Come scattare una foto ai fuochi d’artificio

Diciamo innanzitutto che la fotografia di fuochi d’artificio è un genere piuttosto difficile, ma certamente affascinante, e che per ottenere buoni risultati è necessario un mix di attrezzatura adeguata, attenzione e… fortuna

Ne parliamo in dettaglio nella Posta Tecnica su Tutto Digitale 106, disponibile in versione elettronica o cartacea, in tutte le edicole: qui intanto alcuni consigli di base.

Una reflex o mirrorless di ultima generazione, con sensore di taglia almeno APS-C e buona resa alle basse luci, costituisce una buona base di partenza, al quale associare un obiettivo piuttosto luminoso, moderatamente grandangolare o comunque ‘normale’ (cioè 50 mm o focale equivalente).
Indispensabile un treppiede – e magari uno scatto flessibile, un telecomando, o comunque un comando a distanza tramite smartphone collegato alla fotocamera – che però, se da un lato garantisce la necessaria stabilità, dall’altro in qualche modo ‘blocca’ l’inquadratura; occorrerà quindi prevedere il giusto puntamento nel cielo.
Bisogna ‘indovinare’ l’inquadratura, e allo stesso modo azzeccare l’esposizione; anche per questo, converrà effettuare qualche prova con i primissimi lanci, in maniera da essere pronti nel momento del pieno dello spettacolo pirotecnico.

In linea di massima, il fuoco va regolato su infinito, la sensibilità impostata su valori medi per trovare un compromesso fra rumore e capacità di cattura e il diaframma abbastanza chiuso, per un’ampia profondità di campo e la miglior resa delle ottiche a valori ‘medi’ di apertura.
Dato che la scena da inquadrare è scura, converrà tendere alla sottoesposizione, per evitare il rischio di immagini troppo luminose, magari provando a compensare l’esposizione, provando con -1 o -2 stop.
Si prova a scattare con tempi lunghi, a partire da una frazione di secondo fino a qualche secondo o addirittura decina di secondi, utilizzando tempi anche lunghi, se non le pose B e T. Opzioni che permettono di ottenere anche risultati spettacolari, ma espongono al rischio-vibrazioni.
A questo punto, conviene iniziare a scattare ed osservare con attenzione i risultati ottenuti, al fine di cambiare eventualmente inquadratura, fuoco, impostazioni. Considerando poi che i fuochi d’artificio tendono a scomparire un momento prima o dopo di quel che ci si aspetta, può valere la pena di usare la modalità di scatto continuo; ci saranno certamente diversi sprechi, ma probabilmente, alla fine, nel mucchio resterà anche qualche bella immagine.

Nella foto, un bel fuoco d’artificio utilizzato come ‘soggetto’ per i TV Flat Sony di ultima generazione.

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