Compatta, leggera e pratica: così Canon presenta la nuova EOS RP, nuova nata della famiglia mirrorless Full Frame lanciata lo scorso settembre con la EOS R. Una proposta più conveniente, che offre comunque la possibilità di utilizzare anche l’ampia gamma di ottiche Canon EF e EF-S oltre che le nuove RF-mount
Mentre non cessa l’interesse dei fotografi esperti e professionisti nei confronti della mirrorless full frame Canon R, presentata sul mercato alcuni mesi fa, il costruttore giapponese lancia un nuovo prodotto. Stiamo parlando della neonata EOS RP, che sostanzialmente, rispetto alla capostipite, si presenta più ‘leggera’, nel costo e nell’ingombro. Il tutto, senza grandi privazioni tecniche e pratiche: la EOS RP infatti appartiene a pieno titolo all’ecosistema ‘R’.
Iniziamo a dare un’occhiata al corpo macchina, che pesa meno di mezzo chilogrammo (per la precisione, 485 grammi, scheda e batteria comprese), grazie anche all’adozione di uno châssis in lega di magnesio. Una macchina leggera, ma adeguatamente robusta, studiata per resistere a polvere e umidità grazie all’impiego di materiali sigillanti.
L’impostazione ricorda quella della EOS R, con impugnatura comoda; la macchina dispone di mirino elettronico (da 0.39”, di tipo OLED, da 2,36 MP e copertura al 100% della scena) e monitor touch screen da 3″, orientabile (sempre utile per effettuare riprese difficili). La RP dispone di varie modalità creative, e permette ampie possibilità di personalizzazione dei controlli. Curiosamente, sul frontale spicca la lettera ‘R’, come sulla capostipite, mentre RP appare solo sul piano superiore. Da una parte, questo certifica l’appartenenza totale dei modelli alla filosofia R, dall’altra può alimentare confusione…
Naturalmente, la nuova RP è compatibile con gli accessori EOS di ieri e di oggi, dal flash Canon Speedlite 470EX-AI con funzione AI Bounce all’impugnatura EG-E1 presentata in concomitanza con la macchina, oltre che con le classiche ottiche Canon EF ed EF-S (con adattatori) e naturalmente le nuove RF.
Diamo ora un’occhiata alla dotazione tecnica. Per iniziare, la ‘piccola’ è dotata di un sensore CMOS full frame da 26.2 MP accompagnato al processore Canon DIGIC 8 di ultima generazione: un’accoppiata che la casa giapponese ritiene perfetta, e che offre diversi vantaggi. Un esempio? A vantaggio dell’uso in condizioni difficili di illuminazione, giocano una sensibilità ISO 100-40.000 – espandibile fino a 102.400 – e l’adozione del sistema Dual Pixel CMOS AF: il risultato, a quanto dichiara Canon, offre margini per scattare in totale sicurezza fino a -5 EV (con obiettivi F/1,2 in modalità One Shot).
Altro vantaggio dell’accoppiata sensore/processore, la possibilità di realizzare riprese video con varie opzioni tecniche e pratiche. La EOS RP offre risoluzione 4K @ 25 fps (Full HD @ 60 fps), time lapse 4K, Movie Servo AF e video HDR, oltre al Video Snapshot (una funzione per creare la sintesi video, combinando 4, 6, o 8 clip). Per quello che riguarda la messa a fuoco, c’è la tecnologia Dual Pixel CMOS AF disponibile in FHD (il contrasto AF è usato per il 4K) e il rilevamento dei volti. Sempre a proposito di riprese, in particolare di quelle a mano libera, c’è un sistema integrato di stabilizzazione (IS Filmato Digitale) a 5 assi.
Per finire con la parte video, qualche nota sulla sezione audio a disposizione per le riprese, che offre connessioni mic e phones; due prese utili per utilizzare un microfono esterno ad hoc ed avere a disposizione il monitor in tempo reale in cuffia.
Torniamo ad analizzare le caratteristiche ‘photo’. La macchina – dotata di un sistema di stabilizzazione definito Dual Sensing IS – offre uno scatto a raffica fino a 5 fps (4 fps in modalità Servo AF), con un una capacità di buffer illimitata – sia con file JPEG che RAW – su SD UHS-II, fino al riempimento della scheda.
La EOS RP, per la messa a fuoco, dispone di Dual Pixel CMOS AF, che permette una messa a fuoco automatica in soli 0,05 secondi, con fino a 4.779 posizioni AF selezionabili su un’area pari a 88% x 100% dell’inquadratura.
Per il fuoco sono a disposizione funzioni come il Rilevamento Occhi AF (in modalità Priorità Viso, anche in Servo AF), lo Spot AF (per la macrofotografia), mentre le altre modalità, adatte a situazioni diverse, comprendono 1 punto AF, punto allargato AF e Area AF . Possibile anche il bracketing della messa a fuoco; una singola pressione sul pulsante di scatto attiva una rapida sequenza di scatti, con varie posizioni del fuoco regolate automaticamente; successivamente, con il software Digital Photo Professional (per PC o Mac) si fondono gli scatti in un’unica immagine di profondità estesa.
La nuova macchina offre la memorizzazione sul nuovo formato RAW CR3 a 14 bit, oltre a un’opzione RAW ‘light’. Questa permette di ridurre le dimensioni del file (40% circa rispetto al RAW standard) senza rinunciare alle opzioni offerte dal formato.
Non è tutto qui, perché le funzioni disponibili sono ancora numerose, dalla possibilità di correzione DLO (Digital Lens Optmizer, applicata automaticamente agli obiettivi RF ed estensibile sino a cinque obiettivi EF) alle connessioni senza fili, alla possibilità di gestione dei comandi a distanza.
Insomma, un prodotto interessante, sul quale torneremo certamente, in vendita dal 27 febbraio 2019 al prezzo suggerito di 1.569 euro.