Pensieri e parole sulle complesse relazioni fra il cinema e il nostro modo di vivere, e molto altro…
Ve lo anticipiamo: il libro è fisicamente un volumetto, un’opera di ‘appena’ 94 pagine in formato A5. Ma non bisogna sottovalutare l’aspetto fisico: il piccoletto, basato sulla tesi di laurea dell’autrice, sfodera i muscoli sul fronte del contenuto, con tanta sostanza, infiniti stimoli di riflessione, vari punti di partenza per viaggi con la mente un po’ ovunque.
Il tutto, diciamo così, in tema ‘cinema & dintorni’, anche se qui si va oltre gli spazi definibili come circostanti, vicini…
Del resto, il titolo stesso – lungo, fuorviante per i non addetti – lascia supporre una larghezza di orizzonti in materia di settima arte, una base di riflessioni sulle relazioni fra il grande schermo e il nostro modo di percepire e vivere, sull’onda di quanto espresso da Walter Benjiamin; ma non c’è solo questo…
Un testo impegnativo, ma intrigante, firmato da una giovane autrice (classe 95), con una laurea specializzata in cinema, che ha al suo attivo già vari racconti, sceneggiature, corti, ha un vissuto nella musica e di certo farà parlare di sé..
Un libro forse non per tutti, ma certamente un testo d’elezione per chi non è privo di curiosità intellettuale e cerca sempre di tenere la mente accesa….
Il cinema, un collezionista e la borghesia.
Sulla soglia tra reazione e progresso
Fondazione Mario Luzi Editore
di Elena Palazzi
20,90 euro