Dal 16 al 19 giugno, in occasione di MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, sponsorizzato da 3M, sarà esposta presso il Teatro Strehler di Milano la mostra fotografica “Chiara Samugheo, l’apparenza e il senso”. L’esposizione, promossa da Fondazione 3M, sarà una raccolta di scatti di Chiara Samugheo, fotografa italiana scomparsa nel gennaio di quest’anno, nota per essere stata negli anni Sessanta e Settanta la fotografa delle dive, attrici, cantanti e soubrette legate al mondo del cinema.
Nonostante il passare del tempo, i ritratti delle celebrità di Chiara Samugheo hanno mantenuto intatta la loro forza comunicativa, perché realizzati con una forte impronta personale. Nei suoi scatti traspare infatti l’instaurarsi di un dialogo con i soggetti immortalati, con cui spesso la fotografa ha stretto autentici legami di amicizia, riuscendo ad andare oltre le personalità delle star per catturare la loro autenticità di donne.
Quando immortala le dive, inoltre, Chiara Samugheo ha in mente una chiara poetica compositiva: predilige gli ambienti esterni, colori caratterizzati da forti contrasti e l’uso del formato quadrato, che conferiscono alle sue composizioni una sensazione di grande armonia. Tra le star fotografate anche Monica Vitti e Raffaella Carrà, artiste italiane amatissime e icone di libertà senza tempo, i cui ritratti si potranno ammirare durante la mostra.
Nata a Bari nel 1935, Chiara Samugheo si trasferisce nel 1953 a Milano, dove inizia a frequentare l’ambiente intellettuale di Enzo Biagi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Giorgio Strehler, costruendosi un solido retroterra culturale. A Milano conosce anche il famoso fotografo Federico Patellani, e presto inizia a lavorare con lui dando il via alla sua ascesa nel mondo della fotografia. Nel corso degli anni, Samugheo si è affermata nei più importanti ambienti dello spettacolo, fotografando le star di fama mondiale per le più note riviste e periodici internazionali. Oltre che in Italia, ha lavorato anche a Hollywood, in Spagna, Russia e Giappone, per poi aprire nel 1987 il suo atelier a Nizza.
Tutte le opere esposte in “Chiara Samugheo, l’apparenza e il senso” provengono dall’archivio fotografico della Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. La mostra sarà aperta al pubblico negli orari degli spettacoli presso il Teatro Strehler, in Largo Greppi 1, Milano.