(Estratto da Tutto Digitale 74 – Aprile 2012)
Sony ridefinisce la fascia alta del settore mirrorless con una macchina che ha tutte le doti di una vera top class foto-video. Si parte dal sensore con il record di risoluzione (24.3MP), si passa dal mirino elettronico incorporato, e si finisce con il video Full HD con compressione AVCHD.
La NEX 7 non è una vera e propria novità. La macchina è stata presentata ufficialmente l’estate scorsa, ma arriva sul mercato italiano soltanto in questi mesi a causa dei ritardi dovuti al terribile tsunami che ha sconvolto il Giappone (lo scorso 11 marzo è trascorso un anno esatto da quell’evento devastante), con pesanti conseguenze per l’economia a livello globale. L’attesa però, sembra non sia stata vana. E se si guarda il biglietto da visita dell’apparecchio, si capisce il perché. Più che una scheda tecnica sembra una specie di lista di candidature al Guinness dei primati tanto è piena di record. Innanzitutto il sensore, un CMOS EXMOR HD con risoluzione effettiva di 24.3MP (condiviso con la SLT Alpha 77). Poi il mirino elettronico a colori OLED da 2.4MP e il video Full HD 1080p 50, il tutto condito da una costruzione in metallo. Un deciso passo avanti anche rispetto alle sorelle minori NEX C3 e 5n, che fanno del rapporto qualità/prezzo il loro punto di forza. Sotto quest’ultimo profilo la NEX 7 farà discutere. Infatti stabilisce un altro record con 1.411,67 euro in kit con lo zoom E-Mount 18-55mm OSS. Le promesse saranno mantenute nel test sul campo?
Stile classico
Il design in fatto di fotocamere ultimamente è cambiato. Si è passati dalle linee tondeggianti ed aereodinamiche ai profili tesi e squadrati, che tanto ricordano le macchine fotografiche a pellicola degli anni ’60 e ’70. Basta guardare a quelle in prova questo mese per farsene un’idea. In particolare, sembra che i progettisti abbiano preso come base il corpo macchina delle Leica a telemetro e l’abbiano rielaborato a seconda delle esigenze digitali, mantenendone quasi intatto il fascino rétro. Nel caso della NEX 7 si è proceduto secondo il principio di massima stilizzazione levigando le superfici e limitando all’indispensabile i comandi. Il risultato estetico è di notevole impatto.
L’assenza dello specchio reflex riduce lo spessore a soli 42,6mm e il peso ferma la bilancia a 291g. Se non fosse per lo zoom che sporge vistosamente dal bocchettone d’innesto, la NEX 7 si porterebbe perfino in tasca. Nonostante le dimensioni così contenute, l’apparecchio cade bene in mano, grazie alla guancia anatomica rivestita in gomma morbida, che assicura il giusto grip e la necessaria maneggevolezza durante le riprese. L’interfaccia comandi è affidata a quello che la Sony chiama Tri-navi, ovvero la coppia di rotelle zigrinate (poste sulla calotta), coadiuvata dalla Rear Control Dial a portata di pollice sul dorso. In questo modo l’azienda ha cercato di accogliere le critiche di molti – compresi noi di Tutto Digitale – che avevano giudicato poco friendly l’interfaccia utente della NEX 5, ricca com’era di soli pulsanti.
Sulla NEX 7 le cose cambiano ma, a tutta prima, le operazioni di settaggio (anche quello di base) della macchina risultano sempre poco intuitive. La ragione principale è che le rotelle superiori sono mute, per così dire, ovvero non esibiscono alcuna indicazione serigrafata; una scelta che lascia disorientati sia a motore spento che con la macchina accesa. Infatti al momento della partenza, lo schermo LCD visualizza nello spigolo superiore destro una grafica con la coppia di rotelle e la relativa funzione. Ma ciò avviene solo per pochi istanti. Dopo di che, il disegno sparisce e tornano i dubbi. Le cose si complicano anche dopo aver letto il libretto d’istruzioni. Infatti si viene a sapere che è possibile assegnare 5 diversi set di comandi alle suddette rotelle, richiamabili in seguito alla pressione del piccolo pulsante posto a fianco del selettore di on/off.
Il quale, tra l’altro, serve anche a bloccare le ghiere per evitare di ruotarle accidentalmente. Insomma, la NEX 7 è come un cavallo di razza, con il quale bisogna prendere confidenza a poco a poco. È utile sapere che tutte le funzioni sono visualizzate sullo schermo LCD retrattile e che solo alcune hanno un tasto dedicato. Tra queste, la cadenza di raffica e il modo di lettura della luce. Perfino la modalità di ripresa si imposta via LCD premendo il pulsante al centro della Rear Control Dial, e ruotando quest’ultima nella posizione desiderata.
