Prosegue presso il Museo di Roma in Trastevere, fino al 10 marzo, la grande personale di Lucia Gardin, tra le fotografe più apprezzate nel mondo del cinema. In mostra 50 ritratti inconsueti – alcuni dei quali inediti – di grandi star.
Empatheia è una parola greca che può avere tanti significati, ma ci piace pensare che, nel caso delle immagini di Lucia Gardin, Empatheia sia da intendere proprio nella sua accezione migliore, quella di entrare in contatto profondo con una persona, scoprendone – attraverso la fotocamera – la sua anima, per mostrarla all’occhio dello spettatore. Perché è questa la sensazione che Empatheia ci ha suscitato: quella di svelare particolari e dettagli dell’io che normalmente ci sono oscuri, tanto più se si tratta di personaggi famosi dello star system, di cui pensiamo a volte di conoscere tutto.
Lucia Gardin ribalta questa visuale e ci offre 50 ritratti intimistici – tra cui alcuni scatti inediti – di attori, registi (come David Lynch, nella foto qui presentata), scenografi, direttori della fotografia, che si mostrano alfine in tutta la loro umanità.
A seguire, la stessa artista terrà a Roma, il 15 e 16 marzo, un workshop sul ritratto ambientato insieme a Massimo Ciampa, presso la galleria espositiva Visiva, in via Assisi 117.
La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-Sovrintendenza Capitolina e curata da Auronda Scalera. La produzione è organizzata da Officine International in collaborazione con MaxGallery Slovakia, Bratislava e Rosebud2, i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura