Esce il 15 gennaio nelle sale italiane l’ultimo cult di Ridley Scott, Exodus-Dei e re, rivisitazione – anche in chiave tridimensionale – del classico kolossal di Cecil B. De Mille del 1956
Sono quasi passati 60 anni da quel lontano 1956 che vide il debutto del maestoso I dieci comandamenti di Cecil B. De Mille, con Charlton Heston (Mosè) e Yul Brinner (il Faraone) e un altro guru del cinema odierno come Ridley Scott si cimenta oggi nell’impresa, con Exodus-Dei e re.
L’impresa è quella di dare un volto e una storia al grande condottiero che portò il popolo ebraico fuori dalla schiavitù dell’Egitto circa 3000 anni fa; il tutto con l’ausilio dei più moderni effetti speciali (categoria per la quale ebbe l’Oscar già la pellicola del ’56) e anche del 3D.
C’è da aspettarsi dunque uno spettacolo di gran classe, per il budget messo in campo – produce e distribuisce 20th Century Fox – per l’autorevolezza del regista e la bravura dei protagonisti (Christian Bale è Mosè, attorniato da Joel Edgerton, Aaron Paul, Ben Kingsley, Sigourney Weaver) e, come dicevamo, per un aspetto tecnico che certamente può fare la differenza