Un ulteriore elemento di disturbo è costituito dal fatto che l’indicazione della funzione è visualizzata sullo schermo LCD, ma per accedervi è necessario premere il pulsante posto a fianco del monitor. Crediamo che a molti verrà voglia di premere direttamente il punto corrispondente sullo schermo LCD prima di centrare il bersaglio… per fortuna, il tasto dedicato alla registrazione video è posto in bella vista sullo spigolo (ad altezza pollice) posteriore.
Ciak si scatta!
Con il lancio delle fotocamere SLT a specchio fisso semitrasparente (quelle chiamate Translucent), e con le mirrorless della casa, la Sony ha cercato di mettere nelle mani degli appassionati apparecchi in grado sia di fotografare che di riprendere video ad alto livello. La NEX 7 cerca di conciliare questa doppia anima al massimo delle sue potenzialità prendendo a prestito dall’ammiraglia SLT (l’Alpha 77), il sensore CMOS Exmor HD coadiuvato dal processore Bionz, un’accoppiata che aveva denunciato una certa pigrizia nell’elaborazione delle raffiche veloci. Sulla NEX 7, al contrario, le cose sono cambiate, merito, forse, di un nuovo buffer. Sta di fatto che, alla massima cadenza di ripresa, è possibile realizzare una serie di 19 JPEG Fine e 17 RAW, con tempi di attesa che variano dagli 8sec. ai 12sec. Non male se pensiamo che si viaggia alla velocità di 10/fps e che i file sono molto pesanti.
Ma non finisce qui. Le cose cambiano anche per i videomaker. Non tanto dal punto di vista della qualità delle riprese, bensì da quello dell’operatività sul campo. Dal primo punto di vista la NEX 7 ricalca le orme dell’Alpha 77. Ricordiamo che la risoluzione massima disponibile è 1920×1080 50p con compressione AVCHD.
Dal secondo punto di vista, è bene evidenziare che la NEX 7 non soffre delle limitazioni legate alla particolare struttura del modulo AF in forza alla Alpha 77 con la quale non è possibile utilizzare (in manuale) aperture di diaframma inferiori a f/5,6. Segnaliamo che la qualità dei risultati è analoga in esterni in pieno sole, ma migliora alle elevate sensibilità ISO, dove la mirrorless fa meglio della SLT.
E i fotografi cosa si devono aspettare? nnanzitutto un bel mirino elettronico a colori da 2,4MP con ingrandimento di 1,09x (al quale i più intransigenti rimprovereranno una leggera dominante bluastra), completo di tutte le indicazioni per tenere sotto controllo i parametri di ripresa, e utile perché facilita l’inquadratura con la macchina all’altezza dell’occhio e la mano sinistra sotto l’ottica, riequilibrando i pesi in gioco. Poi un autofocus degno di questo nome, che si trova particolarmente a suo agio nelle situazioni di scarsa illuminazione. Ciò, in accoppiata all’apparato di mira, potrà convincere i patiti dello scatto colto al volo in luce ambiente, magari con la sensibilità di riferimento spostata verso l’alto…
Grazie a una modalità di ripresa dedicata, la macchina scatta una sequenza di foto e le fonde in un unico scatto praticamente privo di rumore (nello scatto in basso la modalità è attiva).
Twilight zone
La ripresa al limite, magari al crepuscolo, o comunque in ambienti scarsamente illuminati, è diventata ormai il pane quotidiano di molti fotografi, nonché il banco di prova di tutti gli apparecchi dell’era digitale, più versatili di quelli analogici sotto tale profilo. Mentre la pellicola era sensibilizzata a monte (per un determinato valore ISO), in digitale il processo è ottenuto attraverso l’amplificazione del segnale il quale porta con sé sempre una determinata quantità di disturbo. Quindi, all’aumentare dell’amplificazione, aumenta anche il disturbo in maniera più o meno accentuata. Tra i fattori che determinano tale valore (che può essere di natura termica, oltre che elettronica), c’è il fatidico rapporto tra numero dei pixel e superficie del sensore. La NEX 7 adotta il medesimo formato APS-C (23,5×15,6mm) della cugina SLT Alpha 77 e la medesima risoluzione 24,3MP.
Un vero record nelle rispettive categorie. Apparecchi uguali identici risultati. E invece non è così. Perchè la NEX 7 esibisce un notevole miglioramento nel contenimento del rumore all’aumentare della sensibilità. Non abbiamo sufficienti indicazioni tecniche per capirne il perché. Forse i progettisti hanno ottimizzato il percorso del segnale abbreviandolo il più possibile, forse è stato cambiato l’algoritmo di risposta del processore d’immagine? Ma i risultati parlano da soli. Un’altra novità è costituita dallo stabilizzatore che non agisce sul sensore, bensì è incorporato nell’obiettivo (la sigla è OSS, ovvero Optical Steady Shot), ed è in grado di prolungare i tempi di sicurezza di circa 3-4 stop.
