L’edizione dei noti premi cinematografici italiani, quest’anno, ha visto un ex-aequo nella categoria “direzione della fotografia”, con Daria D’Antonio e Michele D’Attanasio. Dopo l’inverstista – evidentemente di buonaugurio – alla D’Antonio sul numero148 di Tutto Digitale, arriva quella con D’Attanasio sul prossimo numero 150!
Di recente, e in presenza, si è svolta la cerimonia di premiazione dei premi cinematografici David di Donatello, assegnati dall’Accademia del Cinema Italiano fin dal 1950. Un riconoscimento unico per il cinema italiano, in qualche modo una sorta di Oscar per le varie categorie.
Una iniziativa che abbiamo sempre seguito con interesse, anche perché abbiamo già avuto il piacere, in passato, di vedere trionfare registi e dop “nati e cresciuti”, se ci permettete il termine, con la lettura di Tutto Digitale. Nell’edizione trasmessa sul canale RAI 2 di ieri, invece, la soddisfazione à stata quella di vedere premiati per il settore della direzione della fotografia, ex aequo, Daria D’Antonio e Michele D’Attanasio, rispettivamente per È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Freaks out di Gabriele Mainetti. E, per coincidenza, anche questi due nomi sono legati in qualche modo alla nostra rivista.
Il nostro Ludovico Cantisani aveva intervistato infatti Daria sullo numero 148, intuendo che il suo lavoro sarebbe stato apprezzato, e siamo stati contenti di non aver avuto torto. In quanto a D’Attanasio, al suo secondo David (il primo è arrivato nel 2017, per Veloce come il vento), si tratta non solo di un collaboratore di Tutto Digitale fin dal 2010, prezioso per il lancio di Italian Cinematographer, ma anche e soprattutto di un amico. Che fra l’altro, durante la premiazione, insieme ai ringraziamenti di rito ha avuto parole di incoraggiamento per i ragazzi che, come lui, vengono dalla provincia, con tanti sogni nel cassetto: “(…) provate a fare le vostre cose, che poi ce la farete!”.
Il concetto, nell’intervista esclusiva che leggerete su Tutto Digitale 150 in arrivo nei prossimi giorni, è più articolato, e chissà che i suggerimenti di D’Attanasio non possano rivelarsi utili a un futuro vincitore dei David di Donatello!