Canon EOS C300 Mark III, piccola e potente

Canon EOS C300 Mark III

Arriva la nuova versione – la terza – di una macchina di grande successo. Si chiama Canon EOS C300 Mark III, ed offre tecnologie inedite con prestazioni molto elevate e una versatilità che la rende adatta ad ogni utilizzazione professionale in ambito video, televisivo e cinematografico

Fin dalla sua apparizione sul mercato, la Canon Cinema EOS C300 ha conosciuto grande successo fra i professionisti. Videomaker, film maker, cinematographer, infatti, hanno apprezzato l’equilibrio fra prestazioni, ingombro e prezzo. In altre parole, la C300 si è manifestata nei fatti una soluzione versatile, a suo agio fra spot e serie televisive, fra corti e lungometraggi, come anche la successiva evoluzione, la C300 Mark II, che – grazie anche a qualche miglioramento – ha dimostrato la validità della formula.

Oggi arriva la nuova, ultimissima versione della C300, inevitabilmente siglata Canon EOS C300 Mark III, che continua lungo la strada tracciata ma offre prestazioni e versatilità superiori, mantenendo un ingombro sempre ridotto.

Come i  modelli che l’hanno preceduta, questa Canon si segnala per il corpo leggero e compatto, in questo caso appena più leggero (1750 grammi) e meno sviluppata in altezza della Mark II.

La nuova nata offre varie opzioni di registrazione interna: 4K Cinema RAW Light 10-bit o 12-bit, RAW 2K in formato Super 16mm, 10-bit o 12-bit, XF-AVC (MXF), 4: 2: 2 10-bit ALL-I o LongGOP; da segnalare poi la possibilità di riprese high speed sino a 120 fps in 4K RAW o XF-AVC (fino a 180 fps con crop Super 16mm in 2K/FHD).

Interessante il sensore adottato, in formato Super 35mm, di nuova concezione, che è stato adottato per la prima volta proprio nella Canon EOS C300 Mark III ed offre diversi vantaggi, ad iniziare da una notevole gamma dinamica, pari ad oltre 16 stop. Il sensore, basato sull’inedita tecnologia DGO (Dual Gain Output, da non confondere con il Dual ISO), offre un’ottima resa delle immagini in condizioni di scarsa luminosità, e notevoli capacità di acquisizione HDR.

Nel sensore DGO ogni pixel presente sul sensore viene letto con due diversi livelli di amplificazione, uno alto e uno basso, poi successivamente combinati per ottenere una singola immagine. La lettura ad alto guadagno viene utilizzata per ottimizzare l’immagine nelle aree più scure, esaltandone i dettagli, mentre la lettura a basso guadagno viene utilizzata per ottenere la migliore saturazione e dettaglio nelle aree luminose.

Combinando in questo modo i segnali a livello del singolo pixel è possibile secondo Canon realizzare immagini con un livello ottimale di dettaglio, massimizzando la qualità sia nelle zone di ombra che nelle alte luci, per ottenere una gamma dinamica pari ad oltre 16 stop. La tecnologia DGO è utilizzabile a qualsiasi livello di ISO, ma è compatibile solo con frame rate massimo di 60 fps.
Il sensore DGO è anche pienamente compatibile con il collaudato ed apprezzato sistema Dual Pixel CMOS AF di Canon, a vantaggio delle migliori prestazioni nelle riprese in cui venga utilizzata la messa a fuoco automatica.

Canon EOS C300 Mark III

A tutta velocità

In quanto alle funzioni high speed, la C300 III – sia in Cinema RAW light che in XF-AVC, con il formato del sensore in Super 35 mm, permette di arrivare a 120 fps in 4K DCI (4096 x 2160) e in UHD (3840 x 2160), oltre che in 2K (2040 x 1080) e Full HD (1920 x 1080); è poi possibile raggiungere i 180fps, con il sensore ‘croppato’ in formato Super 16mm, in 2K e Full HD.

La Canon EOS C300 Mark III offre diversi formati di registrazione per facilitare il flusso di lavoro nelle produzioni broadcasting e cinematografiche. Innanzitutto, può registrare internamente in 4K Cinema RAW Light, che offre i pregi di disporre di un file RAW in termini di flessibilità in post-produzione, ma con minore ‘peso’; il tutto, a vantaggio della velocità di lavorazione e della riduzione dei costi di archiviazione. Inoltre, la EOS C300 Mark III può registrare internamente anche in XF-AVC 4K (DCI o UHD) 4:2:2 10 bit, nonché in 2K e Full HD.

Per la registrazione XF-AVC, sono disponibili sia la modalità Intra Frame (ALL-I) che Long GOP, aggiunta all’XF-AVC in questo modello. Il codec ‘leggero’ basato su Long GOP ha un data rate inferiore alla metà del precedente Intra, e quindi permette di usare una compressione superiore ed ottenere maggiore autonomia di ripresa a parità di spazio di memoria. Dunque, è possibile scegliere l’impostazione più adatta ad ogni esigenza.

Come accennato, la C300 III mantiene la costruzione compatta e modulare di tutti i modelli della serie Cinema EOS (salvo la C700 FF, che ha una diversa impostazione tecnica e funzionale ed un’altra mole) e può essere configurata utilizzando due unità di espansione opzionali, siglate EU-V1 e EU-V2, che aggiungono terminali di connessione ed ampliano la compatibilità in base alle diverse esigenze e stili di ripresa.

Altro optional disponibile è l’EVF-V50, un mirino elettronico di tipo OLED con schermo da 0,46″ e 1.77 milioni di punti.

All’attacco

Interessante notare che la macchina può utilizzare sia le classiche ottiche con attacco Canon EF ed EF Cinema Lock Mount, che le PL, ben diffuse in ambito cinematografico: in altre parole, una grande scelta di obiettivi. Il cambio si può effettuare direttamente, anche sul set, senza necessità di inviare la macchina ad un centro di assistenza autorizzato: basta utilizzare un adattatore CM-V1 (per le ottiche EF Cinema lock mount) oppure PM-1 (per quelle PL).

In conclusione, la nuova Canon C300 Mark III rappresenta una vera evoluzione della specie, un modello probabilmente destinato a un successo addirittura superiore a quello delle due versioni che l’hanno preceduta. Uno strumento di ripresa polivalente, adatto per ogni utilizzazione professionale, che proveremo in anteprima appena possibile.

La nuova Canon EOS C300 Mark III è disponibile a partire da giugno 2020 al prezzo suggerito di 12.199,99 euro (IVA inclusa)

www.canon.it

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