DaVinci Resolve è arrivato alla versione 18, con vari aggiornamenti e la possibilità di lavorare in condivisione in cloud; la beta pubblica è disponibile per il download dal sito web di Blackmagic Design. E poi, tre nuovi prodotti per la “nuvola”…
Non c’è certo bisogno di presentare ai nostri lettori Blackmagic DaVinci Resolve, un notissimo e altrettanto diffuso programma di montaggio, anzi una suite. Una soluzione completa all-in-one che insieme all’editing integra correzione colore, effetti visivi, grafica in movimento e post produzione audio, disponibile gratuitamente nella versione base (oppure ad appena 265 euro in quella completa, siglata Studio).
La nuova versione 18 include diverse novità, fra miglioramenti ed ottimizzazioni: per iniziare ci sono nuovi, innovativi Resolve FX (fra cui tra cui Ultra Beauty e 3D Depth Map) con AI potenziati da DaVinci Neural Engine, nuovi strumenti utili per risparmiare tempo per gli editor, conversione dei bus fissi in FlexBus di Fairlight, paint con accelerazione GPU su Fusion. Ancora, Apple Neural Engine consente un playback anche 30x più veloce sui modelli Apple Mac dotati di M1. un nuovo menu proxy che automatizza il lavoro, e molto altro. davvero. Troppe novità per essere raccontate qui: sicuramente ne parleremo in futuro.
La novità per certi versi più importante, però, in qualche modo è quella ‘ideologica’: Resolve 18, infatti, permette la collaborazione sul cloud di editor, colorist, artisti VFX e ingegneri del suono e in generale di chi è interessato a un determinato progetto. In altre parole, con Resolve 18 più utenti possono lavorare contemporaneamente, in tempo reale e ovviamente da qualsiasi parte del mondo, collaborando in remoto sul cloud. DaVinci Resolve 18 è compatibile con Blackmagic Cloud per l’archiviazione e la condivisione dei progetti, e con un nuovo workflow di proxy DaVinci Resolve.
Come avrete capito, l’azienda australiana sarà sempre più legata alla Nuvola… ed infatti ci sono altre novità “cloud”. Iniziamo con Blackmagic Cloud Store (foto in apertura; è la ‘torre’ sulla destra, come parte di un’ambientazione completa), la nuova potentissima soluzione di archiviazione in rete sviluppata per rispondere ai requisiti dell’industria cinematografica e televisiva, con 4 porte 10G Ethernet e una memoria core distribuita in grado di gestire contemporaneamente la velocità di trasferimento massima su ogni porta ethernet.
Da notare il design moderno, molto hi-tech next gen, che si accoppia perfettamente alle unità Blackmagic e alle classiche workstation destinate alla post produzione (in particolare quelle Apple).
Blackmagic Cloud Store arriverà prima dell’estate, a partire da 9.595 dollari.
Blackmagic Cloud Pod è invece un’unità compatta capace di trasformare qualsiasi disco USB-C in un archivio in rete. Il nuovo modello permette di usare i dischi USB-C già in dotazione, ed offre anche 10G Ethernet ad alta velocità e sincronizzazione con Dropbox, per generare i file di cache localmente e condividerli sulla propria rete. Inoltre, è presente anche un’uscita HDMI di monitoraggio con informazioni di archiviazione in tempo reale.
Questa unità è già disponibile a 395 dollari.
Chiudiamo questa sintetica rassegna con Blackmagic Cloud Store Mini, una soluzione di archiviazione in rete compatta ed innovativa. Che offre le prestazioni altissime di quattro schede di memoria flash M.2 in una configurazione RAID 0, con una capacità di 8TB, e non solo; da segnalare infatti la velocità permessa dal 10G Ethernet integrato, che consente a diversi utenti di collaborare al montaggio video su software come DaVinci Resolve senza problemi. Inoltre con Dropbox si possono sincronizzare numerose unità in diverse località geografiche.
Anche Blackmagic Cloud Store Mini è già disponibile, a 2.995 dollari.
Le recenti novità presentate dall’azienda australiana non finiscono qui: stay tuned!