S per Sensibilità, atto secondo. Prossimamente nei negozi la nuova versione II della mirrorless che ha cambiato il mondo della ripresa con la fotocamera… Qui, in anteprima assoluta le nostre primissime impressioni, in attesa della conferenza stampa italiana ufficiale prevista per domani pomeriggio, 5 novembre
È prevista per domani pomeriggio, 5 novembre, la presentazione italiana alla stampa della nuova Sony A7SII, la macchina tanto attesa, erede di una delle mirrorless più conosciute ed apprezzate tra i filmmaker. Dato che Tutto Digitale ha partecipato ad un precedente evento europeo ‘per pochi intimi’, siamo qui in grado di pubblicare alcune informazioni e le prime impressioni d’uso sulla macchina che si prefigge di superare le già ottime prestazioni messe in campo dall’A7S.
La A7SII presenta alcune importanti novità: innanzitutto la registrazione in 4K – ma è più corretto dire UHD, visto che la risoluzione delle immagini è quella – è ora possibile anche internamente, così come abbiamo visto sulla A7RII in prova sullo scorso numero di Tutto Digitale, il 100. Si tratta senza dubbio di un plus di grande comodità: con il modello precedente, infatti, era necessario collegare un registratore all’uscita HDMI per poter lavorare a 3840×2160. Certo, in questo modo si poteva sfruttare la minor compressione colore dell’uscita ed ottenere un file meno compresso di quello entrobordo, magari in Pro Res, ma girare con due apparecchi collegati fra loro era senza dubbio fonte di scomodità e di qualche grattacapo.
La registrazione esterna in UHD è possibile anche con il nuovo modello, sempre in 8 bit 4:2:2. Internamente la macchina può lavorare a 100 o 60 Mbps, così da offrire due differenti opzioni per gestire al meglio l’ingombro dei file.
Altra importante novità è la presenza dello stabilizzatore ottico a cinque assi, che permette di integrare il lavoro delle ottiche stabilizzate, migliorando la stabilità delle riprese.
Ovviamente in questa sede non possiamo dilungarci più di tanto, ma vogliamo comunque segnalare altri aspetti interessanti della macchina, della quale pubblicheremo ulteriori approfondimenti sul prossimo numero 101, in edicola a metà novembre.
La A7SII ha molte altre frecce nel suo arco, a cominciare dalla registrazione in Full HD a 120 frame al secondo, senza rinunciare – come sull’A7S – alla risoluzione HD.
Anche dal punto di vista costruttivo il corpo macchina è stato rivisitato, come è cambiata anche la posizione dell’uscita HDMI, cosa che costringerà gli acquirenti di cage ed altri accessori a verificarne la compatibilità o addirittura a doverne acquistare una nuova.
La macchina può lavorare in S-Log2 come la precedente ed integra anche l’S-Log3, con cui la gamma dinamica dichiarata si spinge fino a 14 stop. La minima velocità ISO in questo caso è pari a 1600, che è ancora molto per girare in pieno giorno senza filtri ND, ma sempre meglio dei 3200 dell’A7S. Altra novità importante nell’uso dei profili flat è la presenza di un sistema di assistenza.
Tra le altre novità di rilievo segnaliamo un nuovo AF a 169 punti, il mirino più ampio e leggibile e la possibilità di alimentare la macchina via USB anche durante il funzionamento.
Le prime impressioni d’uso in campo video sono dunque molto positive, sia dal punto di vista estetico/funzionale che di qualità dei risultati, con la resa alle basse luci che ci sembra addirittura migliorata rispetto ai già notevoli traguardi segnati dalla prima versione della macchina.
Da segnalare anche che Sony lancerà ottiche macro, seguite da altre dedicate espressamente al cinema, per arricchire l’offerta a disposizione dei filmmaker.
(foto scattata con la Sony A7S Mark II – © Stefano Blasi/Motoperpetuopress)