Canon DreamLabo, la rivoluzione nella stampa fotografica

Un nuovo standard qualitativo per i photobook professionali e, in generale, per la stampa fotografica: è quanto promesso dalla neonata partnership tra il colosso giapponese e l’azienda italiana che più di tutte si è affermata nel settore dei libri fotografici

Un nuovo standard nella qualità della stampa fotografica, quasi una rivoluzione. Già, perché con DreamLabo 5000 Canon e Graphistudio mirano a “rivoluzionare la qualità della stampa fotografica professionale a livello mondiale”, mica scherzi. 
Tutto nasce da un accordo strategico tra l’azienda italiana specializzata nella stampa di libri fotografici (Graphistudio, per l’appunto, con sede ad Arba, in Friuli) e il colosso giapponese, proprietario della tecnologia Canon DreamLabo.
Una partnership, operativa da gennaio 2015, che stabilisce un nuovo standard qualitativo nel settore Photoprint, paragonabile – secondo la definizione del presidente e CEO di Graphistudio, Tullio Tramontina – al passaggio tra il tubo catodico e gli schermi HD: “presto i processi chimici su carta fotografica non avranno più senso”, ha detto.
Tutto questo grazie all’elevata qualità di stampa, a un ampiamento delle applicazioni, al passaggio alla stampa inkjet, con un abbattimento dei costi relativi allo smaltimento dei materiali, a beneficio della sostenibilità ambientale.
“Canon ha cambiato la storia della fotografia digitale e negli ultimi anni ha contribuito a rivoluzionare la modalità di ripresa video nel mondo broadcasting e cinematografico: ora è il momento della stampa fotografica” afferma a sua volta Massimiliano Ceravolo, direttore del Professional Imaging Group di Canon

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