Esclusiva mondiale! La prima camera 16K ‘da favola’!

Camera 16K

Frutto di una joint venture in seno alla neonata ’16K Japan Association’, ecco la primissima immagine del prototipo di preproduzione della 16K camera. Dal nostro corrispondente a Tokio

Tokio, 1 aprile 2019. Non è stato facile convincere i vertici assoluti delle principali aziende mondiali di elettronica, riunite nella neonata 16 K Japan Association (inutile fare nomi: ci sono tutti i top player storici del Sol Levante) a farci dare un’occhiata al prototipo della prima macchina capace di riprendere all’astronomico valore di 16K!

Il bello del progetto è che si tratta davvero di una ‘associazione’ di talenti. A quanto sembra, dalle scarse notizie che siamo riusciti a reperire, il sensore (di taglia UltraXL) è prodotto da Sony, mentre la meccanica interna è ad opera di Panasonic. L’elettronica di base sembra sia fornita da JVC, del resto appartenente al gruppo Matsushita come Panasonic, mentre le ottiche sono studiate congiuntamente da Canon, Nikon e Fujifilm.

Mistero sul supporto previsto, che dovrà essere capiente e veloce; si parla di una nuovo formato di scheda di memoria, denominato SSDDSS, per il quale sono previsti due slot. Sembra peraltro che sia disponibile internamente un dispositivo di back up su nastro, con le vecchie cassette Stereo 4 (le musicassette di una volta) che sembra possano diventare le LTO del futuro.

La cosa più interessante, in ogni caso, è ben visibile dall’immagine esclusiva che pubblichiamo. Stiamo parlando dell’assenza totale di comandi: per controllare la macchina basta infatti parlarle, possibilmente con dolcezza (si tratta pur sempre di una videocamera, una signora). I controlli vocali faranno il resto.

E non è tutto: in ossequio alle mode, pardon tendenze, del momento, la macchina permette non solo di telefonare ma di comunicare a tutto tondo. In collegamento ad internet, offre scorciatoie per i servizi davvero essenziali, e permette dunque di avere accesso immediato a tutti i siti di fake news, alle raccolte di selfie, ai video più inutili, alle pagine di gossip, e naturalmente offre la possibilità di fornire i propri dati sensibili gratuitamente ad associazioni, social network e simili, per garantirsi una buona dose di cybercrimini a proprio danno (questa possibilità, in effetti, non è una novità, dato che finora bastava attivare un qualsiasi rapporto con la maggior parte di siti & social, per essere sicuri di cedere i propri dati gratuitamente e all’infinito).

Altra possibilità inedita, quella di poter oscurare, stile parental control, tutti i siti ufficiali, seri, perbene, socialmente utili e via discorrendo. Questi sono di fatto considerati usi impropri delle potenzialità del web, che invece come sappiamo, va utilizzato per scopi tutt’altro che nobili, per tirare fuori il peggio di sé.

Infine, la macchina (dotata di un’intelligenza artificiale davvero sviluppata) verrà lanciata con lo slogan ‘voi date gli ordini, noi facciamo il resto’. Dopo essersi accomodato in poltrona, infatti, tutto quello che deve fare il regista è pensare a cosa vuole ottenere e quindi impartire l’ordine: ad esempio ‘clip, 5 minuti’, oppure ‘documentario, 20 minuti’, o ancora ‘commedia romantica, 90 minuti’. Basta aggiungere ‘azione’ perché la macchina – o meglio, la sua Intelligenza Artificiale – scelga autonomamente tempo, diaframma, inquadratura, sfocatura, livelllo del bokeh, e quant’altro necessario alla realizzazione dell’opera.

Niente male, per questo autentico ‘pezzo di ferro’, no? E ricordate che è studiato per dare il meglio di sé con il cinema fantastico…

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