Canon EOS R5 e EOS R6, mirrorless full frame over the top

Canon EOS R5

Finalmente presentate, e presto disponibili nei negozi, ecco le nuove mirrorless full frame Canon EOS R5 ed EOS R6. Due fotocamere basate, come indica anche la sigla, sull’RF-mount, due macchine che si impongono immediatamente all’attenzione di appassionati esigenti e professionisti, fra riprese in 8K (DCI 8192 x 4320, RAW 9182 x 4320, UHD 7640 x 4320) della R5 e molto altro…

Chi ci segue abitualmente di certo conosce la (prei)storia delle nuove mirrorless full frame Canon EOS R5 ed EOS R6. Con l’accento soprattutto sulla prima, infatti, Canon da mesi ha iniziato a rilasciare periodicamente qualche informazione controllata sulle potenzialità tecniche ed operative, senza svelare tutti i segreti. Una sorta di ‘rumors ufficiali’, se ci perdonate il controsenso, che probabilmente ha irritato molti giornalisti specializzati (costretti a tornare più volte sullo stesso prodotto, senza però poter aggiungere nulla di significativo ad ogni passaggio), ma ha avuto l’effetto di incuriosire fotografi ed anche videomaker, viste alcune caratteristiche inedite lasciate trapelare, come la registrazione video in 8K possibile con la R5, come vedremo.

A questo punto, con il rilascio delle informazioni ufficiali e definitive, giova fare un punto della situazione.

Canon EOS R5 Canon EOS R6

Le due nuove Canon EOS R5 e Canon EOS R6, come mostra questa immagine, sono sorelle… ma non gemelle!

Le EOS R5 e EOS R6 sono due nuove mirrorless full frame per RF-mount. Due macchine più che sorelle, ma non gemelle: la prima, infatti, è una soluzione professionale; la seconda, una scelta ideale per amatori evoluti ed esigenti, oppure professionisti che hanno bisogno di un secondo corpo di alte prestazioni.

Abbiamo detto che si tratta di sue sorelle, ed infatti le macchine hanno in comune – oltre all’impostazione generale – tantissime caratteristiche. Ad iniziare dal processore DIGIC X, lo stesso della ‘top pro’ EOS-1DX Mark III. Questo fra l’altro supporta la nuova generazione dell’apprezzato sistema autofocus, ovvero il Dual Pixel CMOS AF II, che offre migliori prestazioni, con messa a fuoco in appena 0,05 secondi ed efficacia anche in condizioni di ripresa in poca luce o a basso contrasto (la EOS R5 può focheggiare con livelli di luce pari a -6 EV, mentre la EOS R6 è la prima fotocamera EOS a offrire  -6,5 EV per le immagini e -5 EV per il video).

Il sistema iTR AF X AF, messo a punto utilizzando – come oggi di moda, o meglio di fatto obbligatorio – l’intelligenza artificiale con apprendimento deep learning, sostanzialmente offre riconoscimento dei volti ed occhi di esseri umani, oltre a gatti, cani e uccelli, sia in modalità foto che video, con messa a fuoco e il tracking ad alta precisione indipendentemente da dimensioni, postura e orientamento  del viso del soggetto.

Altra novità in comune fra i modelli, la stabilizzazione d’immagine sul sensore (IBIS), a 5 assi. Una soluzione studiata per lavorare in combinazione con il sistema IS degli obiettivi RF,  sfruttabile con tutti. Un sistema intelligente che offre – a quanto dichiarato da Canon – un valore incredibile di correzione: fino a 8 stop. Una prestazione che certamente può cambiare le possibili utilizzazioni a mano libera, in particolare in condizioni critiche di luce e con uso di lunghe focali.

Vale la pena di spendere qualche parola su questo aspetto. In primis, bisogna ricordare che l’ampio diametro (54 mm) dell’innesto RF assicura che la luce raggiunga l’intero sensore fino agli angoli, anche in presenza di movimenti del sensore durante la fase di stabilizzazione dell’immagine, e questa caratteristica permette di progettare obiettivi con circoli d’immagine più grandi, agevolando un movimento maggiore del sistema IS. In altre parole, anche alcuni obiettivi RF-mount non IS – come ad esempio l’RF 85mm F1.2L USM o lo zoom RF 28-70mm F2L USM – possono raggiungere 8 stop di stabilizzazione dell’immagine.

