L’azienda australiana ha rinnovato la sua gamma di matrici video integrate: ecco le nuove proposte
Le matrici sono caratterizzate appunto dall’assenza totale di ritardo video, ma anche dal 12G, ovvero l’SDI più avanzato oggi sul mercato, e da un pannello di controllo integrato ad altissima funzionalità. Su questo troviamo le stesse funzioni dei ben noti pannelli Blackmagic Videohub Master Control Pro, con un’aggiunta molto importante. Essendo il pannello integrato nella matrice, sul display LCD è possibile vedere lo stato della matrice e verificare gli incroci, ma anche monitorare le immagini video di ogni singolo ingresso. Ciò rappresenta un grosso vantaggio, perché – evitando di inserire un monitor nell’impianto – ci sono vantaggi in termini di semplificazione, costi ed ingombri. Cose tutt’altro che trascurabili per sistemi che spesso devono essere utilizzati in flycase o su mezzi mobili.
Il pannello Master Control Pro ha una filosofia che molti utenti Blackmagic già conoscono da anni. È caratterizzato dal rotary control, una rotella che agevola notevolmente la selezione delle sorgenti e delle destinazioni. Nel suo ultimo sviluppo è dotato anche di una serie di tasti aggiuntivi che permettono di filtrare i segnali se nei nomi sono contenute voci come CAM, Deck, Atem, etc. Le nuove matrici Blackmagic Videohub 12G a latenza zero entrano a far parte dell’ecosistema Blackmagic, quindi possono essere comandate, via Ethernet, da tutti i pannelli hardware, presenti e passati dell’azienda, e dal software gratuito Blackmagic Videohub Control, basato su incroci XY e disponibile per Mac, Windows e iPad.
Il form factor è simile a quello delle matrici Blackmagic di seconda generazione. Non è quindi più a sogliola con dissipazione passiva, ma con profondità di circa 23 cm, con ventilazione attiva. Anche per questo motivo Blackmagic ne “autorizza” l’uso con temperatura ambientale molto elevata, fino a 40°C.
La gamma è composta da tre modelli, che si differenziano anche nel nome per il numero di ingressi ed uscite: 10×10, 20×20 e 40×40. Esteriormente i modelli Videohub 12G 10×10 e 20×20 sono molto simili tra loro, rackmount da 19 pollici da 1U, ed accanto al pannello di controllo integrato hanno un display a colori da 2,2 pollici. Posteriormente, a parte i connettori BNC in formato standard, ci sono per entrambi una porta gigabit Ethernet, reference IN e OUT, una porta USB-C per la configurazione/assistenza, ed una porta di alimentazione VDE per l’alimentatore integrato.
Il modello più grande, 40×40, alto 2U, è dotato di un display molto più grande, da 5 pollici, e posteriormente, oltre agli 80 connettori BNC, 40 IN e 40 OUT, ha anche una seconda VDE per il secondo alimentatore ridondante. Tutte e tre le matrici sono dotate di reclocking su ciascun ingresso, che di fatto rigenera il segnale, andando a rimuovere il jitter creato da cavi lunghi o scadenti. Le nuove matrici Videohub 12G supportano segnali dallo standard television al 4K UHD, con frame rate da 23,98 a 60 fps, sia in YUV 4:2:2 che in RGB 4:4:4 (in 4K RGB il frame rate massimo scende a 30fps).
Le matrici sono già disponibili presso i rivenditori autorizzati Blackmagic Design, con costi, IVA esclusa, di 1.395,00 euro per il modello 10×10, 2.339,00 euro per il modello 20×20, ed infine 3.895,00 euro per il modello 40×40 dotato di alimentazione ridondante.
Prossimamente su Tutto Digitale un test completo dei nuovi strumenti.