La gestione avanzata della gamma dinamica è da sempre una prerogativa delle fotocamere Sony. Ne abbiamo un assaggio in questa sequenza che mostra la qualità in fatto di resa dei dettagli nelle scene ad alto contrasto.
In accoppiata con lo zoom in kit 18-55mm la distorsione a barilotto è molto presente. Per fortuna il processore BIONZ provvede a minimizzarne l’effetto: basta impostare via menu le funzioni dedicate.
Love me two times
Gli ingredienti per diventare la più amata dagli appassionati foto-video non si esauriscono in queste pagine. Possiamo menzionarne alcuni come la microregolazione fine dell’AF a seconda dell’ottica innestata, o la correzione automatica dell’aberrazione cromatica laterale, della vignettatura e della distorsione dell’obiettivo. Senza scordare la funzione Sweep Panorama anche in 3D. Per non parlare della gestione completa della gamma dinamica e della modalità HDR, che piacerà ai fotografi amanti del genere.
Se a tutto questo si aggiunge la possibilità di montare un microfono esterno e le migliorate doti di praticità in fase video – condite con una qualità d’immagine davvero senza compromessi anche alle elevate sensibilità ISO- si potranno digerire meglio i quasi 1.500 euro (!) necessari all’acquisto.
Anche perché la NEX 7 dispone di un parco ottiche vastissimo non solo di zoom e focali fisse targate Sony, ma di un’infinità di obiettivi d’annata utilizzabili grazie a specifici anelli adattatori. Una ragione in più per sperimentare risultati espressivi fuori dal coro.
Enrico Fontolan
Fotocamera Mirrorless – Sony NEX 7
Costruttore: Sony Corporation, Giappone
Distributore: Sony Europe Limited Sede Secondaria Italiana, via Galileo Galilei 40 – 20092 Cinisello Balsamo (MI) – tel. 02. 61.83.81 – www.sony.it
Caratteristiche dichiarate dal costruttore
Innesto obiettivi: baionetta Sony E-Mount
Sensore: CMOS EXMOR HD APS-C (23,5×15,6mm) con 24.3MP
Risoluzione min/max: 3008×2000/6000×4000 pixel
Video: AVCHD 1920×1080 50/60p, 50/60i, 24/25p, Dolby Digital AC3 – MPEG4/H.264 1080×1440 30fps, Audio AAC stereo
Auto focus: TTL a rilevazione del contrasto su 25 punti
Esposizione: TTL su 49 segmenti a nido d’ape, media a prevalenza centrale, spot
Compensazione Esposizione: +/-5 EV a passi di 1/3 stop
Bracketing: su 3 o 5 fotogrammi a passi minimi di 1/3 stop
Sensibilità ISO: da 100 a 16.000 ISO
Otturatore: da 30 sec. a 1/4000, posa B, sincroflash 1/160sec.
Mirino: elettronico a colori OLED da 0,5″ con 2.360.000 pixel, ingr. 1,09x, copertura 100%
Monitor: TFT LCD inclinabile Tru Black a colori da 3″ con 921.600 pixel
Flash incorporato: N.G. 6, copertura fino a 18mm, flash esterno opzionale a contatto caldo
Cadenza di ripresa: fino a 10 fps
Connessioni: USB 2.0, mini HDMI, AV out. ingresso MIC esterno
Supporto di memoria: SD/SDHC/SDXC, MS Pro Duo
Alimentazione: accumulatore ricaricabile agli ioni di litio tipo NPFW-50
Dimensioni: 119,9×66,9×42,6 mm
Peso: 350 g.
LA PAGELLA
ESTETICA
8/10
Stile minimalista con superfici levigate e livrea nera lucida che rifinisce il corpo sottile.
COSTRUZIONE
9/10
Leggera e robusta grazie al guscio in magnesio e ai rivestimenti in metallo e plastica di qualità.
VERSATILITA`
9/10
La NEX 7 fonde perfettamente le due anime foto-video in un apparecchio molto versatile grazie allo schermo LCD inclinabile e al mirino elettronico, che agevola molto l’inquadratura.
PRESTAZIONI
9/10
AF veloce e preciso anche in luce scarsa; raffica da 10fps e video Full HD 1080p 50 vanno a braccetto con il ridotto shutter lag e l’elevata qualità d’immagine.
RAPPORTO Q/P
8/10
È la mirrorless (quasi) tascabile più cara del mercato ma offre molto in termini di prestazioni foto e video. Il rumore elettronico è il più basso della categoria nonostante il record di risoluzione del sensore e la dotazione di funzioni avanzate è da vera top class. C’è perfino la microregolazione dell’AF.
PRO
✔ Costruzione curata
✔ Qualità d’immagine
✔ Dotazione di funzioni avanzate
CONTRO
✔ Intefaccia Tri-Navi poco intuitiva
✔ Alcune funzioni solo via menu
✔ Prezzo elevato