Un magnifico libro, un viaggio emozionante nell’Italia del dopoguerra, grazie agli archivi delle Ferrovie dello Stato, che conservano un ricco patrimonio storico e documentario con migliaia di fotografie, documenti, pellicole
Immagini bellissime e struggenti, scattate dagli stessi ferrovieri, quelle presentate nel libro edito da Rizzoli che svela gli archivi fotografici delle Ferrovie dello Stato. Centinaia di foto in bianco e nero (ma non solo) di immediato impatto e potenza espressiva, che hanno davvero il sapore di un libro di Storia e ci parlano di un’altra Italia, ancora giovane e ferita ma piena di fermenti e di sogni, che si affidava alla forza e all’ingegno di uomini magari rudi, ma di gran cuore (“uomini di ferro”, per l’appunto), per trovare il suo riscatto.
Il treno è dunque un’icona perfetta per raccontare la nostra società e la sua evoluzione, dai viaggi della speranza che hanno rivoluzionato il fattore umano tra nord e sud alla tante parole che hanno sempre speso i poeti per raccontare l’ebbrezza del mondo che si apriva ai loro occhi dai finestrini…
In fondo, nella vita di ciascuno di noi c’è un treno, che sia quello dei bambini che sognavano con i loro trenini in miniatura, oppure dei ragazzi più grandi che lo avevano come simbolo di passione e di libertà. Come scrive nell’introduzione Ferruccio de Bortoli, “questo libro è un viaggio nell’immaginario di ogni lettore, perché il treno non è solo un mezzo di trasporto, ma anche uno scrigno di ricordi e il suo fascino non conosce l’usura del tempo, né l’avanzare delle tecnologie. Le vecchie locomotive continuano a sferragliare e sbuffare nella nostra memoria”.
Di uomini e ferro
Viaggio negli archivi fotografici delle Ferrovie dello Stato
Rizzoli lllustrati
Introduzioni di Mauro Moretti e Ferruccio de Bortoli
23,5 x 31 cm
65.00 euro
Electa
Nella foto sopra al titolo, squadra rialzo di Torino, 1932 © Archivio Fondazione FS Italiane