, possiamo assicurarci che le foto vengano caricate direttamente nell’archivio in rete, dopo lo scatto, così da eliminare qualsiasi rischio di perdita di dati (o di esaurimento della memoria…). Naturalmente una combinazione così avida di energia come quella implementata nella Galaxy Camera, con il display da 4.8”, le connessioni Wi-Fi e 3G/HSPA always on, non possono che pesare sulla durata della batteria, che non è certo fenomenale.
Come per ogni smartphone che si rispetti bisognerà ricordarsi di caricare l’apparecchio ogni sera e, soprattutto, evitare di utilizzare troppo la rete per non rischiare di rimanere senza fotocamera. L’alternativa è acquistare una seconda batteria per garantirsi una giornata intensa di caccia fotografica indisturbata.
E veniamo alla valutazione del rapporto qualità/prezzo della EK-GC100. Se si punta alla qualità di immagine ‘pura’, alla cifra richiesta probabilmente si può ottenere di più (anche dallo stesso costruttore), ma è chiaro come la Galaxy Camera sia rivolta all’utente più avido di condivisione.
Quindi la macchina va giudicata principalmente per le sue peculiarità; si tratta in un certo senso di un ‘prototipo’ di una nuova categoria di prodotti, per la quale comunque la EK-GC100 costituisce al momento una soluzione perfetta nel suo genere.
FOTOCAMERA SAMSUNG GALAXY CAMERA EK-GC100
Costruttore: Samsung – Corea
Distributore: Samsung Electronics Italia Spa – Via Donat Cattin, 5 Cernusco sul Naviglio 20063 (MI), tel. 0292189, www.samsung.com
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
Sensore: 16.3 Megapixel, BI CMOS
Obiettivo: Zoom ottico 21x (4.1 – 86.1mm), f/2.8 – 5.9
Otturatore: 16 – 1/2000 s
Flash: Xenon Sensibilità: ISO 100 – 3200
Display: 4.8” HD Super Clear LCD, 1280×720, Gorilla Glass 2
Foto: 4608×3456, 4608×3072, 4608×2592, 3648×2736, 2592×1944, 1984×1488, 1920×1080, 1024×768 Video: Full HD 1920×1080 30 fpx, 720p60/30, 480p60/30, 240p30, 768×512 x120fps
Processore: Quad Core 1.4 GHz, Exynos 4412
Memoria: 8GB, espandibile 32 GB microSD
Connettività WiFi: 802.11 a/b/g/n HT40 2.4 & 5 GHz
Connettività 3G: HSPA+ 21 Mbps/5,76 Mbps , 800/900/1900/2100 MHz
Sensori: accelerometro, geo-magnetico, giro Connettività Blutooth: 4.0
Funzioni rete: DLNA, AllShare, Group Cast
Posizionamento: A-GPS + GLONASS
Uscita HDMI: micro HDMI 1.4
Porta USB: micro USB 2.0 HS
Batteria: 1650 mAh (340 scatti, 90 min video CIPA)
Dimensioni: 128.7 x 70.8 x 19.1 mm Peso: 300g
LA PAGELLA
ESTETICA 7/10
Di aspetto alquanto particolare, la macchina sembra la combinazione di più dispositivi. Sicuramente vista sotto sopra può essere scambiata per uno smartphone.
COSTRUZIONE 9/10
Un prodotto ben rifinito. Il display è robusto e molto gradevole al tatto e lo châssis combina al meglio plastica e metallo.
VERSATILITÀ 10/10
Premiamo la combinazione vincente di funzioni fotografiche e di connettività alla rete. Di fatto sono due prodotti in uno. Come smartphone, manca solo la possibilità di fare una normale telefonata… Come fotocamera compatta la ricchezza funzionale è massima.
PRESTAZIONI FOTO 7/10
La sezione smartphone meriterebbe un 10, ma valutiamo questo apparecchio più come fotocamera, dalla quale ci saremmo aspettati qualcosa di più sotto il profilo della risoluzione e della nitidezza effettiva delle immagini.
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO 7/10
In questo caso è la novità, oltre che la combinazione di due prodotti, a tirare su il prezzo. Per una fotocamera il prezzo di listino è elevato, ma le funzionalità sono tante e la versatilità dell’apparecchio è unica nel suo genere, almeno per il momento.
PRO
✔ Escursione focale ampia
✔ Smartphone evoluto
✔ Connettività ubiqua WiFi/hspa
✔ Versatilità complessiva
CONTRO
✔ Rumore elevato
✔ Nitidezza migliorabile
✔ Durata batteria
✔ Ergonomia