Chi usa i classici obiettivi EF sarà comunque felice di sapere che il sistema di stabilizzazione interna delle nuove macchine è compatibile anche con gli EF con stabilizzazione IS, permettendo la correzione del rollio e degli assi X e Y, mentre anche gli obiettivi EF non IS possono beneficiare della correzione a 5 assi.

La EOS R5 e la EOS R6 hanno poi in comune anche altre caratteristiche. Ad esempio, l’otturatore elettronico completamente silenzioso che permette di scattare a raffica fino a 20 fps, mantenendo attivo sia il rilevamento dell’esposizione automatica (AE) che l’autofocus (AF); in alternativa, scegliendo la prima tendina dell’otturatore elettronica e la seconda meccanica, è possibile arrivare sino a 12 fps.

 

EOS R5, ANCHE 8K DCI!

Iniziamo a dare un’occhiata alla EOS R5, una macchina che si presenta con un sensore da 45 megapixel (e dunque offre la più alta risoluzione di tutta la gamma EOS R) e che è la prima mirrorless full frame che registra internamente video 8K anche in RAW 9182 x 4320 (sfruttando l’intera larghezza del sensore), fino a 29,97 fps, e in 4K fino a 119,88 fps.

Canon EOS R5

La vista frontale senza obiettivo mostra il notevole sensore CMOS da ben 45 MP.

L’autofocus offre una copertura AF fino al 100% con 5.940 punti AF selezionabili oltre al tracking AF continuo di occhi e volti di persone e animali, mentre la sensibilità si estende da 100 a 51.200 ISO.

 

Canon EOS R5

Nella foto sopra, primo piano sul vano che ospita gli slot per le memory card, per una CFexpress e una SD UHS II.

Come d’obbligo per una macchina di alto livello, la EOS R5  dispone di doppio slot di memoria, per una scheda CFexpress e una scheda SD UHS II.

Oltre ai video RAW 8K a 12 bit, come accennato, la EOS R5 offre ampie opzioni per riprese in 4K, possibili sia in 4K DCI 17:9 (full frame) che in 4K UHD 16:9, con frame rate fino a 120p (119,88 fps) per effetti slow motion spettacolari, e in 4:2:2 a 10 bit. Da segnalare poi, per chi cerca la massima qualità in 4K, la possibilità di utilizzare l’inedita modalità 4K HQ, con sovracampionamento interno dei filmati 8K e frame rate fino a 30p.

In sostanza, in 8K è possibile la registrazione video interna RAW fino a 29,97 fps (senza crop), anche in Canon Log 4:2:2 a 10 bit (H.265) o PQ HDR 4:2:2 a 10 bit (H.265), mentre in 4K si può registrare internamente fino a 119,88 fps (senza crop) in Canon Log 4:2:2 a 10 bit (H.265) o PQ HDR 4:2:2 a 10 bit(H.265), oppure esternamente via HDMI in 4K @ 59,94 fps 4:2:2 a 10 bit conCanon Log o PQ HDR 4:2:2 a 10 bit.

Il retro della macchina evidenzia il monitor touch ad angolazione variabile, da 3,2 pollici e 2,1 milioni di punti.

La Canon R5, dal punto di vista costruttivo, si distingue per lo châssis in lega di magnesio, che garantisce leggerezza ed affidabilità al tempo stesso, ed è resistente agli agenti atmosferici. La macchina ospita sul retro uno schermo – ad angolazione variabile, da 3,2 pollici e risoluzione di 2,1 milioni di punti – di tipo touchscreen, che offre fra l’altro la modalità Touch&Drag AF, e dispone anche di un joystick multi-controller.

Canon EOS R5

Vista dall’alto della Canon EOS R5: l’impostazione è moderna e razionale.

Per l’inquadratura c’è poi un mirino elettronico (EVF) da 0,5 pollici con refresh a 120 fps con una risoluzione di 5,76 milioni di punti che offre – parole di Canon – ‘una visione incredibilmente realistica paragonabile a un mirino ottico’.

