Notato nulla sulla copertina e nei test del nuovo numero 114 di Tutto Digitale ? Sì, tre ‘bollini’ inediti, ultrasintetiche ‘certificazioni di qualità’ di Tutto Digitale, realizzati sulla scorta di una consuetudine di scuola inglese
Tutto Digitale è entrato nei venti anni di pubblicazione, ma non rinuncia all’evoluzione continua, all’essere costantemente ‘in progress’ nel tentativo di essere sempre al passo dei tempi, se non di precederli, ed in ogni caso di cercare di guardare sempre ‘oltre’.
Così, anche in questo periodo pre-estivo, ecco apparire sulla rivista una piccola-grande novità. In realtà non si tratta di una vera novità assoluta, ma solo di una novità per il nostro paese e il nostro settore. Stiamo parlando infatti di una consuetudine di scuola inglese, ovvero del fornire un’indicazione, o meglio una ‘certificazione di qualità sintetica, comprensibile a prima vista, attraverso l’utilizzazione di bollini colorati con le definizioni appropriate.
E così, ecco questi bollini, ‘best buy’, ‘over the top’ ed ‘editor’s choice’, di colore diverso ed accompagnati da alcune stelle. Nella tradizione di scuola inglese, in genere le stelle sono fissate, in numero di 5. Visto che da noi ‘cinque stelle’ corrisponde ad un movimento politico, per di più nato nel segno del ‘vaffa’, ovvero in qualche modo ‘contro’, senza voler minimamente affrontare il discorso politico – fuori luogo in questa sede – abbiamo preferito evitare malintesi o segnali di protesta per un bollino che invece deve testimoniare un’approvazione, il gradimento di una situazione.
Così, abbiamo scelto di limitarci a tre stelle, ispirandoci alle valutazioni dei migliori ristoranti secondo la nota Guida Michelin, ma – a differenza della citata scuola inglese nell’hi-tech – indicando per ogni apparecchio una valutazione di valore crescente da uno, due o tre stelle. In altre parole, ogni categoria presenterà anche tre livelli distinti, per segnalare altrettanti ‘indici di gradimento’.
Diamo un’occhiata da vicino alle varie categorie.
‘Best buy’, letteralmente ‘miglior acquisto’, è un bollino di colore blu vivace, ed indica un prodotto che, al momento della prova, e per il prezzo di mercato di quel momento, è caratterizzato da un rapporto qualità/prezzo conveniente. Una stella indica un apparecchio che è certamente un buon acquisto, più conveniente della media dei concorrenti diretti. Due stelle indicano che il prodotto considerato è un ottimo acquisto, decisamente fra i migliori della categoria. Tre stelle, infine, indicano che l’oggetto considerato è certamente ai vertici della categoria per il rapporto qualità/prezzo, e che probabilmente è l’affare del momento.
‘Over the top’ è una frase che possiamo tradurre con ‘straordinario’, ‘il meglio’, ‘eccezionale’, ‘oltre la cima’, ‘esagerato’, insomma qualcosa che è definibile decisamente al massimo livello, a livello di pura eccellenza; in questo caso il bollino è di colore verde brillante. Una stella identifica un apparecchio che, al momento della prova, vanta caratteristiche tecniche e/o funzionali superiori a quelle della media dei concorrenti diretti; due stelle indicano qualità ben superiori alle media; tre stelle, infine, segnalano che il prodotto considerato costituisce una scelta ai vertici della categoria tout court, se non il vertice assoluto.
‘Editor’s choice’, non a caso, è un bollino con il fondo rosso, il colore della passione. Un bollino che merita qualche parola in più, essendo più legato all’emozione che alla ragione.
Iniziamo con il dire che, contrariamente a quanto verrebbe da pensare, in inglese ‘editor’ non vuol dire editore (che è ‘publisher’), ma si traduce con una certa varietà di significati, da tecnico di montaggio (operazione che appunto si definisce editing) a direttore in genere. In campo giornalistico, editor è il direttore (o il direttore responsabile) della pubblicazione. Dunque, ‘Editor’s choice’ rappresenta una scelta personale del direttore, diversa oppure coincidente rispetto a quella della redazione. Ci spieghiamo meglio. Il redattore-tester (o i redattori-tester, per gli apparecchi più complessi), si prende carico della prova dall’inizio alla fine, ‘vivendo’ con l’apparecchio giorno e notte, magari portandoselo a casa o in viaggio per testarlo nelle condizioni più disparate.
Il direttore di Tutto Digitale, per tradizione, al termine della prova ufficiale ama organizzare un incontro vis-à-vis con il redattore/tester e il prodotto in normale funzionamento, per avere qualche ragguaglio generale. Successivamente si dedica ad una prova personalizzata del prodotto, certamente più breve e meno approfondita di quella ‘ufficiale’, ma mirata comunque a cogliere alcuni aspetti significativi del prodotto. Il tal modo, il direttore riesce a crearsi un’opinione personale, che può essere considerata quella di una persona di grande esperienza, che basa la sua valutazione anche su gusti personali, fattori emotivi non facilmente definibili, in qualche modo sull’affinità elettiva con l’apparecchio.
Un po’ come in una storia d’amore che si rispetti, può capitare il colpo di fulmine, o invece il sentimento può esplodere nel tempo. E, sempre volendo restare sulla metafora dell’amore, ricordando che la perfezione non esiste né fra gli esseri umani, né tantomeno fra gli apparecchi, l’editor’s choice rappresenta il legame far uomo e macchina ‘oltre’ i difetti reciproci, o meglio nella consapevolezza dell’accettazione dei limiti. Opinione soggettiva che è certamente basata sui fatti obiettivi, almeno quelli principali, ma che è inevitabilmente personalizzata sulla natura individuale, dati che si tratta appunto di una valutazione personale, che può coincidere o meno con quella ‘ufficiale’ della rivista.
Per la natura intrinseca della cosa, in questo caso non ci sono valutazioni da uno a tre stelle, ma solo a tre stelle, a testimoniare che l’apparecchio considerato (proprio come il proprio amore) piace davvero – con tutti i suoi difetti, i suoi limiti, magari il costo esagerato e così via. Una valutazione di ‘cuore’ (o di ‘pancia’, come va di moda dire oggi), in qualche modo, che si aggiunge e quelle consuete, più di ‘cervello’.
C’è da segnalare che, almeno in linea teorica, il test di un apparecchio potrebbe portare tutti e tre i bollini, nel caso di un oggetto al tempo stesso di caratteristiche superiori ma di prezzo assai conveniente che sia piaciuto molto anche al direttore…
Per concludere, segnaliamo anche la novità di un quarto bollino, questa volta non mutuato dalla tradizione di scuola inglese ma oggetto delle nostre riflessioni. Un bollino che ha simile impostazione degli altri, ma è identificato da un color giallo acceso e dalla scritta ‘Wanted’ in nero anziché bianca bordata in nero, a significare l’appartenenza alla stessa rivista ma a un’iniziativa diversa.
Come è scritto nello stesso bollino, ‘Wanted’ identifica ‘il test più richiesto dai lettori’. Gli iscritti alla newsletter, come spiegato in altra notizia, possono segnalare i prodotti che desiderano veder provati.
Compatibilmente con le esigenze redazionali e quelle delle aziende coinvolte, le segnalazioni saranno prese in attenta considerazione per scegliere gli apparecchi da testare numero dopo numero…