Blackmagic Design ha annunciato il lancio della beta della nuova versione, la numero 17, di Resolve, il noto software dedicato alla color correction ed evolutosi nel tempo in suite di montaggio a tutto tondo
L’azienda australiana Blackmagic Design, che produce videocamere, apparecchiature per studi professionali e software, ha recentemente illustrato le principali novità che contraddistinguono la nuova versione di Resolve.
Il numero di innovazioni è cospicuo: si parla di un totale di 300 voci (100 nuove funzionalità e 200 miglioramenti) sparse sulle varie pagine che compongono l’interfaccia del software. Di seguito la lista distribuita da Blackmagic, buona per avere un’idea di base:
– Correzione colore in HDR di prossima generazione con ruote di colore e gamme tonali personalizzabili.
– Color Warper con griglia e reticolo per un modo del tutto nuovo di trasformare il colore.
– Isolamento automatico di oggetti con Magic Mask abilitato da DaVinci Neural Engine.
– Gestione avanzata del colore con strumenti sensibili a mappatura tonale e spazio colore.
– Spazio colore DaVinci Wide Gamut per un’elaborazione dell’immagine di altissima qualità.
– Montaggio audio rapido con nuovi strumenti contestuali per tastiera e mouse.
– Motore Fairlight Audio Core con bilanciamento automatico e supporto per 2000 tracce.
– Rivoluzionaria architettura FlexBus per percorsi audio senza limiti.
– Rilevamento automatico di transienti per battiti, parole e effetti sonori.
– Compatibilità con progetti audio di migliaia di tracce in un singolo sistema.
– Layout di visualizzazione dei metadati nel Media Pool della Cut page.
– Trimming audio preciso sulla Cut page e trimmer grafico.
– Rinquadratura intelligente grazie a DaVinci Neural Engine sulle pagine Cut e Edit.
– Anteprime di effetti, titoli e transizioni sulle pagine Cut e Edit.
– Importazione / esportazione di progetti da ATEM Mini Pro ISO.
– Flussi di lavoro proxy fino a 1/16 della risoluzione in H.264, H.265, ProRes o DNxHR.
– Sincronizzazione di clip relativa alla timeline per creare clip multicamera o composte.
– Compatibilità con il canale alfa per il keying e il compositing sulle pagine Cut e Edit.
– Rendering localizzato per le clip cariche di effetti nelle timeline delle pagine Cut e Edit.
– Regolazioni preliminari prima di spostare le clip nella timeline.
– File portatili e condivisibili di timeline e bin.
– Interlacciato nativo e rimozione del pulldown 3:2.
– Segnalibri per la struttura a nodi, barra degli strumenti Fusion personalizzabile e disposizione verticale dei nodi.
– Media Pool aperto ai file anche durante la registrazione.
– Compatibilità con i metadati dei fotogrammi per Blackmagic RAW, ARRI, Sony, e EXR.
– API per integrazione di workflow e API di codifica di terze parti.
È ovviamente impossibile elencare tutte le novità, ma ce ne sono alcune in ordine sparso che meritano di essere, seppur brevemente, presentate.
Colpisce la presenza di due nuovi spazi colore di ampissimo gamut che consentono a Resolve di gestire le informazioni colorimetriche di qualsiasi videocamera senza rischiare di perderne alcune con conversioni di spazi colore. Abbinando la presenza delle palette specifiche per lavorazioni HDR, abbiamo una suite che si prepara a gestire quei flussi di lavoro ad ampia gamma cromatica che sicuramente ci aspettano in futuro, considerando il numero crescente di schermi in grado di mostrare filmati ad alta gamma dinamica.
La Cut Page si dimostra sempre più votata alla velocità. Gli strumenti di trim su forma d’audio aiutano a essere, oltre che veloci, anche precisi. L’utilizzo del “DaVinci Neural Engine” consente la re-inquadratura rapida in caso di export verticali o quadrati per i social, mentre nella Edit Page troviamo strumenti per il multicam più rapidi e la possibilità di renderizzare porzioni di sequenza da spostare ed eventualmente modificare poi a piacimento. Anche il Color Warper, che permette di modificare coppie di parametri attraverso un’interfaccia visiva, sembra interessante, anche se ovviamente necessita di essere testato a fondo prima di poter esprimere un giudizio.
Notevoli le innovazioni all’interno di Fairlight, la pagina dedicata all’audio. La nuova architettura scalabile promette di rendere possibili lavorazioni in tempo reale di 2000 tracce, un numero spropositato e sicuramente in grado di accontentare la stragrande maggioranza degli utenti.
La pagina dedicata invece al compositing, la Fusion Page, permette finalmente di visualizzare l’audio delle clip, e migliora la gestione delle forme vettoriali. Si possono creare dei template e viene introdotta la sincronizzazione degli effetti su cambi di durata delle clip. Come anticipato, il totale delle innovazioni apportate rispetto alla versione precedente è altissimo, e sarà necessario tornare sull’argomento per approfondire tutte le nuove funzionalità.
Oltre al software, Blackmagic Design ha anche presentato due dispositivi, lo Speed Editor e la Fairlight Desktop Console.
Lo Speed Editor, come probabilmente si evince dal nome, punta ad essere il naturale complemento della Cut Page, promettendo di azzerare i tempi morti dati dagli spostamenti di cursore e dai click. Tutti i comandi necessari sono a portata di mano, compresa una manopola per scorrere rapidamente tra le clip e le timeline.
Sarà interessante testare l’effettivo incremento di velocità e la solidità di questa mini tastiera Bluetooth, dal look un po’ vintage. La diffusione dell’accessorio sarà sicuramente aiutata dal prezzo contenuto (255 euro) e dal fatto che sarà in omaggio con ogni copia di Resolve Studio. Costo invece sostanzialmente più alto – si parla di 3039€ – per la console Fairlight. In questo caso si tratta di un mixer con fader e controlli tattili perfettamente integrati con Fairlight, con un’uscita HDMI per utilizzarlo in maniera similare alle preesistenti console audio con monitor integrati.