Le nuove macchine possono essere connesse ad uno smartphone e in rete per la condivisione di file e il trasferimento FTP/FTPS

Grazie a Bluetooth e Wi-Fi integrati, le EOS R5 (5Ghz Wi-Fi8) ed EOS R6 (2.4Ghz Wi-Fi8) possono essere connesse ad uno smartphone e in rete per la condivisione di file ad alta velocità e il trasferimento FTP/FTPS. Entrambe le fotocamere, collegate a un computer PC o Mac via Wi-Fi o USB 3.1, possono poi essere controllate a distanza usando l’app Camera Connect o il software EOS Utility, ed inoltre supportano il trasferimento automatico di file alla piattaforma cloud image.canon per condividere e stampare immagini o integrarsi con i worflow di Google Photos9 o AdobeCreativeCloud9.

 

Canon EOS R6

EOS R6, UGUALE E DIVERSA

In quanto alla Canon EOS R6, come abbiamo visto, questa ha la stessa impostazione della EOS R5, con la quale condivide molte caratteristiche.

Una delle differenze è nel sensore CMOS, sempre full frame ma in questo caso da 20.1 megapixel; la minore definizione viene compensata da una sensibilità elevata, con una gamma ISO nativa di 100-102.400: in altre parole è possibile realizzare ottime immagini anche in situazioni di scarsa illuminazione.

Altre differenze riguardano mirino elettronico e monitor: il primo offre, come nella R5, una velocità di aggiornamento massima di 120 fps e una diagonale da 0,5 pollici, ma stavolta la risoluzione è di 3,69 milioni di punti. Il secondo è un LCD da 3 pollici e 1,62 milioni di punti, con angolazione variabile.

Anche la EOS R6 dispone di due slot di memoria, in questo caso però studiati per inserire 2 schede SD UHS II, con possibilità di registrare in contemporanea su entrambe.

I video content creators avranno a disposizione la possibilità di girare in 4K (UHD), fino a 59,94 fps, raggiunti attraverso il sovra-campionamento da 5,1 K. In Full HD è poi possibile ottenere slow motion altamente spettacolari, con pieno supporto AF, fino a 119,88 fps.

A vantaggio della versatilità in post, c’è la possibilità di registrare internamente in H.264 a 8 bit o YCbCr 4:2:210bitH.265 e Canon Log.

Lo schermo della Canon EOS R6 in una delle articolazioni possibili, a vantaggio della libertà di ripresa. Il retro con tutti i comandi, è davvero il caso di dire, a portata di dito.

Da segnalare che, durante la ripresa video, la funzionalità zebra può essere usata come guida per la regolazione dell’esposizione, particolarmente utile in situazioni di luci sovraesposte.

Le macchine sono accompagnate dall’introduzione di tre nuovi accessori EOS, ad iniziare da una batteria a lunga durata (siglata LP-E6NH, da 2130 mAh, con una capacità aumentata del 14%) compatibile con tutte le fotocamere esistenti che utilizzano le unità della serie LP-E6.

Il Battery Grip BG-R10, invece, è indicato dall’azienda giapponese come soluzione ideale per la fotografia di cerimonie, quella naturalistica e il reportage. Si tratta di un’impugnatura verticale che permette di alimentare le macchine con due batterie (LP-E6/N/NH), a vantaggio di prestazioni ed autonomia, e che offre anche comandi duplicati per facilitare le riprese verticali.

Infine, da citare il WFT-R10, un trasmettitore Wi-Fi per la EOS R5, con batterie e antenne MIMO 2×2 per una trasmissione più veloce e a lungo raggio, che consente di usare il protocollo SFTP via Wi-Fi e include una porta ethernet.

Concludiamo con il capitolo ‘Prezzi e disponibilità’. La Canon EOS R5 sarà disponibile nei prossimi giorni, a partire dal 30 Luglio, al prezzo (suggerito al pubblico IVA compresa) di 4.709 euro. Per la Canon EOS R6 bisognerà invece aspettare la fine dell’estate, o meglio fine Agosto 2020; prezzo suggerito al pubblico 2.829 euro (solo corpo) e 3.149 euro (in kit con lo zoom RF 24-105mm F4-7.1 IS STM).

www.canon.it

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