Ennio (recensione Blu-ray Disc)

Ennio Blu-ray

Secondo l’Enciclopedia del Cinema Treccani, “Con il termine documentario si intende, nell’uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, ma anzi con disponibilità verso gli accadimenti, e senza attori”.

Un film senza esplicite finalità di finzione, in estrema sintesi, ma pur sempre un film! Per gran parte degli spettatori, soprattutto giovani, “documentario” in realtà è sinonimo di poca azione, spettacolo noioso, voce narrante monotona. In effetti, questa è stata per lungo tempo la cifra stilistica tipica di molti documentari, e bisogna anche considerare che tale genere cinematografico viene praticato spesso da giovani videomaker one-man-band alle prime armi. Content creator, come si dice oggi, che se da una parte possono esprimersi in un’opera che può fare a meno di veri attori e ampia troupe, per evidenti limiti strutturali (leggi budget e personale), difficilmente riescono a realizzare un capolavoro. Generalizzare è sempre sbagliato, ma è vero che, almeno fino a un po’ di tempo fa, raramente sono state presentate opere in grado di far emozionare gli spettatori, e tale situazione può aver contribuito ad una “cattiva fama” del documentario. Tutto questo poteva aver senso in passato, ma oggi basta guardare qualsiasi documentario ‘moderno’, quando è realizzato come si deve – che si tratti di strutture minime e produzioni di ampio respiro – per restare inchiodati allo schermo ed entrare in prima persona nella storia.

In genere, quasi tutti i documentari sono prodotti per la TV, e dunque trovano abitualmente spazio nelle programmazioni televisive, anche se ci sono le doverose eccezioni. Pensiamo, ad esempio, all’oggetto di questa recensione, guarda caso proprio un film documentario. Presentato all’ultima edizione della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Ennio non è né un documentario, né un film qualsiasi.

Ennio Morricone BD

In primis, Ennio è diretto da un certo Giuseppe Tornatore, e anche questo non è un caso. Tornatore, in circa quattro decenni di carriera, ha girato una dozzina di film e quasi altrettanti documentari; il suo successo più noto è un film-icona sul cinema, quasi un manifesto della settima arte, anzi dell’eternità della settima arte: Nuovo Cinema Paradiso. Un film premiatissimo, che si è aggiudicato Oscar e Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes, la cui colonna sonora è firmata… Ennio Morricone.

Insomma, come recita l’incipit de L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez, “Era inevitabile”. Era inevitabile, ancora una volta, che Tornatore raccontasse il cinema, il grande cinema, ma questa volta il regista sceglie la chiave della musica, con un “attore dilettante” straordinario, Ennio Morricone, e tante star come attori non protagonisti. Qualche nome? Registi italiani (Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Enzo G. Castellari, Giuliano Montaldo, Sergio Sollima, Paolo e Vittorio Taviani, Carlo Verdone, Lina Wertmüller, oltre allo stesso Tornatore), stranieri (Clint Eastwood, Roland Joffé, Wong Kar-Wai, Barry Levinson, Terrence Malick, Oliver Stone, Quentin Tarantino), cantanti, musicisti e compositori (Caterina Caselli, Mychael Danna, James Hetfield, Quincy Jones, Nicola Piovani, Bruce Springsteen, John Williams, Hans Zimmer, Zucchero), e certamente ci siamo dimenticati di qualcuno…

Insomma, un cast stellare, diretto da un regista davvero cinéphile, con un attore-conduttore che racconta la sua vita in musica, dagli esordi come trombettista per obbedienza al padre, alla creazione delle prime colonne sonore e al lavoro come arrangiatore di musica leggera. La visione di Ennio fa scoprire situazioni di cui forse pochi oggi sono a conoscenza. Ad esempio, che Morricone nei primi anni ’60 è dietro ad alcune “canzonette”, in realtà successi commerciali che hanno fatto epoca: nel 1962 arrangia Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo, primo successo di Edoardo Vianello, e poi l’anno successivo Abbronzatissima e O mio Signore (1963), Hully gully in 10/Sul cucuzzolo (1964) e Sapore di sale di Gino Paoli. Ancora, nel 1966, compone (con Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo come autori del testo) Se telefonando, il notissimo successo di Mina.

Ennio Morricone BD

La fama di Morricone presso il grande pubblico però arrivò probabilmente, sempre in quegli anni, con i film dell’amico-compagno di scuola Sergio Leone, il regista dei cosiddetti spaghetti western (a partire da Per un pugno di dollari, 1964), noti ed apprezzati in tutto il mondo anche grazie alle musiche. Da allora, ai giorni nostri o quasi, c’è tutta una storia ricchissima, che Ennio permette di apprezzare in pieno, anche se un film non può certamente raccontare tutti i dettagli della vita di una persona capace di scrivere più o meno 500 colonne sonore…

Un film che si vede (e si sente, ovviamente) tutto d’un fiato – grazie anche all’espressività di Morricone nelle spiegazione di alcune frasi musicali o momenti di vita – nonostante una lunghezza superiore alla media (216 minuti)

In conclusione, Ennio non è solo un tributo ad un musicista versatile e coinvolgente come pochi nell’intera storia della musica: è un inno all’arte, anzi alle arti. Una storia del cinema mondiale degli ultimi 50 anni raccontata per immagini e soprattutto per suoni, una testimonianza concreta – o forse solo una speranza, un incitamento – del concetto espresso dal principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij: ”La bellezza salverà il mondo”.

Dal punto di vista tecnico, il Blu-ray offre una resa ottimale del materiale di recente produzione, ma anche nei momenti più datati la riproduzione audio e video è sempre all’altezza della situazione. Gli extra prevedono il trailer, un’intervista a Tornatore e i filmati di backstage e Ennio: la democrazia dei suoni. A completare il tutto, un libretto di approfondimento con testi e foto.

In una parola, anzi due: davvero imperdibile! (S.B.)

Ennio Blu-ray

Ennio
Documentario – Lucky Red/Koch Media
di Giuseppe Tornatore;
2021; 156’; Dolby Digital 5.1 e 2.0 (italiano; sottotitoli italiano); 2,35:1; 19,90 €

Film: 8/10
Wow 7/10
Tecnica 8/10
Extra 9/10
Overall 9/10

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